Presidente Irto visiterà i penitenziari calabresi
Questa mattina il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto ha incontrato a Palazzo Campanella una delegazione del Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria (SI.NA.P.PE.), composta dal coordinatore regionale Fabio Viglianti, dal segretario provinciale Daniela Iiriti e dal segretario locale Gianluca Vetere. Il presidente Irto ha espresso “apprezzamento per l’impegno e per l’encomiabile lavoro svolto dagli uomini e dalle donne della Polizia Penitenziaria, persone che conoscono il sacrificio e l’abnegazione e che hanno imparato a sconfiggere la paura”. Ha poi rivolto un ringraziamento al personale, evidenziando “come i lusinghieri risultati mai si sarebbero potuti conseguire se la carenza di mezzi, strutture e organico, non fosse stata compensata dall’integerrimo spirito di questi servitori dello Stato. Un costante impegno dentro e fuori le mura del carcere per assicurare l’ordine, la disciplina e la sicurezza all’interno degli Istituti e, nel contempo, garantire il trattamento rieducativo ed il reinserimento di persone private della libertà personale”. Il presidente si è impegnato ad effettuare una visita presso gli Istituti Penitenziari della Calabria per meglio comprendere le reali condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria e quelle delle carceri, offrendo pieno sostegno per il miglioramento delle condizioni carcerarie e la disponibilità a farsi carico, presso gli uffici competenti del D.A.P., delle problematiche che investono il sistema carcerario. Nel corso dell’incontro, il SI.N.A.P.PE. ha posto in evidenza la situazione dell’Istituto di Palmi, “in cui persiste una grave carenza di personale, nonché la difficile gestione dell’Istituto di Arghillà, dove attualmente non è stata ancora stabilita una pianta organica, con la conseguenza che il personale ivi operante si trova in servizio di distacco”. Il presidente Irto ha inoltre manifestato totale impegno per garantire il potenziamento di personale medico e paramedico nell’area sanitaria della struttura penitenziaria di Reggio Calabria Arghillà. Prosegue, infine, l’iter già avviato del progetto di legge che prevede l’istituzione della figura del Garante regionale dei detenuti.
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