Aziende confiscate alle mafie: la Calabria si piazza al terzo posto
La Calabria è la terza regione d’Italia (12%) per numero di aziende confiscate alle mafie in via definitiva: è preceduta da Sicilia (33%) e Campania (23%) ed è seguita, a sorpresa, dalla Lombardia (11%). In tutto, sono state confiscate 2.292 aziende. La particolare graduatoria, scaturita da un’elaborazione sugli ultimi dati disponibili, del luglio 2015, dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati è stata illustrata oggi alla Camera di commercio di Milano, durante il convegno “Buone prassi per contrastare l’economia illegale: l’utilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle mafie”. I lavori sono stati avviati dal componente di giunta della Camera di commercio di Milano Massimo Ferlini che ha spiegato che “Legalità e sicurezza sono alla base di un’economia e di imprese sane. Conoscere le dimensioni e caratteristiche del fenomeno criminale – ha asserito - è uno strumento utile per combattere l’illegalità che rappresenta oggi un costo significativo per l’economia e limita la crescita e competitività delle imprese del nostro territorio. In questa direzione si muovono anche iniziative come lo sportello RiEmergo che la Camera di commercio mette a disposizione delle imprese più in difficoltà per sostenerle nel processo di denuncia e affrancamento da situazioni di illegalità”. Rilevanti anche le parole di Roberto Alfonso. “L’obiettivo della legislazione sulla confisca e il sequestro dei beni – ha specificato il procuratore generale del Tribunale di Milano – è quello di restituire alla collettività ciò che il crimine le ha sottratto. In questa direzione va il costante impegno delle istituzioni che ha permesso di raggiungere in questi anni straordinari risultati rispetto alle attese degli anni '90. Un passo ulteriore – ha concluso - ci attendiamo dalla modifica al Codice Antimafia attualmente in approvazione in Parlamento”.
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