Operazione “Efesto 2”, 61 persone indagate per traffico di rifiuti e ricettazione. Sequestrate tre aziende

I carabinieri forestale del Gruppo di Cosenza e le fiamme gialle del Nucleo di polizia economico-finanziaria del capoluogo bruzio, coadiuvati dai militari dell’Arma dei Comandi provinciali di Cosenza, Catanzaro e Crotone, dei Reparti parco e del Comando regione carabinieri forestale, con il supporto dei militari del 14° Battaglione mobile e del 8° Nucleo elicotteri di Vibo Valentia, hanno eseguito un provvedimento di misura cautelare emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro, nei confronti di numerosi indagati e 3 società, per reati relativi all’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, alla ricettazione ed al riciclaggio di quantitativi, anche ingenti, di cavi di rame di provenienza illecita, e riguardanti in particolare il territorio di Montalto Uffugo in provincia di Cosenza.

La misura, emessa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ha riguardato 61 indagati, nei confronti dei quali, sono state applicate 5 misure cautelari degli arresti domiciliari, 28 misure cautelari dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e 28 misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Inoltre, nel corso dell’attività sono stati sequestrati numerosi automezzi che sarebbero stati impiegati per compiere i reati contestati.

Nei confronti delle 3 società operanti nel settore dei rifiuti e del commercio di rottami ferrosi, con sede, rispettivamente, in Calabria e Campania, è stato eseguito il sequestro preventivo delle quote sociali e degli interi patrimoni aziendali.

L’operazione, denominata “Efesto 2”, ha preso il via in seguito ad alcuni controlli effettuati dai carabinieri forestali di Cosenza, presso una società di Montalto Uffugo (CS).

Dalle indagini, svolte dagli uomini del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Cosenza, sarebbe emersa l’esistenza di una “attività organizzata per il traffico di rifiuti”, ricettazione e riciclaggio di cavi e manufatti in rame.

L’attività d’indagine ha consentito di rilevare che, a fronte di 3.400 conferimenti all’interno dell’azienda di Montalto Uffugo, soltanto 58 sarebbero risultati regolari.

Inoltre, l’azienda, in 374 occasioni, avrebbe ricevuto cavi o manufatti in rame di illecita provenienza, per un giro di affari totale stimato in circa 2 milioni di euro annui.

Le attività investigative sono state ulteriormente arricchite da specifici approfondimenti patrimoniali, condotti dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza, che hanno consentito di ricostruire e quantificare il patrimonio aziendale delle 3 società coinvolte – ubicate in provincia di Cosenza e in Campania con sede secondaria nel Lazio – e dunque apporre il vincolo cautelare reale sulle quote sociali e degli interi patrimoni aziendali, per un valore stimato complessivo pari a 10 milioni di euro.

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