Mensa scolastica di Fabrizia, “Crescere insieme”: “Illegittima la nuova proroga”

"L'Amministrazione comunale fabriziese perpetua il suo illegittimo modus operandi, in completa indifferenza e spregio dei diritti”. È l’atto d’accusa dell’associazione “Crescere insieme” che specifica che “la Giunta comunale presieduta dal sindaco Minniti, con delibera n. 20 del 25 marzo 2016, ha disposto una nuova proroga del servizio mensa scolastica: addirittura la terza! E la motivazione è sempre la stessa, cioè l'eccessivo carico di lavoro del responsabile del servizio che però è stato dalla Giunta stessa dispensato per metà tempo dalle incombenze del Comune di Fabrizia per sbrigare quelle del comune di Botricello. Che la beneficiaria ditta Scamar di Lamezia Terme, esecutrice del servizio fuori contratto abbia dichiarato la propria (ovvia) disponibilità ed abbia formulato ‘specifica istanza’ – viene rilevato - non ha nulla a che vedere con la necessità di difendere la necessaria legalità, ma anche la sicurezza di un servizio così importante. Come al solito – è la conclusione – i componenti della minoranza pare siano indifferenti rispetto a quanto avviene in questo comune senza regole, non solo alle denunce pubbliche ma anche alle sorti del paese”.

Fabrizia, la denuncia di Crescere Insieme: “Psc approvato con soli 3 voti”

“Una convocazione del consiglio comunale alle 10 di mattina e un nutrito e importantissimo ordine del giorno (9 argomenti), in situazioni normali avrebbe fatto presumere che la seduta avrebbe tirato per le lunghe, ma non a Fabrizia. Alle 10.30 era già conclusa. Mezz’ora in teoria non sarebbe stata sufficiente neppure per la lettura delle dei deliberati della seduta precedente o delle sole delibere in ratifica. Ma chi contesta?”. È quanto afferma in una nota l’associazione Crescere Insieme che si rammarica “per lo scarso interesse riconosciuto da S.E. agli appelli della civica associazione che lo ha interpellato, tra l’altro, in riferimento alla più volte segnalata anomalia della minoranza desaparecida di questo paese, sia a mezzo della pubblica stampa che tramite formali missive. Oltre a ciò – viene precisato - anteposto che le pecche, come tutti sanno, sono molte, un argomento in particolare va sottolineato senza indugi. Il documento di pianificazione territoriale, strumento civico basilare ed importantissimo, è stato prodotto e concluso tutto ‘in casa’. Il Psc è stato approvato con soli 3 voti! In qualsiasi altro posto si sarebbe gridato allo scandalo. A Fabrizia no. Nessuno osa interloquire, neppure la minoranza preposta a tale incombenza. Ebbene, c’è da rassegnarsi? Ci si augura che non sia così. Chi ne ha il potere intervenga. Anomala – aggiunge l’associazione Crescere Insieme - è apparsa anche l’astensione del consigliere della maggioranza. Si è autorizzati a domandarsi quali siano gli interessi reali che ruotano sotto questo importante deliberato. In realtà la legge non prescrive un tale obbligo. Anzi, l’art. 78 del Tuel specifica che ‘l’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti  normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell'amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado”. La democratica curiosità, quindi, sorge spontanea. L’anomalia si è ripetuta anche riguardo all’altro deliberato concernente la lottizzazione del cimitero, sebbene in questo caso è intuitivo il motivo dell’astensione. Non vivrà – è la conclusione - chi non vedrà i risultati”.

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Fabrizia. Lavoro e legalità: Crescere Insieme chiede conto al Comune

"Finito il tempo del solleone, insoddisfatti al pari dei compaesani in vacanza per il deludente programma di intrattenimento estivo, l’Associazione Crescere Insieme - come riportato in una nota trasmessa dalla stessa organizzazione - riprende la doverosa attività informativa sui problemi del paese. Per mero dovere civico verso chi segue le vicende della spesa pubblica è opportuno preliminarmente rimarcare l’assoluta inefficienza di spesa della cosiddetta Fabrizia d’estate. Ben 20.000 euro impegnati per un programma di scarso valore economico. Ci sono, però, purtroppo problemi ancora più seri e vitali da sciorinare, per cui, correttezza vuole che abbiano la giusta attenzione". "Tra questi - evidenziano i componenti diCrescere Insieme - non può essere evitata una grave accusa contro l’Amministrazione comunale che, in più di due mesi, non è stata in grado di mettere a punto una semplicissima graduatoria a punteggio, per consentire a cento disoccupati di beneficiare dei fondi stanziati dalla Regione Calabria". "Le cosiddette giornate agricole - si legge nel comunicato - sarebbero dovute partire mesi addietro e, invece, ancora si assiste al giro di pollici sulla graduatoria. Se non si fosse interessata l’Associazione, insieme al sindacato Fenalca, con azioni di forte denuncia regolarmente protocollata al Comune, molti degli aspiranti non avrebbero avuto la possibilità di presentare l’istanza, a causa dei risicati e illegittimi termini previsti dal bando". "Ora si può concludere, a buona ragione, che la fretta - si spinge a dichiarare l'associazione - era probabile indizio di un chiaro intento di giungere a un programma di assunzione fortemente controllato". Si rileva, comunque, che, sebbene nell’ipotesi della paventata fretta di non perdere il finanziamento, le illegittimità denunciate potevano apparire politicamente scusabili e in buona fede, alla conclusione cui si è giunti, invece, risulta evidente - termina polemicamente il documento - l’assoluta ingiustificabilità della grave omissione".   

 

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