Serra, Lagrotteria all’attacco dell’Amministrazione comunale: “Stagione turistica rovinata da superficialità e miopia”
“L’approccio infantile dell’Amministrazione comunale alla cosa pubblica trasforma le opportunità in occasioni sprecate diventando motivo di ostacolo per i commercianti che attendono per mesi l’arrivo dei turisti ma a causa della miopia politica vedono sfumare i potenziali guadagni”.
Il già vicesindaco Walter Lagrotteria critica gli amministratori che, a suo dire, “intendono l’economia cittadina alla stregua della paghetta della mamma” e rimarca “i grossolani errori compiuti”.
“Una visione banale e sempliciotta e gli atteggiamenti superficiali - sostiene l’esponente di ‘In movimento’ - impediscono, di fatto, la crescita del nostro paese. Ed è inutile scaricare la responsabilità sui dirigenti, perché è agli organi politici che compete il ruolo di indirizzo e controllo”. Lagrotteria porta come esempio “la situazione dei giostrai che sono stati portati nell’incertezza fino al 13 agosto, come se poi montare tutte le loro attrezzature fosse affare di pochi minuti, come se un’attività economica fosse un gioco”. “Inoltre - aggiunge - fa veramente riflettere la gestione dei parcheggi di Santa Maria del Bosco, dove sostanzialmente quasi nessuno paga perché le macchine vengono lasciate nell’area libera e dove è stata posto personale che, pur volenteroso, non è specificamente preparato per quel compito”.
Altri esempi di gestione superficiale ed arrogante sono l'atteggiamento tenuto, ad inizio estate, nei confronti dei commercianti nella gestione della Ztl, e le ordinanze contradditori in tema di regolamentazione degli orari di apertura notturna dei locali.
Tralasciando, per ora, il calendario degli eventi estivi e la gestione degli stessi quanto mai discutibile.
“La maggioranza - conclude Lagrotteria - deve sapere che amministrare una città importante come Serra San Bruno vuol dire pianificare ed intervenire seriamente, lavorare con impegno e non lasciare spazio all’improvvisazione. Pertanto, chiederemo il resoconto della gestione estiva: quanto è stato speso e come è stato speso, perché si tratta dell’interesse della comunità, del futuro del nostro territorio e non di un fatto privato”.
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Serra, Psc: Lagrotteria e Tassone attaccano Galeano
“Mercoledì 8 Giugno, come anticipato giorni addietro, raccogliendo un invito del consigliere Galeano, ci siamo recati, insieme al Dott. Francesco Tassone, presso gli uffici del Comune di Serra San Bruno per avere tutte le informazioni atte a verificare lo stato del procedimento per l’approvazione del P.S.C. (c.d. piano regolatore).
Arrivati in Comune alle 16,00 abbiamo trovato solo il personale dell’ufficio urbanistica, che ci ha gentilmente e pazientemente “ospitato” per il tempo che abbiamo potuto attendere, ma del Galeano e degli amministratori nessuna traccia, cosa non insolita negli uffici comunali.
Nonostante, l’attesa, di circa un’ora, il Galeano non si è fatto trovare e non solo, non ha neanche avuto la buona educazione di declinare direttamente l’invito o rinviarlo ad altra data come richiesto nell’articolo del 6 giugno, altro che “Inaudita altera parte”.
Comunque sia, già questo basterebbe a chiedersi: Se non hanno nulla da nascondere e sono sicuri delle proprie ragioni e di quanto fatto, sempre se è stato fatto qualcosa, perché non si è presentato il Galeano? Né lui, né altri di tutti questi attuali amministratori illuminati?
In fondo la domanda che volevamo porre è semplice, soprattutto per un tecnico come il Galeano:
Sono trascorsi circa due anni dall’insediamento della nuova amministrazione vorremmo sapere a che punto è la procedura per la redazione e l’adozione del nuovo P.S.C..?
La domanda è fatta nel nome di un interesse generale, non personale, la risposta è dovuta “alle Serresi e ai Serresi” ai quali avete chiesto il voto e vi hanno votato (pari al 40% dei votanti, oggi in evidente calo) ma anche a chi, in maggior numero, non vi ha votati (che è un ben più numeroso, 60% dei votanti).
Al Galeano, giusto per buttarla in caciara, ricordo che io sig. Walter Lagrotteria, che non mi sono sottratto al giudizio dei cittadini ho ottenuto un consenso in voti maggiore di quello “dal di lui conseguito”, pur essendo candidato in una lista non vincente, giusto se questa, a suo dire, deve essere la discriminante alla tutela dei diritti dei cittadini, di tutti i cittadini, dei quali anche io peraltro faccio parte.
Ricordiamo a noi stessi che chi è eletto, da sempre, deve rappresentare con impegno e dedizione, per quanto ne è capace, l’intera cittadina. Questo è un principio di correttezza istituzionale che dovrebbe esser chiaro a chi si propone per ricoprire tali ruoli, soprattutto se per i quattro anni precedenti ne ha fatto, a torto o ragione, un cavallo di battaglia. Crediamo sia utile farsi dare qualche lezione da qualche luminare, scelto tra quelli vicini, possibilmente gli stessi ai quali si è richiesto l’aiutino. Questo, umilmente, lo consigliamo perché altrimenti si rischia di sembrare un amministratore “improvvisato” e quanto mai inadeguato al ruolo svolto.
Successivamente, nell’attesa che il Galeano, o qualcuno degli amministratori illuminati si presenti, scopro e leggo, su indicazione del Dott. Tassone, che il Galeano mi risponde su Facebook, come è solito fare di questi amministratori del cambiamento, con una sequela di tendenziose baggianate. Per altro chiaramente smentite dall’atto che egli stesso pubblica, che a questo punto credo, che egli stesso, non abbia letto o addirittura se lo ha fatto non lo ha ben compreso, basterebbe si sedesse con i tecnici comunali e così troverebbe di sicuro sollievo alla confusione che sembra affliggerlo.
E’ chiaro, leggendo il documento pubblicato, che nel periodo, giugno 2016 – febbraio 2019, durante il quale ho avuto l’onore di esser Amministratore di questa splendida cittadina, al contrario di quanto detto dal Galeano, sia stata tanta e intensa l’attività svolta in poco più di sei mesi dall’insediamento, insieme ai tecnici comunali, per riavviare quelle che sono state le attività necessarie a far ripartire il procedimento amministrativo relativo al P.S.C. .
Legga con più attenzione, consigliere, la lettera pubblicata dove gli si dice che con delibera di giunta comunale, quella di cui facevo parte, viene avviata, dopo 7 anni, una nuova Conferenza di Pianificazione per riavviare l’iter di approvazione del Piano. Altro che nulla di fatto, sia onesto prima di tutto con se stesso.
La delibera di giunta, di cui si parla, è la n.° 36 del 13 marzo 2017. Leggerla oltre che chiarirle qualche dubbio potrebbe arricchirle la conoscenza dell’argomento. Imparerebbe, dal punto di vista della opportunità amministrativa e politica, che il lavoro fatto, da chi ti ha preceduto, và, se si possiedono le capacità, valutato, capito e se valido non và disperso. Ma per questo ci vuole umiltà, carattere e grande onestà intellettuale, cose di cui si avverte enorme carenza tra gli illuminati.
Dobbiamo dire che, noi cittadini Serresi, speranzosi, confidiamo tutti nella capacità amministrativa e nella volontà del Galeano.
Nella stessa lettera pubblicata dal Galeano leggendola è chiaro che la scelta allora fatta dall’Amministrazione aveva una motivazione tecnica di opportunità normativa al fine di portare vantaggio all’Ente e ai serresi, vantaggio ancora in essere e che le suggerisco di farsi spiegare dagli uffici al fine di mantenerlo e non disperderlo, sarebbe una enorme iattura.
Ancora, della documentazione citata dalla Regione come parzialmente mancante e della quale viene richiesta integrazione potrebbe chiedere ai Tecnici comunali e a quelli incaricati alla redazione del piano, che nei mesi a seguire hanno lavorato per integrarla secondo le indicazioni date della Regione in occasione di incontri di confronto tecnico-normativo con gli stessi tecnici.
Facciamo notare che i rilievi fatti nella lettera non sono una negazione della formulazione del Piano stesso ma una prima positiva valutazione di approvazione dell’impianto formulato e della proposta nel suo complesso, che, per onestà morale e correttezza istituzionale, devo dire, trova origine nei precedenti atti, quelli dal 2010 a seguire. Se la legge attentamente e senza pregiudizio alcuno si accorgerà che la stessa non è altro che un parere preliminare affinché il comune potesse procedere con l’iter di formazione e approvazione del Piano, secondo quanto previsto dal comma 8 del art. 27 della L.R. 19/02.
Inoltre, a dimostrazione di quanto detto, basterebbe che si facesse informare degli atti che gli stessi tecnici incaricati, su richiesta del Commissario Prefettizio Dott. Guerra, hanno consegnato all’Ente nel 2020, ci riferiamo, principalmente, alle tavole del R.E.U., atti fondamentali e propedeutici al prosieguo del procedimento di adozione del P.S.C. .
Questo a dimostrazione che non è vero ciò che afferma il Galeano, che probabilmente disconosce l’argomento di cui parla oppure, ancora peggio, mente sapendo di mentire.
Ma ora vorremmo tornare ai giorni nostri, dove abbiamo una amministrazione eletta il 20 settembre 2020, con la promessa elettorale di “approvare nel più breve tempo possibile il P.S.C. quale strumento fondamentale di programmazione dello sviluppo...” (Programma elettorale di Liberamente).
Ad oggi, trascorsi circa due anni, l’Amministrazione del cambiamento non ha prodotto un solo atto utile a completare il procedimento di adozione del P.S.C. . Anzi al contrario, l’attuale amministrazione si è resa, addirittura, destinataria di un sollecito “disperato” da parte della Regione.
Perché il Galeano non pubblica, lo invitiamo a farlo, la lettera del 20 Maggio 2022 ricevuta dalla Regione, che scrive all’attuale Amministrazione degli Illuminati, invitandoli a procedere, entro dieci giorni, oramai già trascorsi abbondantemente, “ai successivi adempimenti previsti dal comma 8 del art. 27 della L.R. 19/02”
Articolo che così recita:
“Successivamente all’approvazione del P.S.C. da parte del Consiglio comunale, una copia integrale del piano approvato è trasmessa alla Regione e alla Provincia secondo le modalità ed i tempi di cui all’articolo 8, comma 8, della presente legge. Il PSC ed il rapporto ambientale unitamente agli atti di cui all’articolo 17 del D.Lgs. 152/2006 s.m.i. sono depositati presso il Comune per la libera consultazione. L’avviso dell’avvenuta approvazione del piano e del suo deposito viene pubblicato sul B.U.R. Della stessa approvazione e avvenuto deposito è data altresì notizia con avviso su almeno un quotidiano a diffusione regionale.”
Ciò dimostra, in modo inequivocabile, il contrario di ciò che lui, mentendo, afferma.
Perché, il Galeano, non dice che della terna dei tecnici incaricati per la redazione del P.S.C., due si sono dimessi da tempo e ne rimane solo uno? Perché, il Galeano, non dice che l’unico tecnico rimasto in carica, forse, è stato convocato e ascoltato solo successivamente al nostro intervento e cioè mercoledì mattina, 8 giugno.
Perché non dice, il Galeano, che ad oggi ancora non hanno prodotto atti tesi alla sostituzione dei tecnici dimissionari. E ciò rende impossibile completare la redazione degli atti residuali necessari alla approvazione del P.S.C.?
Il Galeano forse dimentica che, lui e gli illuminati, sono stati eletti per amministrare oggi e non per assillare la popolazione con le lagnanze di ciò, che a loro dire, non è stato fatto ieri. E’ finita oramai da tempo la campagna elettorale.
Al Galeano diciamo che i fatti, quelli veri, stanno a zero, meglio a -1.
La verità è che visto il lavoro preparatorio svolto in occasione della convocazione della Conferenza di Pianificazione del 2017 e quello successivamente fatto nei mesi a seguire sino al 2018 e successivamente nel 2020 con la consegna delle tavole del R.E.U. al Commissario Prefettizio, previa integrazione di alcuni elaborati tecnici peraltro già in parte predisposti, informiamo il Galeano che il P.S.C. è pronto da portare in consiglio comunale per l’approvazione e la successiva pubblicazione per la libera consultazione da parte dei cittadini Serresi.
Quindi visto che sono oramai trascorsi circa due anni, di riposo, dalla vostra elezione e avete tanta voglia di lavorare, datevi da fare, entro il 2022 il P.S.C. può essere approvato e adottato, significherebbe tanto per i Serresi e anche per le casse dell’Ente.
Se il Galeano o altri tra gli illuminati volessero avere un confronto sull’argomento al solo fine di portare a termine un procedimento così importante per Serra e i Serresi noi siamo a Vostra disposizione, come già detto, a confrontarci già da domani ma onde evitare di scomodare i principi del foro, la cui espressione latina meriterebbe miglior approfondimento, rimaniamo in attesa di ricevere in quanto cittadini, riteniamo anche sufficientemente rappresentativi, data e ora dell’incontro per un costruttivo e fattivo confronto nell’interesse della comunità.
Basta trovare scuse nel passato, conoscevate bene le problematiche, vi siete candidati, dopo quattro anni di opposizione, proponendo un programma con il quale dicevate di avere chiare le problematiche e allo stesso tempo avete detto di avere le soluzioni a tutto e su quello avete chiesto il voto.
Oggi siete Amministratori del cambiamento è ciò su cui dovete misurarvi non è quello che è stato ma ciò che sarà il Vostro operato, basta lagne non siete opposizione ma siete la maggioranza di amministrazione, dovete ai Serresi solo soluzioni, quelle promesse.
Ad oggi: Dissesto, Sanità, Viabilità, Rifiuti, Acqua, Riorganizzazione degli Uffici Comunali e P.S.C. sono prova evidente della vostra incapacità amministrativa.
Pertanto o dimostrate di essere all’altezza di dare risposte concrete e valide ai cittadini oppure dimettetevi risparmiando ulteriori disagi a coloro i quali dite di voler bene: “alle Serresi e ai Serresi”".
Walter Lagrotteria
Francesco Tassone
Associazione Politico Culturale
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Serra, Lagrotteria: "Andremo in Comune per prendere visione di eventuali avanzamenti del Psc"
Walter Lagrotteria esponente dell’Associazione “In Movimento” comunica che, insieme ad una delegazione, sarà presente mercoledì alle ore 16 presso gli uffici competenti del Comune di Serra San Bruno per prendere visione di eventuali avanzamenti del Psc e per ricevere ogni ulteriore informazione utile in merito.
“Accogliamo l’invito del consigliere Daniele Galeano - sostiene l’esponente dell’associazione Walter Lagrotteria - di prendere atto della situazione direttamente nella sede comunale. Riteniamo di dover dedicare la massima attenzione ad un tema che certamente non va trattato con ironia o sarcasmo, come è stato fatto - seguendo una pessima abitudine - sui social. Qualora i tecnici ed il consigliere Galeano non siano disponibili mercoledì, siamo pronti a concordare una nuova data".
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Caos drive in a Serra, Lagrotteria attacca: “Bernardi e Barillari inadeguati e superficiali, la comunità non può permettersi questi orrori”
Il già vicesindaco Walter Lagrotteria contesta la gestione della fase pandemica a Serra San Bruno evidenziando “gli errori e le disattenzioni di cui si continuano a rendere responsabili il management dell’Asp di Vibo Valentia e l’Amministrazione comunale”.
“L’indecente spettacolo a cui abbiamo assistito ieri in occasione del drive-in per i tamponi - sostiene Lagrotteria – è l’ennesima testimonianza di un’organizzazione approssimata, pensata e messa in atto con sufficienza, disinteresse e freddo distacco, un modo di fare che oramai caratterizza il modo di fare fronte, nella nostra cittadina e nell’ambito dell’Asp vibonese specificatamente, a i problemi legati all’ambito sanitario in senso più ampio e, cosa ancor più grave, alla gestione dell’emergenza sanitaria atta alla prevenzione e al contenimento del maledettissimo virus covid-19. Un agire confuso, fortemente caratterizzato da l’inadeguatezza delle misure intraprese, dalla mancanza di organizzazione che non può che far pensare che siamo in presenza di un quadro dirigenziale che rasenta la pura incompetenza.
Un primo esempio di ciò è la vicenda legata al centro vaccinale di Serra, nato come punto di riferimento regionale, proclamato a suon di selfie, oggi dimenticato e ridimensionato, da logiche aziendali ai più incomprensibili, ad essere aperto per un solo giorno a settimana, e già da tale scelta si evidenzia una scarsa sensibilità verso le problematiche dei cittadini dell’intero territorio”.
“Esempio lampante, lo definirei addirittura un orrore, di tale atteggiamento ne è Il drive-in ieri predisposto presso l’ospedale di Serra San Bruno – afferma Lagrotteria – che è lo specchio del caos vigente e della scarsa vicinanza alla comunità. Oltre duecento persone hanno dovuto attendere per ore, fino a sei addirittura, nel mezzo di una fila interminabile e come se ciò non bastasse per una gran parte di loro alla fine, anche la beffa, con il rinvio a oggi del prelievo perché ieri non si è fatto in tempo, grazie anche ad inspiegabili ed ingiustificabili ritardi di ieri mattina nell’inizio delle operazioni, circa due ore, ed ancora, nel corso della giornata, alla carenza del numero dei tamponi disponibili rispetto alle persone in attesa di sottoporsi al test.
A doversi sottoporre a tampone vi erano anche tantissimi bambini, molti di età inferiore ai 10 anni che hanno dovuto fare i conti, oltre che con condizioni climatiche inclementi, con i disagi derivanti da una attesa lunga e stenuante che li ha visti costretti a trascorrere fino a sei ore in macchina e quindi ad ovviare in tali condizioni alle normali esigenze quotidiane dalle più banali fino alla necessità di andare in bagno, ed in tal caso la soluzione è stata sotto gli occhi di tutti.
Ciò che è accaduto oggi è irrispettoso per la storia della nostra comunità e non è da paese civile ma soprattutto non è stato un bell’esempio da dare ai nostri figli, che vorremmo far crescere e vivere qui….ma davvero così pensiamo ciò possa essere possibile e, soprattutto, pensiamo sia giusto?
Quanto avvenuto oggi ha evidenziato, ancora una volta, l’inadeguatezza, l’incompetenza e il disinteresse verso il nostro territorio, da parte del commissario dell’Asp vibonese dottoressa Bernardi nel proporre e nell’adottare soluzioni rispetto a situazioni che non dovrebbero essere così complicate da gestire, ma che, per le motivazioni già dette, unitamente ad una certa superficialità nell’affrontare le cose, diventano motivo di disordine e creano pesanti disagi ai cittadini”.
Lagrotteria non risparmia il sindaco Barillari “In tutta questa vicenda viene da chiedersi dove era il sindaco e tutta la sua band. Il primo cittadino sta dimostrando eccessiva leggerezza e superficialità nell’affrontare la situazione che si è venuta a creare con l’aumento dei contagi. Si è dimostrato, ancora una volta, amministrativamente inadeguato ed incompetente.
Un sindaco sta sempre dalla parte dei suoi cittadini, li difende e li tutela.
Oggi avrebbe dovuto adoperarsi per essere vicino ai sui concittadini per tutelarne i diritti e difenderne la dignità trattandosi soprattutto di bambini e adolescenti, lui che dei giovani ne fa sempre un gran parlare.
Ricordo a me stesso che il sindaco dopo il presidente della Regione è la massima autorità sanitaria in ambito territoriale”.
“Barillari oggi è evidente e chiaro che sta sottovalutando le cause per i quali Serra è al momento il centro più colpito della provincia dal virus Covid-19”.
“I 37 casi ‘ufficiali’ – insiste Lagrotteria – sono destinati probabilmente ad aumentare con l’arrivo dei risultati di questi nuovi test e ciò era facilmente prevedibile già dai giorni scorsi, ma il sindaco si è limitato, fino a questo momento, ad effettuare una valutazione quanto mai sommaria dell’accaduto, assolutamente non condivisibile, decidendo di lasciare aperte le scuole, che al momento sembrerebbero essere un chiaro e potenziale focolaio di dimensioni non facilmente valutabile e con un elevato indice di velocità di diffusione del contagio”.
“Molti genitori temono adesso che, in questi giorni caratterizzati dall’inerzia delle autorità, ci siano state innumerevoli occasioni di contagio con conseguenze negative per i propri figli e, a cascata, per le persone fragili presenti nei nuclei familiari. In caso di conferma delle ipotesi più pessimistiche sugli esiti del drive-in – conclude Lagrotteria – potrebbe esserci l’istituzione della zona rossa con tutti i conseguenti disagi soprattutto sanitari ma anche economici che potrebbero derivarne e che la nostra già fragile realtà non può certo più permettersi”.
“È chiaro quanto oggi chiaramente emerge e cioè che in questo contesto storico, come comunità, non possiamo permetterci più una classe dirigente poco competente ed inadeguata, con altri grilli per la testa e lo sguardo rivolto altrove”.
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Serra, Lagrotteria: "Fare chiarezza sulla situazione degli ex Lsu/Lpu"
Il già vicesindaco Walter Lagrotteria vuole vederci chiaro sulla situazione degli ex Lsu/Lpu. Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni riguardanti i disagi che stanno affrontando questi lavoratori, Lagrotteria ha deciso di prendere una posizione pubblica affinché siano fornite delle “risposte veritiere”.
“Mentre intere famiglie sono costrette a fare i conti con seri problemi finanziari dovuti alla mancata erogazione delle spettanze da ormai tre mesi – sostiene – c'è chi si permette il lusso di comportarsi in maniera ambigua barcamenandosi tra frasi a metà. I lavoratori non possono attendere altro tempo senza percepire lo stipendio semplicemente perché non ce la fanno più. Non ce la fanno a vivere senza soldi, ad andare avanti fra mille incertezze, a non poter programmare una spesa. Non è giusto e non è umano vivere così”.
Dopo aver rilevato queste criticità, Lagrotteria punta a scoprire “cosa ci sia dietro a note stampa, che garantivano il pronto arrivo delle risorse e lodavano l'Amministrazione comunale, prima pubblicate e poi divenute improvvisamente inaccessibili”.
Da qui partono diverse domande: “Cosa è successo nel volgere di pochi giorni? Con quale tempistica verranno erogati gli arretrati? Quali sono le azioni concrete che il sindaco e la sua giunta intendono intraprendere al di là dei soliti proclami? Quale è la verità?”.
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Lagrotteria (“Per Serra Insieme”): «Basta ragionare sul passato, bisogna cambiare registro»
«La lista “Per Serra Insieme” rappresenta l’unica vera novità delle elezioni amministrative in programma il 20 e 21 settembre a Serra San Bruno».
Ne è convinto Walter Lagrotteria, candidato a consigliere comunale della compagine guidata da Biagio Figliucci, il quale è intervenuto ieri nel corso della puntata di On the news, condotta da Antonio Zaffino e Biagio La Rizza (regia di Marco Primerano).
«La nostra squadra - ha detto Lagrotteria - vede come aspirante primo cittadino un giovane alla sua prima esperienza, che ha investito sul proprio territorio e si impegna giornalmente al servizio della nostra comunità. E così fanno tutti i candidati a consigliere della lista “Per Serra Insieme”. Siamo delle persone libere, che non ci facciamo calpestare i piedi da nessuno. Crediamo che Serra San Bruno meriti di più, che i giovani meritino di più ed è a loro che mi rivolgo principalmente: siate liberi, perché essere liberi vuol dire avere coraggio, quel coraggio che a voi sicuramente non manca. Avete delle grandi potenzialità e insieme vogliamo costruire un futuro migliore».
Nel precisare che «con le altre forze civiche e politiche ci sono stati più volte dei confronti, anche se, alla fine, non si è riusciti a trovare i giusti equilibri», Lagrotteria ha proseguito sostenendo che, vista la situazione, «abbiamo pensato bene di creare qualcosa di nuovo per i serresi, cambiando del tutto registro rispetto al passato. Con i nostri avversari non cerchiamo alcun tipo di scontro, tutt’altro: vogliamo restarne fuori. Certo, se ci tirano dentro non abbiamo paura di nessuno e ci difenderemo, anche perché gli argomenti per poterlo fare non ci mancano. Questo modus operandi, però, a noi non interessa, così come non porta da nessuna parte il fatto di ragionare sul passato e sugli errori commessi. Abbiamo delle idee, abbiamo stilato un programma ragionato e semplice, al cui interno ci sono delle proposte concrete. Di questo vogliamo parlare alla gente. Lo scontro volto ad “uccidere” l’avversario deve essere superato. Serra vuole guardare avanti».
Affrontando, poi, singolarmente le varie problematiche che attanagliano il territorio, come quella della sanità, il candidato a consigliere della lista “Per Serra Insieme” si è così espresso: «Il Comune, su questa materia, non ha una competenza precisa per poter intervenire. L’unica cosa che potremmo fare, questo sì, è difendere il territorio, contestando con forza e senza questioni di appartenenza politica l’atto aziendale, affinché Serra abbia i servizi di cui necessità. Il problema della seconda ambulanza esiste, ma va affrontato con cognizione di causa. Senza fare troppo clamore, dobbiamo pretendere tutti quei servizi possibili, perché è inutile negare l’esistenza di un Piano di rientro, promettendo l’impossibile. Alla gente bisogna raccontare la realtà e dire chiaramente come stanno le cose».
Sulla viabilità, invece, per Lagrotteria occorre «avere il coraggio di mettersi in gioco, anche insieme a quelle associazioni che, negli anni, hanno parlato di questa problematica e non sono mai state prese in considerazione. Tutti, a prescindere dall’appartenenza politica, hanno interesse affinché ci sia una strada percorribile».
Sul resto dei servizi, secondo l’aspirante consigliere comunale, «bisognerà fare una lotta per cercare di recuperare quei presìdi smantellati nel tempo, perché un luogo che non offre alcun servizio non ha futuro».
Da Lagrotteria occhi puntati anche sulla situazione economica e finanziaria dell’ente di piazza Carmelo Tucci: «Il problema del bilancio comunale - ha affermato - è la liquidità, cioè la difficoltà a incassare. Indubbiamente, andrebbe fatta un’attività in tal senso e, contestualmente, bisognerebbe mettere in moto dei fattori e delle agevolazioni possibili che consentano ai serresi di poter pagare quanto dovuto».
In chiusura, Lagrotteria ha ribadito l’idea della lista capeggiata da Figliucci, di «assegnare a un consigliere una delega per la gestione ottimale dell’area della Certosa e di Santa Maria del Bosco».
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Coronavirus, positivo uno dei pazienti trasferiti a Serra. Lagrotteria chiede le dimissioni dei responsabili
“Secondo quanto ho avuto modo di apprendere, uno dei 3 pazienti trasferiti all’ospedale di Serra San Bruno è risultato nuovamente positivo. Ciò rappresenta un motivo di rischio per la nostra comunità che poteva essere evitato se ognuno avesse svolto il compito al quale è preposto con la dovuta vigilanza”.
L’ex consigliere comunale Walter Lagrotteria denuncia con forza “i pericoli” con cui “Serra è adesso costretta a confrontarsi” e pretende di “conoscere la verità su tutta la vicenda”.
"È certo che in questa vicenda è emersa l'inadeguatezza e l'irresponsabilita di diverse figure apicali che si sono rese responsabili di scelte sciagurate e incomprensibili. Mettendo così a rischio la incolumità del personale ospedaliero, dei pazienti, dei cittadini di Serra e dell'intero comprensorio".
"Pertanto - continua Lagrotteria - chiedo le dimissioni immediate di coloro che sono coinvolti nella vicenda: il Dg del Dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro, il commissario dell’Asp di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano, il direttore sanitario dell’ospedale di Serra Livia Barberio e il dottor Battaglia, Responsabile del Reparto di Lungodegenza di Serra”.
"Non è possibile che si agisca con tale leggerezza restando impuniti. Su questioni così delicate – conclude Lagrotteria - non sono ammessi errori, specie se hanno conseguenze per la comunità”.
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Pazienti guariti da covid all'ospedale di Serra, i dubbi di Lagrotteria
"Portare 3 pazienti, ex ospiti della Rsa di Chiaravalle Centrale, considerati guariti da Covid-19 nel Reparto di Lungodegenza dell’ospedale di Serra San Bruno è una scelta irrazionale e inspiegabile che cozza con gli atti formali e sostanziali posti in essere durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria”.
L’ex consigliere comunale Walter Lagrotteria vuole vederci chiaro “sul trasferimento da Soriano Calabro a Serra San Bruno” di questi pazienti e pone diversi interrogativi sulla gestione degli stessi.
“Appare contraddittorio – sostiene Lagrotteria – il fatto che il Piano regionale e gli atti del commissario straordinario dell’Asp abbiano individuato l’ospedale di Tropea come principale supporto dell’ospedale di Vibo Valentia per l’azione di contrasto al Coronavirus ma poi, nel momento di organizzare le cure post-Covid si ricorra improvvisamente all’ospedale di Serra. Inoltre, proprio al ‘San Bruno’, è sempre stata lamentata la carenza di dispositivi di protezione individuale e, anche se negli ultimi giorni ne sono giunti alcuni insufficienti certamente per quantità e forse inidonei ad affrontare casi specifici, la scelta di questo trasferimento appare priva di logica. Ci sarebbe da capire – aggiunge – perché il responsabile del Reparto di Lungodegenza e soprattutto il direttore sanitario abbiano accettato supinamente questo scenario, rendendosi con il loro silenzio protagonisti di una situazione non certo gradita dalla popolazione in quanto potenzialmente in grado di generare preoccupazione”.
Lagrotteria chiede se “questi pazienti sono stati sottoposti ai test sierologici” e se “possono essere davvero considerarsi definitivamente guariti, visto che, in diversi casi, persone che hanno superato la malattia si sono successivamente ri-positivizzate”.
“Questa è la situazione al momento – precisa Lagrotteria – e non chiediamo nuove odissee per queste persone, ma non vogliamo che si crei, come pare, un corridoio per portare ulteriori pazienti nell’ospedale serrese con l’apparente motivazione della temporaneità del provvedimento”.
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