“Commissariato il settore rifiuti in Calabria, Oliverio smentito seccamente”

“La decisione del Consiglio dei Ministri di commissariare il settore dei rifiuti in Calabria contraddice in maniera evidente le affermazioni trionfalistiche del presidente della Giunta regionale rese in aula poco prima di Natale proprio sul nuovo Piano dei rifiuti che la maggioranza di centrosinistra ha approvato”.  

Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò.

“Oliverio aveva prodotto una straordinaria difesa del nuovo Piano per la raccolta ed il trattamento dei rifiuti in Calabria, partorito dalla sua coalizione dopo l’interpello dei corpi democratici intermedi, con l’obiettivo di dare impulso alla raccolta differenziata e, soprattutto, scandendo la solenne promessa di non autorizzare l’apertura di nuove discariche e avviando la bonifica delle esistenti,  assegnando premialità ai comuni più virtuosi per aumentare la quota percentuale di differenziata. Avevo però fatto notare al presidente Oliverio durante il dibattito in Consiglio regionale – prosegue Alessandro Nicolò -  che di buone intenzioni sono lastricate le vie del mondo e per questo lo avevo formalmente invitato ad essere più cauto nelle sue affermazioni. Adesso, il Governo nazionale è costretto ad intervenire, e con determinazione, seppure con provvedimento cautelativo semestrale, per evitare un’autentica mazzata finanziaria, una pesantissima multa notificataci dalla Comunità europea che si riverserebbe tutta intera sulla fiscalità, quindi, sui cittadini. È auspicabile ed anche necessario, a questo punto – prosegue il capogruppo di Forza Italia – che la Giunta regionale ed il Dipartimento competente provvedano con speditezza e puntualità ad evitare le insopportabili sanzioni avviando sin da subito una verifica sullo stato delle discariche in funzione, sulla loro capacità ricettiva, tenuto conto che tra i compiti affidati dal Governo al neo Commissario rientra anche la messa in sicurezza dei siti. Sulla vicenda, inoltre, pende l’esposto all’Anac di un’impresa di spessore nazionale sulle procedure di affidamento che hanno assegnato ai siti di Catanzaro e Rossano il trattamento dei rifiuti, la stabilizzazione ed il loro collocamento in discarica. Una vicenda che potrebbe innescare contenziosi che avrebbero certamente una ricaduta letale sul ‘sistema’ rifiuti fino al blocco temporaneo della raccolta. Senza volere invocare scenari apocalittici – sottolinea Nicolò – è ineluttabile che un quadro del genere non solo porterebbe al riacutizzarsi del fenomeno dei rifiuti lasciati marcire per strada, con conseguenze negative per la salute dei cittadini”.

L’allarme di Grillo: “La Regione trasforma il Vibonese in un immondezzaio del sistema rifiuti”

“Se il bel tempo si vede dal mattino, c’è poco da sperare nel fatto che il nuovo Piano regionale per la Gestione dei Rifiuti (PRGR) dia alla provincia vibonese un assetto moderno e funzionale in questo delicatissimo settore”. Lo afferma il già consigliere regionale Alfonso Grillo, coordinatore provinciale del Nuovo Centro Destra, dopo attenta analisi del Rapporto Preliminare Ambientale (RPA) del processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della versione preliminare del PRGR Calabria, documento che giorni fa è stato inviato ai soggetti istituzionali territoriali al fine di presentare osservazioni. A parere del coordinatore NCD della provincia di Vibo, il RPA taglia fuori il Vibonese dal nuovo sistema dei rifiuti disegnato dal presidente della Regione Mario Oliverio, che prevede la riconversione delle discariche in moderni impianti di trattamento, passo fondamentale verso una riduzione progressiva della percentuale di indifferenziato. “Mentre nel Piano rifiuti 2007 - nota Grillo - si prevedeva per l’ATO di Vibo Valentia la realizzazione di un sistema di trattamento e smaltimento e la realizzazione di una o più discariche di servizio, da realizzare in prossimità dell’impianto, il Piano 2016, pur affermando che ‘la Regione intende dotarsi di una rete di impianti pubblici di trattamento nel rispetto dei principi di autosufficienza e prossimità’, finisce per prevedere la ristrutturazione di sei  impianti esistenti, con produzione di energia elettrica e compost di qualità,  e la realizzazione di due nuovi impianti, uno da ubicare in un’area della provincia di Cosenza Nord ed un altro nell’area ASI di Lamezia Terme in sostituzione di quello esistente”. Cosa si prevede, invece per Vibo Valentia? “Soltanto una discarica di servizio – specifica Grillo - di 200 metri cubi in un sito da individuare. A parte il fatto che una cosiddetta discarica di servizio deve essere adiacente o vicina ad un impianto di trattamento, e non è questo il caso, dal RPA si deduce che l’indifferenziato dell’ATO di Vibo dovrebbe partire per Lamezia o altri siti, e poi tornare, in questa discarica, per la parte non differenziata, cioè quella più tossica. In questo modo Vibo diventa un semplice immondezzaio del sistema rifiuti. Una discriminazione evidente se si pensa che tutte le altre quattro ATO calabresi, compresa l’ATO 3 Crotone, avranno uno o due impianti”. “È vero - osserva l’esponente del NCD - che quando verrà creata l’ATO 4 essa sarà libera di decidere se e dove localizzare un impianto di selezione o di trattamento. Ma a quel punto, con quali fondi europei si potrà realizzare, dato che essi saranno già stati impegnati per gli altri otto impianti? A me pare - conclude Grillo - che la Regione debba rivedere l’impianto del PRGR. Perché se da un lato può esser vero che ogni nuovo impianto di selezione o trattamento rifiuti può creare impatto ambientale, dall’altro non può essere negato alla provincia di Vibo Valentia una possibilità di sviluppo così importante. Ricordiamo, infatti, oggi i settori della differenziata, del riciclo e del riuso sono in tutto il mondo fonte di profitto e occasione di nuovo impiego. C’è un ingiustificato ed inaccettabile passo indietro rispetto al 2007”. 

Disco verde in IV Commissione al Piano regionale di gestione dei rifiuti

La Commissione consiliare ‘Assetto e utilizzazione del territorio, protezione dell’Ambiente’ ha espresso parere positivo all’aggiornamento delle linee guida per la rimodulazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione. “Il provvedimento della Giunta regionale che attualizza i contenuti del Piano di gestione dei rifiuti è un atto che indica chiaramente una prospettiva di fuoriuscita dalla cronica stagione emergenziale e riporta la Calabria nella direzione giusta per un significativo recupero delle politiche ambientali e della qualificazione del territorio”. Lo ha detto a conclusione dei lavori dell’organismo il presidente Domenico Bevacqua.  “I contenuti del provvedimento, per volontà politica del presidente Oliverio da me condivisa - prosegue il presidente Bevacqua - sono stati ampiamente prospettati, discussi e analizzati nel corso di numerosi incontri con il partenariato sociale, i soggetti istituzionali del territorio, le categorie imprenditoriali,  con l’obiettivo che entro il 2020, come termine ultimo,  la nostra regione possa chiudere ogni discarica ed affrontare lo smaltimento e la gestione dei rifiuti con un sistema circolare in cui i comuni,e quindi i cittadini, siano messi nella condizione di agire affinchè non un grammo di rifiuto finisca in discarica o all’incenerimento. Per tale ragione – ha sottolinea ancora Bevacqua – voglio ringraziare e dare atto al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, agli assessori comunali di Crotone, Michele Marseglia, di Vibo Valentia, Vincenzo De Filippi, al dottor Raimondo Pace del Comitato Ambiente Presilano ed al dottor Frank Turco della Lipu, per avere accettato il nostro invito di partecipare ai lavori della Commissione arricchendo con il loro contributo la natura e le indicazioni poste nel provvedimento. La Calabria – ha sottolineato Bevacqua – in tutti questi anni di commissariamento del settore rifiuti ha pagato  prezzi altissimi non solo in termini finanziari finiti sulle spalle dei cittadini, ma per l’inconcludenza, ai limiti della colpevole incuria, di tutte le iniziative che in taluni casi hanno provocato l’intervento della magistratura. Voglio infine ringraziare l’assessore alle Infrastrutture, Roberto Musmanno, presente ai lavori, che ha illustrato alla Commissione i contenuti del progetto di legge per i servizi di trasporto pubblico locale”. La Commissione, nel prosieguo dei lavori, ha incardinato la discussione di una proposta di legge sottoscritta dai consiglieri Battaglia, Aieta, Bevacqua, Mirabello e Sergio in materia di norme per il contenimento del consumo di suolo agricolo. Gli obiettivi del disegno di legge sono stati evidenziati dal consigliere Domenico Battaglia. Ai lavori dell’organismo hanno contribuito i consiglieri Arruzzolo, Guccione, Pasqua, Neri, Nucera e Tallini. La Commissione tornerà a riunirsi il prossimo 2 dicembre a Palazzo Campanella. 

Piano rifiuti: Wanda Ferro (FI) accusa Oliverio

"La proroga del  conferimento  dei rifiuti nelle discariche dei privati con un costo di oltre 35 milioni di euro per la Calabria, al di là delle valutazioni di merito sull’opportunità del provvedimento, rappresenta - secondo Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia - un’altra promessa non mantenuta da parte del presidente Oliverio, che oggi dovrebbe 'confessare' di avere sottovalutato tutti i  problemi  della nostra regione pur promettendone una tempestiva soluzione con atteggiamenti di propaganda capaci di suscitare persino l’invidia di Renzi. Tutti ricordano come in campagna elettorale il presidente Oliverio avesse promesso che il problema dei rifiuti avrebbe rappresentato una priorità della sua azione di governo che sarebbe stata risolta nel giro di brevissimo tempo. Nel gennaio del 2015 il governatore, da poco insediato, ottenne dal Consiglio Regionale  una prima proroga del  conferimento  dei rifiuti nelle discariche dei privati sul presupposto che essendo ancora in itinere le procedure per il completamento del sistema regionale di smaltimento dei rifiuti occorreva  prorogare la possibilità di fare ricorso agli impianti sino al 31 dicembre 2015 (così nella relazione di accompagnamento alla legge). Anzi la proposta di legge fu emendata con una richiesta di anticipazione della proroga  sino al 30 settembre 2015 (anziché 31 dicembre 2015),  intesa come una sfida per la classe politica e quindi una spinta a sanare in tempi rapidi il problema dei rifiuti (così testualmente nel resoconto sommario della seduta). In quella occasione il governatore non fece mancare la sua “eco” dichiarando che il significato della proroga era  quello di avere maggior tempo per studiare ed avviare una riforma organica in materia di gestione dei rifiuti  e che  negli ultimi cinque anni, nonostante la fine della gestione commissariale, il problema non era stato risolto tanto che  nelle vesti di presidente della Provincia di Cosenza si era proposto ai vertici regionali quale interlocutore per discutere della questione dell’emergenza rifiuti, inviando anche una proposta relativa al piano di gestione dei rifiuti, senza tuttavia essere mai stato convocato per un confronto (così si legge nel resoconto sommario della seduta)". Viene da chiedersi come mai - incalza la rappresentante 'azzurra' - il governatore non abbia adottato, da presidente della Regione, la proposta relativa al piano di gestione dei rifiuti inviata  alla Regione da se stesso quando era presidente della Provincia ed abbia invece approvato un disegno di legge che proroga il  conferimento  dei rifiuti nelle discariche dei privati con un costo di oltre 35 milioni di euro sino a tutto il 2017 con estensione sino a tutto il 2018 se sarà trovata la copertura finanziaria". Delle due l’una: o il presidente Oliverio, da presidente della Provincia di Cosenza, non ha mai presentato alla Regione una proposta relativa al piano di gestione dei rifiuti meritevole di valutazione (tanto da non essere  presa in considerazione neanche da se stesso) o la proposta inviata alla Regione da presidente della Provincia di Cosenza - sostiene la vice coordinatrice di Forza Italia - conteneva proprio la proroga di tre anni  del termine per conferire i rifiuti nelle discariche dei privati al costo di 35 milioni di euro. Accogliamo volentieri l’invito del presidente Oliverio ad evitare divisioni e strumentalizzazioni politiche sui grandi problemi che interessano la Regione, ma egli stesso dovrà respingere la tentazione della facile propaganda per poi dovere ammettere di non essere in possesso della bacchetta magica per risolvere i problemi e mantenere le promesse fatte ai calabresi. 

 

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