È tornata fortunatamente alla luce col numero 249/253 - 2016, dopo 4 anni di sosta, la splendida rivista "Calabria Letteraria" che aveva visto la luce nel novembre 1952, come periodico mensile di cultura regionale ad opera di Emilio Frangella, il grande erudito di Longobardi (Cs) , ridente località del Tirreno cosentino tra Monte Cocuzzo e il mare, già confine tra il ducato longobardo di Benevento e il territorio dell"Impero bizantino.
Proprio tali e tante memorie - come lui mi confidò - l'avevano sollecitato a divulgare le bellezze del territorio calabro, un ventennio prima che fosse istituita la Regione, ma anche i numerosi personaggi che avevano dato splendore al suo loco natio: basti ricordare gli illustri seguaci di S. Francesco di Paola i pp. Francesco Preste ( zio e nipote), S. Nicola da Longobardi, il garibaldino Luigi Miceli insieme con alcuni congiunti come Elisa, una delle tredici donne "uditrici" presenti al Concilio Vaticano II e il fratello don Ciccio intellettuale parroco di S. Aniello a Cosenza.
La sua abitazione sita in piazza Presta fu sede della redazione e direzione, che egli mantenne sino alla morte avvenuta nel 2008, ora Biblioteca "Calabria Letteraria".
Da allora è responsabile il suo apprezzato collaboratore il prof.Franco Del Buono, coadiuvato da Franco Fragella, i quali si augurano - come si legge nel Prologo della nuova edizione - " che la creatura di Emilio Frangella possa svolgere il suo ruolo per molti anni ancora, in onore della cultura e dell'arte della nostra regione".
Un lungo viaggio sessantenario che dalla tipografia dei fratelli Paolino e Andrea Esposito di Paola passò alla Rubbettino di Soveria Mannelli (dove si trasformò in periodico trimestrale ) rimanendo sino al settembre 2012 e ora dopo quattro anni di "pausa sofferta" , Calabria Letteraria è approdata a Reggio Calabria con nuova veste e immutato impegno, grazie alla sensibilità e professionalità della casa editrice Città del Sole di Franco Arcidiaco e Antonella Cuzzocrea.
Il nuovo numero presenta interessanti saggi e numerose recensioni , che ridonano nuova luce a questa terra "grande e amara".