Scuola "Moscato" di Terreti al freddo: Destra Popolare spera nell'intervento del Comune

"Sia gli alunni che gli insegnanti del Distaccamento dell’Istituto Comprensivo 'Moscato' di Terreti - è il pensiero espresso da Destra Popolare, tramite il suo portavoce Antonio Virduci - non avranno certo dubbi su cosa Babbo Natale debba portare come dono per le prossime festività natalizie alla loro scuola, magari con la collaborazione (molto gradita) dell’amministrazione comunale. Un problema in verità comune a parecchi altri plessi scolastici di ogni ordine e grado, certo è però che a Terreti quando il freddo arriva, è come il Natale, ossia arriva davvero.. Genitori e parenti dei bambini, venerdì scorso, sono andati a farlo ancora una volta presente alla professoressa Maria Concetta Ardissone, direttrice per la struttura di Terreti (dirigente scolastico è invece Pasquale Antonio Motta) per far si che la stessa si faccia carico della speciale quanto legittima richiesta visto che nel plesso, peraltro di recente costruzione, si battono letteralmente i denti dal freddo in questo ultimo periodo e se da un lato l’avvicinarsi delle vacanze natalizie potrà consentire un lungo periodo di ristoro non solo della mente ma anche del corpo dei bambini, magari davanti ad un suggestivo quanto caldo camino, dall’altra le due settimane di chiusura della “Moscato”, renderanno ancora più freddo il rientro in aula dopo la Befana dei circa 50 alunni. Situazione non più sostenibile, così come riscontrato da un sopralluogo effettuato da alcuni nostri aderenti, con a capo il presidente Giuseppe Guarnaccia, che su richiesta dei genitori, venerdì stesso si sono recati sul posto ed hanno intrattenuto un franco colloquio con la direttrice Ardissone.  "Si confida, quindi, nel buon senso del Comune in questi giorni di pausa, quindi, perché il freddo più pungente - ricorda Virduci - è ormai alle porte e nel centro collinare dell’alta periferia della nostra città, a metà fra il centro e la stazione sciistica di Gambarie, non è certo facilmente affrontabile con le stufette che le volenterose insegnanti hanno provveduto a portare da casa. Altro problema di non secondo piano alla Moscato risulta in questo frangente il non funzionamento del cancello esterno, nonostante l’inconveniente sia stato più volte segnalato con dei ripetuti solleciti dal dirigente in persona. Destra Popolare, sempre attenta ai bisogni ed alle richieste della gente di Terreti, come già dimostrato nel recente passato, così come di qualsiasi comunità o singolo cittadino voglia segnalare problemi o richieste che interessano il bene comune, è pronta ancora una volta a fare la sua parte e provvedere quindi materialmente ad operare tutti quegli interventi che potranno consentire all’impianto di riscaldamento di tornare a funzionare, così come il cancello automatico, sperando comunque che chi di competenza intervenga prontamente per restituire agli abitanti di Terreti, ed in particolare ai piccoli alunni ed al corpo docente, le condizioni giuste per proseguire nel modo più dignitoso possibile l’attività scolastica".

 

"La Spallata", l'orgoglio di Destra Popolare: "Popolo reggino di nuovo in piazza"

"A tre anni esatti dalla pugnalata alle spalle inferta alla Città, leggasi scioglimento del Consiglio Comunale e successivo commissariamento, il popolo reggino - scrivono in una nota Giuseppe Guarnaccia ed Antonio Virduci, rispettivamente presidente e portavoce di Destra Popolare - ha scelto di ritrovarsi di nuovo in piazza e cominciare finalmente a fare quadrato, consapevole che più in basso di così Reggio Calabria non può scendere. Uomini, donne e… bambini, è stato ironicamente sibilato da qualcuno, ma a questi personaggi, costretti a mordersi la lingua circa i numeri dei presenti in piazza, dopo le loro beffarde quanto incaute previsioni della vigilia, ampiamente smentite dal colpo d’occhio offerto, vogliamo dire che Destra Popolare in primis è orgogliosa di aver fatto accorrere le proprie famiglie sabato sera. Famiglie vere, che lottano ogni giorno in una città sempre più asfissiata da una crisi economica e morale in verità globale, ma certamente resa ancora più complicata a queste latitudini da una scellerata condotta politica di chi ci avrebbe dovuto governare secondo i principi del buon padre di famiglia, per mutuare i termini utilizzati dal sindaco pro tempore". "Di esempi, purtroppo, ne abbiamo a iosa in soli dieci mesi di governo della città da parte del Pd e molti di questi - ricordano i due rappresentanti di Destra Popolare - sono stati puntualmente sviscerati nel corso del vibrante dibattito svoltosi sabato sera in piazza. Chi ha inteso usare la cultura della Legalità come uno strumento di attacco politico piegato a logiche di parte è stato chiamato, proprio davanti a Palazzo San Giorgio, a spiegare alla Città come in un solo anno l'amministrazione comunale abbia posto in essere atti irregolari se non addirittura illegittimi, ad iniziare dalla vicenda che ha visto l'occupazione di stanze e scrivanie del Municipio da parte di chi esercita funzioni di staff del sindaco, senza averne alcun titolo all'arrogante atto di affidamento del Miramare in spregio alle più elementari regole di trasparenza ed imparzialità degli atti pubblici; tutto come se fosse cosa e casa propria. Potremmo continuare con l'elencazione di tante altre vicende, fatti che sabato le voci in piazza hanno richiamato,  ma ve n'è una che per la sua importanza meriterebbe un capitolo a sé: la nomina del comandante dei vigili urbani, vicenda iniziata con le dimissioni del dottor Romeo, indiscusso professionista nelle forze dell'ordine che ha lasciato dignitosamente un corpo di polizia municipale che pare sia divenuto panacea di diatribe e discussioni sull'agire dell'Ente; a seguire la tentata nomina del dottor Militello, già insolita nella forma visto che Falcomatà usa la radio per formalizzare volontà amministrative, e nell'immediato cassata dal Senatore Molinari, membro della commissione antimafia che la bolla subito come 'censurabile' per delle irregolarità nell'azione di polizia amministrativa che avrebbero visto coinvolto lo stesso dirigente voluto dal sindaco. Queste alcune delle grandi azioni di trasparenza che il primo cittadino dovrà spiegare alla Città. In conclusione, un doveroso ringraziamento a tutti i nostri militanti che, bandiere al vento, hanno contribuito al successo indiscusso della manifestazione, nonché ad Enzo Vacalebre, 'scintilla' di questa 'spallata'. Un’altra indiscussa verità che è uscita fuori dall’appuntamento di Piazza Italia è che gli assenti hanno sempre torto". Pertanto, - termina Destra Popolare - al netto di Lucio Dattola e Massimo Ripepi, consiglieri comunali di (presunto) centrodestra compresi!

 

Anche Destra Popolare parteciperà a "La Spallata" contro la Giunta Falcomatà

Anche Destra Popolare, movimento politico sorto di recente e che ha designato nella sua ultima assemblea come presidente Giuseppe Guarnaccia e come portavoce Antonio Virduci, parteciperà attivamente alla manifestazione di sabato venturo, denominata 'La Spallata'. "Tutti insieme a Piazza Italia quindi: partiti, associazioni, movimenti e soprattutto cittadini, gli ultimi non necessariamente legati ad un parte politica precisa, perché - spiega una nota diffusa da Destra Popolare - Reggio è di tutti ed è sotto gli occhi di tutti quest’ultimo triennio che, fra commissariamento e sindacatura Falcomatà, ha fatto compiere a tutti noi un triste salto nel fosso. Precisato che il movimento Destra Popolare si colloca nell’ambito del Comitato di ricostituzione del centrodestra cittadino, va ribadito che sabato si scenderà in piazza per dare la giusta attenzione alla Svolta annunciata, ironizzando quindi su uno slogan più che abusato negli ultimi tempi da parte di un gruppo di personaggi senza arte e né parte e che solo un’abile regia romana, con la complicità della dabbenaggine di una parte di stampa locale, ha portato al governo della città più grande e più importante della nostra regione, facendo sì che si giungesse a questo punto, speriamo di non ritorno, per tutti noi.  Un sindaco, il giovane Falcomatà, ostaggio di inconcepibili cambiali ideologiche, quali il registro delle unioni promiscue, l’accoglienza indiscriminata ai migranti con annessa boutade su probabili risorse per i nostri centri montani, la recente mozione sulla liberalizzazione delle droghe leggere, che fanno il paio con questioni ben più concrete, ma che allo stesso tempo vengono affrontate nel modo più sbagliato possibile". "Ci riferiamo - è scritto nel comunicato - al definanziamento, si spera solo ipotizzato, per importantissime opere pubbliche come il Waterfront e la nuova Fiera di Reggio, tanto per illustrare i due esempi più lampanti. E poi, per andare ancora di più nel quotidiano, la manutenzione delle strade, inesistente, l’incuria delle stesse e di tutto quanto dovrebbe concorrere al concetto di Decoro Urbano. Due parole, queste ultime, che assieme a tante altre quali buonsenso, competenza, affidabilità, trasparenza, non hanno nulla a che vedere con questa Giunta dai pugni chiusi e dai selfie compulsivi.  E poi, una esasperata pressione fiscale con i tributi portati alle stelle, senza alcun riguardo per anziani ed indigenti,  una crisi del commercio lampante, serrande abbassate ed attività che chiudono". "Per questo, ma ci sarebbe tanto altro (quaestio Miramare, Reggina, Gazebo, etc) ribadiamo - è l'annuncio finale - la nostra convinta adesione alla 'Spallata' di sabato prossimo, consapevoli che è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e togliere Reggio dalle mani di chi ha dimostrato di non sapersene prendere cura".         

 

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