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La Calabria è la regione più soggetta ad infiltrazioni mafiose: i numeri

È uno studio del Corriere della Sera, che prende in considerazione gli ultimi 5 anni, ad offrire un quadro della situazione sui Comuni commissariati per il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata: 33 sono gli Enti locali che sono stati oggetto di apposito provvedimento di bonifica (14 in Sicilia, 12 in Campania, 2 in Piemonte, 1 in Puglia, 1 in Lombardia e 1 in Liguria). Non c’è univocità di colore politico per quanto riguarda le  amministrazioni coinvolte. La provincia di Reggio Calabria, insieme a quella di Napoli, guida la “classifica” per Enti commissariati ed è la stessa Città in riva allo Stretto ad essere il primo grande centro toccato da questa speciale misura. Taurianova risulta essere il primo Comune sciolto (1991). Sempre nella Punta dello Stivale si trovano due Comuni finiti spesso all’attenzione dei media nazionali: San Luca e Platì. Nel Vibonese, un caso che ha aperto discussioni in materia di commissariamento e possibilità di ricandidatura degli amministratori è quello di Nardodipace.

Politica e 'ndrangheta: condannato a 15 anni l'ex sindaco di Scalea

Condanna a quindici anni di reclusione per l'ex sindaco di Scalea, Pasquale Basile. La sentenza è stata emessa, con rito abbreviato, dai giudici del tribunale di Paola nell'ambito del processo contro presunti esponenti delle cosche della 'ndrangheta cosentina. Insieme a Basile, sono state condannate, a pene variabili dai 2 ai 14 anni di reclusione, altre 19 persone. Assoluzione, invece, per otto imputati tra cui l'ex vicesindaco Maurizio Ciancio e l'ex assessore al bilancio Giuseppe Forestieri. L'ex sindaco di Scalea era stato arrestato, nel luglio del 2013 nell'ambito dell'operazione Plinius compiuta dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza. Le indagini, dirette dalla Dda di Catanzaro, avevano portato all'arresto di 38 persone accusate di essere legate alla cosca della 'ndrangheta dei Valente-Stummo. Nel corso dell'operzione erano stati, inoltre, sottoposti a sequestro beni per 60 milioni di euro. Il consiglio comunale di Scalea era stato sciolto per infiltrazione mafiosa nel febbraio scorso.

  • Published in Cronaca
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