Nesci, ricorda Jole Santelli: “Donna coraggiosa, sua scomparsa ferita ancora aperta”

“Un anno fa ci lasciava Jole Santelli, donna forte e coraggiosa che si è sempre battuta per le sue idee. La sua improvvisa scomparsa ha scosso tutti ed è una ferita ancora aperta per la Calabria e le istituzioni. A lei e i suoi cari un pensiero commosso. Che la terra le sia lieve”.

Lo dichiara il sottosegretario per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci.

  • Published in Politica

Graziano: "Il nuovo ospedale della Sibaritide si farà"

«Il nuovo ospedale della Sibaritide si farà, è cosa certa. Perché parte da una volontà chiara ed inconfutabile della compianta Presidente Jole Santelli che sin dall’inizio del suo mandato aveva chiesto risolutezza, tempi certi e una pianificazione puntuale e dettagliata dei lavori. E così è stato, bandendo ogni tipo di passerella. Tant’è che uno degli ultimi input della Governatrice prima della sua dipartita, avvenuta il 15 ottobre dello scorso anno, fu proprio quello di dare avvio ai lavori del cantiere di contrada Insiti, che sarebbero poi partiti il successivo 7 novembre. Così come era volontà della Presidente Santelli rimettere mano alla geografia sanitaria della Calabria, attraverso un piano di riforma che elaborammo insieme e che prevede la riapertura, tra gli altri, dell’ospedale di Cariati. E su questo, credo, non possano esserci passi indietro o alcun tipo di ripensamento. Del resto anche lo stesso Commissario ad acta della Sanità in Calabria ha annunciato che la riapertura dell’ospedale di Cariati sarà inserita nella rete ospedaliera».

È quanto chiarisce, in modo inequivocabile, il Presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale, componente della Terza Commissione permanente sulla Sanità e promotore della Proposta di Legge sulla Riforma della Sanità in Calabria, Giuseppe Graziano, ponendo all’attenzione del Consiglio e della Giunta regionale dei concetti cardine all’interno dei quali è necessario riportare la discussione sulla gigantesca emergenza sanitaria che da anni vive il territorio della Sibaritide.

«Con molta franchezza e sincerità – aggiunge Graziano – credo che l’unico strumento per infondere fiducia ai cittadini sia quello di essere conseguenti alle attese. Ci sarà tempo e modo di ritornare sul territorio quando i lavori del nuovo ospedale saranno ultimati ed il presidio pienamente operativo e avrà iniziato a colmare il profondo gap sanitario che c’è nella Calabria del Nord-Est. Purtroppo le infinite passerelle e pose di prime pietre che si sono consumate nel corso degli ultimi 13 anni hanno solo fomentato malessere e disapprovazione. Tra l’altro era stata la stessa Jole Santelli ad ammonire tutta la coalizione sulla inopportunità di fare politica sulle opere incompiute. E l’ospedale di Insiti è ancora una di queste. Perché si potrà cantare vittoria solo quando quell’ospedale sarà operativo e funzionante».

«Inoltre – aggiunge il capogruppo UDC – rimettere in ballo la casa della salute nel “Cosentino” di Cariati è un pericoloso spauracchio. Non ci siamo. Perché a Cariati va riaperto l’ospedale, senza altre camuffate soluzioni. Anche in questo caso lo prevede una chiara volontà della presidente Santelli, con la quale abbiamo lavorando ad una Riforma del sistema sanitario calabrese che è diventata proposta di legge, prevedendo appunto la riapertura degli ospedali periferici. Volontà questa che il commissario alla sanità Guido Longo ha ratificato, appena venti giorni fa, in Consiglio regionale ribadendo chiaramente che la riapertura dell’ospedale di Cariati sarà inserita nella rete ospedaliera del Dipartimento della Salute. E questo perché, oggi più che mai, dopo aver attraversato il tunnel oscuro della pandemia pagandone un prezzo altissimo, è doveroso dare una risposta in termini di servizi sanitari ad un territorio a cui è stato letteralmente scippato il diritto

 

Reggio C: il Grande ospedale metropolitano ricorda Jole Santelli a sette mesi dalla scomparsa

A sette mesi dalla sua prematura e dolorosa scomparsa, e in concomitanza con il parere di conformità alla programmazione sanitaria regionale dell’Irccs emato-oncologico di Reggio Calabria, il Grande ospedale metropolitano ricorda la presidente della giunta della Regione Calabria, Jole Santelli.

“La Presidente, venuta a mancare lo scorso 15 ottobre, è stata tra le prime a credere in questo straordinario progetto e grazie alla sua passione, alla sua dedizione ed al suo operato possiamo oggi sperare di raggiungere un traguardo che sarebbe fondamentale per il rilancio della sanità calabrese e, quindi, anche reggina. Infatti, com’è stato possibile apprezzare in questi giorni, l’istituzione di un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico a Reggio Calabria è un obiettivo strategico di interesse regionale, per il quale sono coinvolti molti attori, che avrebbe il merito di valorizzare moltissime professionalità e elevare il livello di qualità dell’assistenza ai pazienti ematologici ed oncologici calabresi affiancandovi importantissime attività di ricerca”.

Sono le parole di Iole Fantozzi, commissario straordinario del Grande ospedale metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria che con un commosso pensiero, ricorda la ricorrenza della scomparsa della presidente Santelli.

Calabria, la Cittadella regionale intitolata a Jole Santelli

La Cittadella della Calabria, da oggi, porta il nome di Jole Santelli. Si è svolta questa mattina la cerimonia per l’intitolazione del palazzo della Giunta alla presidente della Regione scomparsa lo scorso 15 ottobre. All’evento hanno partecipato, oltre al presidente facente funzioni della Giunta Nino Spirlì e agli assessori regionali, i parenti della presidente Santelli e le massime autorità istituzionali della Calabria.

Nel corso della cerimonia, è stata inaugurata una targa intitolata a Santelli, posizionata nell’ingresso principale della Cittadella regionale. La stele è stata benedetta dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.

 È stato il presidente Spirlì a pronunciare il discorso per l’intitolazione del palazzo del governo regionale.

«Oggi – ha esordito – è il compleanno di Jole Santelli. Avremmo dovuto festeggiare in altro modo, ma non ci è stato dato di poterlo fare. Ma questa giornata non poteva passare senza che ci fosse un regalo della Calabria al politico che, quanto e più di tutti gli altri, ha segnato un passaggio nuovo nel linguaggio, nell’approccio, nel disegno e nei risultati politici».

«Come ha avuto modo di dire anche il procuratore Gratteri – ha continuato –, Jole è e resta il politico su cui non si può dire una parola negativa. Lei ha sfondato dall’interno le porte di questo palazzo, è entrata con un sorriso e ha aperto le porte a tutti i calabresi. In questo palazzo non ci sono più onorevoli, ci sono amici che si stanno occupando dei diritti e delle necessità di tutti i calabresi con confidenza, con fratellanza».

«La Giunta – ha detto ancora – è formata da tutti noi che siamo orfani e vedovi di Jole. Allo stesso tempo, in queste settimane non l’abbiamo mai sentita lontana, perché lei ha segnato un solco talmente profondo e corposo, nella politica e in questa amministrazione, che non ci si può allontanare, da quel solco. Jole è stato un seminatore di grano buono, e abbiamo anche il piacere di vederne già i frutti. Noi continueremo ad amministrare con buon senso fino all’ultimo giorno: quello ci ha insegnato Jole, quello ci ha chiesto e quello faremo».

«Jole – ha aggiunto Spirlì – è stato ed è un grande politico, perché le sue intuizioni non sono solo figlie delle conoscenze del passato, non sono rivolte solo al presente: la sua visione avveniristica era veramente geniale. Non è mai stata pregiudizievole, non si è mai allontanata da nessuna differenza: le ha accolte tutte perché Jole è stata un cristallo dalle mille sfaccettature. Lo ha dimostrato e lo dimostra ancora, perché il suo progetto non è morto».

«Jole – ha concluso Spirlì – è riuscita a spalmare questo suo amore dal Pollino allo Stretto. Non c’è un territorio che non l’abbia sentita “madre”, con quella sua capacità di essere dolce e nello stesso tempo forte. È sempre stata sorella: chi non l’ha sentita come tale era distratto. E questo la Calabria l’ha capito. Quando Jole si è allontanata da noi, non abbiamo avuto il minimo dubbio sul fatto che questa nuova Cittadella dovesse rimanere per sempre la casa di Jole. Sono convinto che lei sia molto felice di una decisione alla quale non avremmo potuto rinunciare, perché così è stato scritto dai calabresi, da tutti i calabresi».

 La targa è stata benedetta dall’arcivescovo di Catanzaro Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone. «Jole Santelli – ha detto – non è mai stata una donna di parte, ma ha fatto del dialogo il suo modus vivendi. Questo è l’esempio migliore che lascia alla classe politica regionale». «La sua figura politica – ha aggiunto – mi ricorda Guareschi e i suoi personaggi, don Camillo e Peppone, che a Brescello litigavano per la loro diversità, ma che poi si univano con affetto dinanzi ai problemi: ecco, lei non ha mai litigato con nessuno ed è sempre stata disponibile con tutti».

«La famiglia Santelli – ha proseguito il presule – è fiera, e deve esserlo, per il fatto che il Corriere della Sera abbia inserito Santelli tra le 110 donne più influenti del 2020. Tutto ciò è avvenuto non solo per la sua morte, ma per la capacità di avere un’idea del futuro e di lasciare una traccia e un solco profondi nella nostra terra. La sua figura riporta alla mente le parole pronunciate da Papa Francesco nella giornata mondiale della pace del 2019, con l’esortazione alla politica di avere dei simboli di bene comune che rappresentino i bisogni di tutti senza particolarismi».

«L’intitolazione – ha detto l’assessore al Lavoro, Fausto Orsomarso – è stata una scelta doverosa, condivisa dal Consiglio regionale e dall’opinione pubblica. Intestiamo questa Cittadella, che non aveva ancora un nome, a chi ha espresso un modo nuovo di rappresentare la Calabria. Al di là delle appartenenze e dei colori, ha saputo rappresentare un sentimento che speriamo possa appartenere alle future generazioni».

«È una vittoria per tutti i calabresi che hanno conosciuto e amato il nostro presidente e che hanno voluto, fin da subito, che il palazzo della Regione le venisse intitolato. Il nostro lavoro – ha commentato l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo – è nato ed è cresciuto solo grazie a lei e alla sua lungimiranza e questa consacrazione porta il suo nome, nel giorno del suo compleanno, indelebilmente nella memoria di tutti i calabresi che l’hanno amata per la sua diversità e la sua grande correttezza».

«Purtroppo – ha detto l’assessore all’Istruzione Sandra Savaglio –, la vita è questa: si nasce e si muore e nessuno fa eccezione a questa regola. Fanno eccezione però quelle persone che lasciano un segno e che vivranno per sempre nella storia di tutti noi. Jole sarà per sempre una di queste persone speciali. Questa targa è il simbolo di quel che resterà per sempre nella storia della nostra regione».

«Quella di oggi – ha sottolineato l’assessore alle Infrastrutture Domenica Catalfamo – è una intitolazione alla prima donna calabrese che ha ricoperto il ruolo di presidente della Regione. Continueremo nella direzione condivisa con lei, nel segno di un entusiasmo travolgente. Opereremo con un fortissimo orgoglio di essere calabresi e di aver fatto parte della Giunta Santelli».

«Una giornata emozionante, un momento toccante che rimarrà indelebile nei cuori dei calabresi e nella storia politica di questa nostra regione. Quella di Jole è una figura decisa, determinata, che in questi pochi mesi aveva dato lustro anche a livello nazionale», ha evidenziato l’assessore al Bilancio, Franco Talarico. 

«Oggi – ha detto l’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio –, non celebriamo solo la prima donna presidente della Regione Calabria, ma rinnoviamo il suo impegno e il suo esempio per la costruzione di una Calabria dei calabresi, fondata sull’uguaglianza nei diritti e nel lavoro, nel rispetto di tutti, con la partecipazione di tutti, per il bene comune. Questo è l’inizio di un giorno nuovo che appartiene alla Calabria».

  • Published in Politica

Dichiarazioni di Morra, Spirlì: "Si vergogni e si dimetta"

Il presidente della Regione Calabria commenta le parole del capo della commissione Antimafia sulla compianta Jole Santelli.

«La scelleratezza di Morra non meriterebbe commenti. Ma non può restare impunita una volgarità così bassa nei confronti del presidente Jole Santelli. Politico di alto rango, prestigiosa avvocata, donna esemplare, eroica combattente contro il male peggiore, che non era il cancro, ma la malapolitica e la politica sciacquatrippe. Della sua patologia, privata, personale, non ne ha fatto scudo, né strumento: ognuno di noi, nascendo, ha in tasca la fine. E, di essa, nessuno conosce l’ora di arrivo. Solo la stupidità è peggiore della morte, perché, la prima, dura una vita, mentre la seconda dura meno di un istante. Morra, alla perenne vergogna accompagni le dimissioni. Unico dovere».

È quanto dichiara il presidente facente funzioni della Giunta regionale della Calabria, Nino Spirlì, in merito alle dichiarazioni rilasciate a Radio Capital dal presidente della commissione nazionale Antimafia, Nicola Morra.

  • Published in Politica

Intitolare la “Cittadella regionale” al presidente Jole Santelli, lo chiedono il Tallini e tutti i consiglieri regionali

Sia intitolata alla presidente Jole Santelli la “Cittadella Regionale” di Catanzaro.

E’ quanto chiedono il presidente del Consiglio Domenico Tallini e tutti i consiglieri regionali: Giuseppe Aieta, Marcello Anastasi, Giovanni Arruzzolo, Domenico Bevacqua, Antonio Billari, Pierluigi Caputo, Giacomo Crinò, Antonio De Caprio, Graziano Di Natale, Sinibaldo Esposito, Gianluca Gallo, Domenico Giannetta, Giuseppe Graziano, Carlo Guccione, Nicola Irto, Filippo Mancuso, Clotilde Minasi, Pietro Santo Molinaro, Luca Morrone, Giuseppe Neri, Libero Notarangelo, Nicola Paris, Filippo Maria Pietropaolo, Vito Pitaro, Francesco Pitaro, Pietro Raso, Raffaele Sainato, Flora Sculco e Luigi Tassone.

Il presidente del Consiglio ed i consiglieri regionali della Calabria, in considerazione:

"- dell’enorme ondata emotiva che ha suscitato in tutto il Paese l’improvvisa scomparsa del presidente on. Jole Santelli, prima donna ad assumere la guida della Calabria dalla nascita delle Regioni a statuto ordinario;

- delle espressioni di stima e di rispetto nei confronti del presidente Santelli che sono venute, in maniera assolutamente bipartisan, dalle più alte cariche dello Stato e, in particolare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, dai presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, dalla Conferenza Stato-Regioni;

- delle espressioni di ammirazione e considerazione che si sono registrate attorno alla figura dell’on. Jole Santelli da tutto il mondo politico, culturale e della comunicazione del Paese;

- dell’omaggio, anche questo bipartisan, venuto dalle centinaia di sindaci che hanno voluto dare l’estremo saluto al presidente Santelli a nome delle loro popolazioni e delle cinque Province della Calabria;

sottolineando, inoltre: che la scomparsa del presidente Santelli ha unito nel dolore tutto il popolo calabrese, senza distinzioni territoriali, ideologiche e culturali, provocando una reazione emotiva fraterna e solidale;

- che il nome dell’on. Jole Santelli è divenuto il simbolo dell’unità della Calabria che si è riconosciuta nella straordinaria vicenda politica e umana di una donna coraggiosa che amava smisuratamente la sua terra;

- che l’on. Santelli ha sempre onorato con la sua vita esemplare e il suo impegno politico le Istituzioni che è stata chiamata a servire, dal Parlamento al Governo e infine alla Presidenza della Regione Calabria;

- che l’on. Santelli, nel corso della sua breve esperienza alla guida della Calabria, ha dimostrato profondo rispetto per tutte le componenti politiche, di maggioranza e di opposizione, che formano la massima Assemblea democratica della Regione;

sicuri di interpretare anche il sentimento e la volontà della Giunta regionale della Calabria; tutto ciò considerato, il presidente del Consiglio ed i consiglieri regionali, auspicano che il Palazzo della “Cittadella Regionale” venga formalmente intitolato al presidente on. Jole Santelli, quale simbolo delle Istituzioni e dell’unità della Calabria, indicandola così come esempio e riferimento alle nuove generazioni. Non solo per la sua esemplare vicenda politica e istituzionale, ma soprattutto per il coraggio con cui ha affrontato la vita.

Il presidente del Consiglio e i consiglieri regionali, ritengono - infine -  che tale decisione possa rappresentare un grande contributo al superamento di tutti i campanilismi e alla formazione di una nuova e più radicata identità regionale che punti sull’orgoglio dell’appartenenza e sulla speranza per un futuro migliore”.

  • Published in Politica

L'ultimo saluto della Calabria al presidente Santelli

Migliaia di cittadini, autorità politiche, civili e militari, centinaia di sindaci con le fasce tricolori, organizzazioni di categoria. Questa mattina la Calabria intera si è stretta attorno al suo presidente, Jole Santelli, scomparsa nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi all’età di 51 anni.

La camera ardente allestita nella piazza San Francesco di Paola della Cittadella regionale ha accolto il feretro della prima governatrice della Regione, circondato dal picchetto d’onore dell’Arma dei carabinieri e da quello istituzionale degli assessori e dei consiglieri regionali.

Accanto al feretro, i parenti e gli amici della governatrice calabrese. Dalle ore 9.20, migliaia di persone – nel rispetto delle norme anti-Covid – hanno raggiunto la camera ardente per rendere omaggio al loro presidente.

Presenti anche centinaia di sindaci in fascia tricolore, che – con il coordinamento dell’Anci – hanno dato vita a un lungo corteo per dare l’ultimo saluto alla governatrice. Sulla piazza di San Francesco di Paola i gonfaloni del Consiglio regionale della Calabria, delle cinque Province, della Città metropolitana di Reggio Calabria e della Regione Campania. Il servizio d’ordine è stato garantito dalla Protezione civile regionale e dalla Croce rossa. Hanno portato il loro saluto anche gli ex presidenti della Regione Calabria Mario Oliverio, Agazio Loiero, Giuseppe Chiaravalloti e Guido Rhodio, il sottosegretario di Stato Anna Laura Orrico, i prefetti, i parlamentari, i presidenti delle Province della Calabria e il governatore della Puglia Michele Emiliano.

La camera ardente è stata chiusa dalla parole del presidente della Cec e arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, che ha benedetto la salma del presidente Santelli.

«Jole – ha detto il presule – è stata strappata precocemente a questa vita da una malattia che non perdona, ma di fronte a questa morte inaspettata ci sentiamo ancora più uniti». «La Calabria, in questi giorni commossa e in lacrime – ha concluso mons. Bertolone –, trovi la forza di unirsi per apporre un argine a chi vuole farne una terra di facili conquiste e di divisioni. Jole ha scelto prima la Calabria, prima i calabresi, poi la salute».

Alle ore 13.50, il feretro del presidente Santelli ha lasciato la Cittadella per raggiungere Cosenza. Dopo la cremazione del corpo, la governatrice riposerà accanto ai genitori nella cappella di famiglia nel cimitero di Malito, in provincia di Cosenza.

Scomparsa Jole Santelli, il cordoglio del regista Gabriele Muccino

«Il cortometraggio "Calabria, Terra mia" lo presenteremo come previsto il 20 ottobre prossimo al Festival del cinema di Roma, ora anche per ricordare la passione di Jole Santelli e la sua volontà di rilanciare la Calabria anche attraverso questo lavoro».

Così il regista Gabriele Muccino che ha espresso il suo cordoglio dichiarandosi «sconvolto dalla notizia della morte del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. Donna fiera e combattiva - ha detto - che amava moltissimo la sua terra e che aveva il pensiero fisso di cambiare la regione, anche attraverso la sua immagine in Italia e nel mondo».

«Perchè Muccino – come spiegava il presidente Santelli nella conferenza stampa di presentazione del cortometraggio - è il regista dell'amore. E se non farà innamorare lui il mondo della Calabria, non ci riesce nessuno».

Subscribe to this RSS feed