Attentati di Parigi, anche Serra piange Valeria Solesin: era allieva di Silvano Onda
Un volto angelico, quasi l’emblema di una giovinezza carica di speranze e di sogni. La morte della 28enne ricercatrice veneziana Valeria Solesin durante l’attacco terroristico a Parigi dello scorso 13 novembre ha lasciato un segno nella mente e nel cuore di tutti gli italiani, che sono stati raggelati da eventi che, sotto un certo profilo, hanno spezzato il concetto stesso di vita. Ma c’è chi nella cittadina della Certosa si è sentito toccato ancor più da vicino da una tragedia che ha anche rievocato qualche ricordo. Perchè la giovane veneta è stata allieva del professor Silvano Onda, che nel Liceo Benedetti – dove la Solesin ha ottenuto la maturità - ha insegnato Storia dell’arte fino alla pensione. Il serrese, deceduto nella città delle gondole nel 2010 a causa di una malattia, era un raffinato conoscitore dell’arte e dell’architettura, oltre che un pregevole autore di libri e saggi. I suoi familiari, quando hanno appreso del coinvolgimento della ragazza nel mesto evento verificatosi nella capitale francese, sono stati travolti dall’incrociarsi di sentimenti vecchi e nuovi. Ma l’intera vicenda parigina, superate le lacrime ed al di là degli aspetti emotivi, richiede una lucida riflessione: occorre infatti individuare un’efficace soluzione per impedire che Valeria diventi una martire di un processo di distruzione senza fine.
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