Tutto pronto per il 4° convegno nazionale su bullismo e cyberbullismo organizzato dall' U.Di.Con
“Lunedì 7 febbraio ritorneremo a far sentire la nostra voce nella lotta al bullismo e cyberbullismo con il nostro appuntamento annuale BullyFace – il volto del bullismo – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – una piaga sociale che dura da troppo tempo: il bullismo, proprio come il cyberbullismo, sono dei fenomeni sociali distruttivi soprattutto se si tratta di giovani adolescenti.
Il periodo da Covid-19, non ha aiutato di certo la lotta contro questo fenomeno sociale, al contrario, stando a quanto è emerso nelle ultime statistiche, i fenomeni di cyberbullismo durante la pandemia sono paurosamente aumentati, colpa l’isolamento forzato nelle proprie abitazioni e l’esclusione sociale. L’evento, che si terrà in webinar, sarà introdotto da un video a cura di Emanuela Aureli, nota imitatrice ed attrice, e vedrà la partecipazione di numerosi esperti che trasmetteranno ai ragazzi un messaggio inequivocabile: bullismo e cyberbullismo non sono un gioco! All’evento digitale parteciperanno circa 2.500 ragazzi provenienti da scuole di tutto il territorio nazionale – continua Nesci - per questo dobbiamo ringraziare le nostre sedi territoriali che hanno cercato di coinvolgere quante più scuole possibili, al fine di poter sviluppare un’azione concreta. Vorrei volgere un ringraziamento particolare ai relatori che hanno dato la loro disponibilità: il Dott. Antonello Aurigemma - Consigliere Regione Lazio, il Dott. Giovanni Camarda – Sovraintendente Capo Collaboratore Polizia Postale, il Dott. Antonio Marziale – Fondatore e Presidente Osservatorio sui diritti dei minori, la Dott.ssa Costanza Andreini – Public policy Maker Meta, il Dott. Ivano Zoppi – Segretario generale Fondazione Carolina, la Prof.ssa Giovanna Pini – Presidente Centro Nazionale Contro il Bullismo, la Dott.ssa Marianna Rosa – Psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva. Noi come U.Di.Con. siamo impegnati attivamente nella lotta contro questi fenomeni – conclude Nesci – e se tutti noi facessimo qualcosa nel nostro piccolo, riusciremmo a diminuire i numeri relativi a questi fenomeni”.
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