Vibo, consiglieri "PD e Indipendenti" contro la modifica dello Statuto "a colpi di maggioranza"

"Esprimiamo ferma contrarietà rispetto alla prevista discussione, domani nel corso del Consiglio comunale cittadino, sul punto iscritto all’Ordine del giorno e relativo alla modifica dello Statuto comunale". È quanto affermano i consiglieri comunali del gruppo d’opposizione "Pd e indipendenti”, anticipando la loro posizione sulla prevista introduzione di alcune modifiche al documento statutario dell’Ente comunale di Vibo Valentia in discussione nella prossima assise. "La nostra posizione - aggiungono - è che lo Statuto, testo basilare di ogni Amministrazione comunale, dettando norme fondamentali in tema di organizzazione dell'Ente, non possa essere modificato a colpi di maggioranza con variazioni di singole norme dettate solo dalla fretta di dar seguito a contingenti esigenze politiche della maggioranza che sostiene l'amministrazione Costa. Noi continuiamo a sperare che domani, in Consiglio comunale, prevalga il buonsenso e che la maggioranza sostenga la posizione del gruppo 'Pd e indipendenti', già più volte espressa in sede di competente Commissione consiliare, di non approvare modifiche a singole norme di Statuto, ma di affrontare il tema della riforma statutaria ragionando su come innovare integralmente il testo attraverso una discussione organica su tutti i suoi articoli. Nella discussione sullo Statuto sarà necessario ispirarsi a idee innovative per il funzionamento dell'Ente, promuovendo forme di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della città e, pertanto, la discussione dovrà inevitabilmente essere aperta al contributo dell'opposizione e più in generale di tutte le istanze che provengono dai cittadini vibonesi. Qualora, invece, domani, si dovesse nuovamente forzare la discussione su un tema così importante, approvando a colpi di maggioranza modifiche tra l'altro mai discusse nella competente Commissione dimostrerà, si dimostrerà ancora una volta l’irresponsabilità istituzionale e politica della maggioranza, mettendo altresì in evidenza l’irrilevanza politica di quei consiglieri di maggioranza che si erano e si sono espressi per una modifica integrale e organica dello Statuto".

 

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