Reggio, premiati i vincitori delle Borse di studio "Antonino Scopelliti"
La XVIII edizione della cerimonia di consegna delle Borse di studio "Antonio Scopelliti" , si è svolta presso l'aula Magna del liceo scientifico "Leonardo da Vinci". L'incontro, moderato dalla giornalista Daniela Gangemi, è stato promosso dal Dirigente Scolastico Giuseppina Princi, su volere della famiglia del compianto giudice, ed è finalizzato all'attribuzione delle Borse di studio, erogate dalla famiglia Scopelliti e dalla Provincia di Reggio Calabria. Il concorso, intitolato alla memoria del magistrato reggino Antonino Scopelliti, ucciso dalla mafia il 9 agosto 1991, ha coinvolto gli studenti degli Istituti di secondo grado della Provincia di Reggio Calabria, con la produzione di elaborati esaminati poi, da una Commissione di docenti del liceo, presieduta dal Dirigente Scolastico Giuseppina Princi e dall’avvocato Natale Polimeni, in rappresentanza della famiglia Scopelliti. In apertura la professoressa Princi, ha illustrato il progetto che ha visto l'istituto, quale punto di riferimento nella profusione del rispetto dei valori della convivenza civile e dell’ospitalità: “Una scuola che sempre di più diventa protagonista delle promozioni di valori e della crescita educativa dei ragazzi, sensibilizzandoli alla riflessione e alla sensibilizzazione e rendendoli protagonisti in un contesto sociale particolare che per decollare richiede una adeguata formazione. Mi complimento con tutti gli studenti delle scuole che hanno partecipano. Ancora una volta abbiamo dimostrato che le sinergie, il fare squadra sono determinanti, e la presenza di tutti i rappresentanti istituzionali evidenzia maggiormente tale collaborazione. La scuola, in quanto agenzia educativa, insieme alla famiglia e le associazioni, nelle sue diverse articolazioni e segmenti, è uno strumento, ma anche un luogo in cui diffondere i valori della vicinanza, della collaborazione e della solidarietà, per l’adozione di strumenti normativi che tutelino e promuovano la persona umana”. La cerimonia è stata scandita da letture tematiche, un video prodotto dagli studenti e dall’esibizione del corso Be Free del liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, diretto dal docente e maestro Maria Luisa Fiore. Presente per la famiglia Scopelliti, la professoressa Rosetta Scopelliti, sorella del giudice. Sono intervenuti, inoltre, l’assessore comunale alla cultura Patrizia Nardi, l’assessore provinciale Roy Biasi, il consigliere regionale Francesco Cannizzaro, che hanno portato i saluti delle rispettive amministrazioni, Natale Polimeni, avvocato cassazionista, Francesco Cananzi, magistrato e componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Federico Cafiero De Raho ,Procuratore Capo della Repubblica di Reggio Calabria, Salvatore Di Landro, Procuratore Generale della Corte D’Appello di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, Prefetto di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, Questore di Reggio Calabria, Luciano Gerardis, Presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Franca Arena Tuccio, presidente della Fidapa, Giuseppe Viola, magistrato, Francesco Campolo, in rappresentanza del Prefetto di Reggio Calabria, Giovanna Cusumano, presidente Commissione regionale Pari Opportunità, Pietro Foderà, comandante provinciale Vigili del Fuoco, Mirella Nappa, coordinatrice ambito provinciale Reggio Calabria, Domenica Tigano, Maggiore Allievi carabinieri, Rodolfo Palermo, presidente del Tribunale di Locri, Lorenzo Falferi, comandante provinciale Reggio Calabria, Domenico Napolitano, comandante Guardia di Finanza Reggio Calabria. L’avvocato Polimeni, amico della famiglia Scopelliti, ha voluto ricordare la figura del giudice: “Un uomo che ha dedicato la vita alla giustizia. Non vogliamo lanciare proclami, ma siamo qui per non far passare in silenzio, il coraggio, il sacrificio di un magistrato. Voglio ricordare le parole ancora attualissime che il giudice scrisse in un suo articolo: “Ogni processo è un processo di liberazione della verità dal magma delle apparenze. Il giudice lo compie in solitudine. Ma il buon giudice deve essere libero, onesto, coraggioso e aggiungerei.. professionalmente preparato”. Il Procuratore De Raho, ha evidenziato la necessità di una reazione forte da parte dei cittadini: “Solo la cultura dà il senso del nostro essere. La Calabria è una terra meravigliosa, ma i cittadini devono avere il coraggio di denunciare e ribellarsi ad ogni forma di sopruso. In questo senso stiamo lavorando senza sosta, per estirpare tutto ciò che è negativo. L’attenzione anche a livello nazionale, è altissima su Reggio Calabria. E’ sono convinto che con il tempo, ci saranno altri risultati importanti. Il magistrato, deve seguire nell’esercizio delle sue funzioni, tre valori fondamentali, coraggio, libertà e onestà”. Sui principi che devono accompagnare l' operato del magistrato, e' intervenuto Francesco Cananzi:" Il sacrificio compiuto dal giudice Scopelliti, testimonia la volonta' di seguire sempre i valori della legalita' , della giustizia e della convivenza umana. E' necessario operare sempre nel pieno rispetto delle regole e nella consapevolezza che un futuro migliore per la societa' civile e' possibile. Sono contento di essere presente, per ricordare l' impegno del giudice Scopelliti, ma anche dell' uomo che ha posto davanti a tutto il rispetto delle regole, l' abnegazione e l' integrita' , rispecchiando i piu' alti valori democratici e perseguendo l'ideale di giustizia umana".Gli elaborati prodotti dagli studenti, sono stati incentrati sulla tematica dei migranti, prendendo spunto dall’art. 10 della Costituzione italiana. Di seguito l’elenco dei vincitori: Borse di studio esterne erogate dalla Provincia di Reggio Calabria, 1° classificato, Maria Sandrina Leone, Convitto Campanella - liceo classico europeo, 2° classificato, Attilio Naborrini, liceo scientifico “A. Volta”, 3° classificato (ex aequo), Maria Letizia Tulino, Istituto magistrale “Gullì”, Deborah Sanna, Istituto superiore “Righi”. Vincitori Borse di studio interne erogate dalla famiglia Scopelliti: 1° classificato, Damiano Pellicanò, liceo scientifico “L. da Vinci”, 2° classificato Federica Giglietta, liceo scientifico “L.da Vinci”, Alice Pantano, liceo scientifico “L. da Vinci”.
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