Vibo: per Alfonso Grillo il porto è l’unico volano per il rilancio del territorio

“Auguro al professore Francesco Russo, neo Presidente dell’Autorità del Sistema Portuale del Tirreno Meridionale e dello Stretto, di svolgere al meglio l'oneroso incarico assegnato nell'interesse del territorio calabrese. Le sue intenzioni di investire sul porto di Vibo Marina consolidando l'idea dello sviluppo turistico da affiancare alle attuali attività commerciali, non può che trovarmi d'accordo”.

E’ quanto scrive in una nota l’ex consigliere regionale Alfonso Grillo.

“C'è da augurarsi dunque che a tali buone intenzioni ben presto seguono azioni concrete, e ,che si attivi la macchina burocratica per arrivare correttamente, e presto, ad una proposta che veda Vibo Marina al centro di un intervento organico di interesse regionale.

È importante – aggiunge Grillo -partire con il piede giusto evitando scorrettezze procedurali e visioni divergenti che in passato hanno portato alla perdita di cospicui finanziamenti che avrebbero cambiato il volto della cittadina tirrenica e rilanciato l'intera provincia di Vibo Valentia.

La Proposta di Legge regionale n.497, da me avanzata, in qualità di consigliere regionale, all'indomani dell'esclusione di Vibo Marina nelle rotte di Costa Crociere, mirava appunto allo sviluppo dell’area portuale e all'adeguamento strutturale.

Attraverso quella proposta fu possibile l’inserimento nel POR 2014/2020 del Porto medesimo come importante struttura strategica dando il via ad un percorso finanziario concreto per poter intervenire in brevissimo tempo sull’infrastruttura e prospettandone appunto un indirizzo di tipo turistico.

L’ azione prevista nel POR era specifica per riqualificazione, messa in sicurezza e adeguamento dei porti nella rete regionale portuale, ponendo maggior attenzione agli scali individuati come aventi maggior pregio inseriti nei documenti di pianificazione della Regione.

All’epoca – prosegue l’ex consigliere regionale - la proposta accolse il favore di tutti ma, come spesso accade, purtroppo, si pensò più a non far attribuire i meriti che non alla validità della stessa, è così i nuovi rappresentati regionali nel rimodulare il Por hanno omesso di reinserire il porto di Vibo Marina.

Credo ancora oggi che l’unico volano per il rilancio del territorio vibonese sia il Porto di Vibo Marina poiché, da questo si innescherebbero una miriade di meccanismi capaci di rialzare un ‘intera economia messa in ginocchio da anni di cattiva amministrazione.

Ricordo una infausta decisione, dettata dalla debolezza contingente della perdita di posti di lavoro, allora assunta in prefettura dall'amministrazione D'Agostino che incredibilmente confermava la visione industriale di vibo marina invocando la trasformazione di Italcemnti in industria del vetro.

Tutto ciò mentre si sgretolava sotto gli occhi di tutti il fragile tessuto industriale che ha impedito  per anni a Vibo Marina di sviluppare la sua vocazione naturale in cambio di sfruttamento delle risorse e disoccupazione.

 A nulla  servì il mio tentativo di fornire una proposta alternativa, sulla riconversione dell’Italcementi, a Parco Turistico Tematico fra i più grandi in Italia, in una visione che vedeva il porto quale scalo croceristico.

Ottenni il consenso della Regione, ribadito dal vice presidente Stasi in una riunione con Confindustria Vibo Valentia, trovai finanziatori pronti ad investire, ma quella riunione in prefettura tronco ogni successiva azione, ed oggi ci troviamo con lo stabilimento chiuso, con i dipendenti licenziati, e con un sito da bonificare.

Tornando alle intenzioni del presidente Russo, lo invito, avendo egli ricoperto il ruolo di assessore Regionale, ad avere una visione organica dello sviluppo del porto che comprenda anche Italcementi.

Voler dare un volto turistico al Porto di Vibo Marina, significa andare nella direzione giusta, e quindi una opportunità che il territorio non può permettersi di perdere per la seconda volta.

Ignorare l’importanza di tale risorsa è come rimanere a guardare, con aria colpevole, il degradarsi del nostro futuro, precludendo sviluppo, benessere, crescita del territorio e nascita di nuovi sbocchi occupazionali.

Ciascuno è chiamato a favorire tale iniziativa.

Con grande rammarico, e con non poca delusione, devo constatare il grande ritardo dell'amministrazione Costa, che, avendo puntato tutto sul finanziamento presso presso il Mise, ora sembra smarrita.

Governare una città capoluogo – chiosa Grillo - non significa seppellirla sotto fiori e piante, il decisivo contributo che i cittadini si aspettano da una politica moderna è quello indirizzato verso la crescita della qualità della vita.

Cogliendo l'opportunità offerta dal presidente Russo, Costa  promuovi subito un incontro programmatico con il presidente dell'autorità portuale, il presidente della regione, e sviluppi un piano di rilancio di Vibo Marina che preveda l'intervento sul porto, lo smaltimento dei depositi costieri, la riqualificazione e riconversione del sito di Italcementi".

Mirabello: “Approvato odg dal Consiglio regionale per la riapertura della vertenza Italcementi”

"Esprimo personale compiacimento - afferma il presidente della IIICommissione Michelangelo Mirabello - per l’approvazione unanime da parte del Consiglio regionale dell’ordine del giorno proposto dal sottoscritto e firmato dai capigruppo di maggioranza Romeo, Greco, Giudiceandrea e Guccione che impegna il presidente della Giunta regionale e l’assessore alle Attività produttive ed allo Sviluppo economico a favorire sin dalla riunione del tavolo istituzionale del 12 dicembre 2016 la riapertura della vertenza con il Gruppo Italcementi/Heidelberg sul sito industriale di Vibo Marina.

L’obiettivo – ha spiegato Mirabello – è quello di procedere alla bonifica del sito ed alla verifica delle condizioni per una reindustrializzazione dell’area attraverso la riconversione produttiva dello stabilimento.  

Sarà necessario, inoltre - ha proseguito - verificare le condizioni per la rapida convocazione di un apposito tavolo istituzionale su Vibo Marina, alla presenza degli attori istituzionali e delle forze sindacali del territorio.

Esprimo soddisfazione – ha concluso - anche per la dichiarazione in Aula del collega di opposizione Giuseppe Mangialavori che ha apprezzato i contenuti del provvedimento”.

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Italcementi, Grillo: “Le istituzioni perseverano nel proporre soluzioni che vanno contro natura”

Riceviamo e pubblichiamo:

Molti sognavano il ‘grande parco turistico tematico’, io per primo, che per quell’idea ho speso tempo ed energie.

Inizio col prendere atto che, ancora una volta, la giunta Oliverio dimostra nei confronti della nostra provincia lo stesso interesse e lo stesso rispetto che nutre per l'intera Calabria, basta osservare il suo assenteismo consapevole ai tavoli istituzionali sui fondi comunitari, o al silenzio seguito alla vicenda legata all'assessore Roccisano, emblema di ignavia politica.

Mi preme sottolineare che non corrisponde assolutamente a verità che il governo di centrodestra ha trascurato l'ipotesi di riconversione del sito di Vibo Marina.

Vero è, invece, che le idee, anche all'interno della stessa maggioranza di governo regionale, erano diverse.

La mia proposta, da consigliere regionale, andava in direzione di un rilancio turistico della cittadina tirrenica che avrebbe salvato le maestranze dello stabilimento Italcementi e rilanciato Vibo Marina. Ma la concretizzazione di un progetto necessita di condivisione e impegno che allora mancò.

Dal canto mio posso affermare di aver provato a fornire un valido contributo. Ma come spesso accade in calabria, e in particolare a Vibo Valentia, mi sono dovuto scontrare, a suo tempo, con il solito disfattismo della politica che va contro se stessa. E, non con poca amarezza, ho dovuto arretrare rispetto alla mia proposta (la realizzazione di un parco divertimenti nell’area del cementificio) nonostante l'interesse di imprenditori settentrionali e l'approccio positivo del governo regionale disposto a sostenere anche finanziariamente la proposta. Solo che le decisioni finali relative alla riconversione del sito produttivo non sono mai state di mia diretta competenza, né in toto della Regione. Semmai è sempre toccato al Comune assumere la posizione decisiva e, in uno dei tanti vertici prefettizi, proprio l’amministrazione comunale ha deciso, con il placet del capo dell’Utg e dei sindacati, di insistere nella produzione a fini industriali, scartando definitivamente, dalle ipotesi in ballo, la tutela e valorizzazione turistica. Sappiamo tutti com'è andata a finire.

Oggi, a distanza di anni, l’epilogo della vertenza si configura ancora più nefasto, le colpe e le responsabilità, ovviamente, sono da ascrivere alle istituzioni che continuano a proporre soluzioni incomprensibili, nonostante il tempo ha smentito tutti clamorosamente.

Si persevera nel proporre soluzioni che vanno contro natura, ci si fossilizza su progetti industriali, vetro cavo o discariche varie, quando il territorio esige altro.

 

Alfonso Grillo

Coordinatore provinciale Ncd Vibo Valentia

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Italcementi, Mangialavori attacca “la sterilità parolaia e censoria del centrosinistra”

“Le analisi accigliate, le censorie reprimende che puntualmente si coniugano con la totale sterilità di risultati politici e amministrativi rappresentano una costante dell’agire politico di chi, con le cose di governo, storicamente, ha poco o nulla a che spartire”.

Lo afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori che aggiunge: “per fortuna tutto ciò non appartiene ai rappresentanti dell’attuale centrosinistra regionale, i cui positivi risultati rappresentano ormai un modello internazionale (rigorosamente non socialista; piuttosto, centralmente democratico). E valga il vero.

La situazione dell’Italcementi di Vibo Valentia è ben differente dall’attuale vertenza Italcementi/Heildelberg. Una circostanza – precisa l’esponente della Cdl - ben evidenziata nel mio comunicato stampa di due giorni fa. Come pure era stata evidenziata la positività di ogni intervento utile a superare lo stallo in cui versano le aree e le popolazioni interessate alle crisi. Certo, tutto ciò senza omettere di sottolineare come l’attuale Esecutivo regionale poco ha fatto per la vicenda che interessa il Vibonese. Adesso si chiedono lumi di quale fosse la mia posizione e il ruolo ai tempi della crisi. Rispondo senza problemi. All’epoca non ricoprivo la carica di primo rappresentante di un onesto civico consesso; quello del capoluogo. Quanto alle responsabilità del governo regionale di centrodestra al momento della chiusura dell’Italcementi, si omette di fare presente che quell’esperienza era ormai giunta al termine. Non proprio un omaggio alla verità.

Piuttosto – sono le domande conclusive - cosa hanno fatto i governi di centrosinistra regionale e nazionale (in piena carica, rispettivamente, da tre e due anni) per la vicenda in questione? E cosa, per il Vibonese? Molto poco fiduciosi, si attendono riscontri”.

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Mirabello (Pd), Italcementi: "Polemiche fuori luogo, meglio avanzare proposte concrete"

 Riceviamo e pubblichiamo

"La convocazione del tavolo regionale sulla vertenza Italcementi/Heidelberg Cement relativamente al sito industriale di Castrovillari da parte del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio e dell'Assessore alle attività produttive Carmen Barbalace, ha suscitato qualche polemica, che ritengo personalmente del tutto fuori luogo, in ordine alla presunta esclusione di Vibo Valentia dalla vertenza stessa.

Mi pare pertanto opportuno segnalare che il tavolo regionale del 15 Dicembre avrà ad oggetto di discussione, in un percorso già avviato, a livello nazionale, con il nuovo management aziendale, il futuro e le prospettive del sito produttivo di Castrovillari con particolare ed ovvio interesse a salvaguardare e consolidare le posizioni occupazionali in essere. 

La discussione su Vibo Marina, purtroppo, oggi verte su un piano totalmente diverso, essendo purtroppo l'insediamento produttivo chiuso oramai da tempo.

Suona strano che oggi a sollevare la questione di Vibo Marina, dopo una stagione di governi di centrodestra, sia nella città di Vibo Valentia che alla Regione Calabria, che ha guarda caso coinciso con la drammatica gestione della vertenza Italcementi e con la chiusura dello stabilimento, sia proprio chi ha raccolto l'eredità politica di quella fase disastrosa.

Al silenzio di quegli anni, in cui il Partito Democratico e le organizzazioni Sindacali non erano in così folta compagnia, fa oggi eco un improvviso ma tardivo lampo di passione per la vicenda, che peraltro salutiamo con ovvia soddisfazione e compiacimento.

Verrebbe da chiedersi come mai il collega On. Mangialavori, che si diletta a distribuire giudizi e pagelle sui tavoli regionali e sulla loro efficacia, in questi anni sul tema non abbia mai speso un solo pensiero.

Piuttosto, lasciando da parte le polemiche, sarebbe opportuno che, a partire dall'Amministrazione comunale di Vibo Valentia e dal Sindaco Costa, espressione del centrodestra Vibonese, venisse un utile contributo per riaprire la discussione sulla bonifica e sulla riconversione del sito di Vibo Marina.

A questo proposito, ricordando a me stesso che il Sindaco di Vibo è anche Presidente della costituenda ATO per la gestione del ciclo dei rifiuti, propongo, dando fin da ora la disponibilità del Governo Regionale e degli assessori all'Ambiente ed alle Attività produttive, Rizzo e Barbalace, oltre che del Presidente Oliverio, di riprendere gli esiti dello studio Nomisma verificando i termini e le condizioni di riconvertire il sito, con la possibilità di implementare una piattaforma per il RAE, in un apposito tavolo di concertazione da costituirsi nell'immediato con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze istituzionali del territorio.

 

E' evidente infatti che, al netto della propaganda politica, solo dalla discussione di proposte concrete sarà possibile  riavviare un percorso in grado di assorbire le unità lavorative rimaste ancora fuori dai processi di ricollocamento intervenuti a seguito della chiusura dello stabilimento e di dare respiro occupazionale e produttivo ad un territorio che vive da anni una lunga fase di crisi.

Michele Mirabello - Consigliere Regionale della Calabria

 

 

 

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Vibo, Italcementi: i consiglieri Lo Schiavo e Pilegi chiedono la convocazione di un consiglio comunale

 I consiglieri comunali del Comune di Vibo Valentia, Antonio Lo Schiavo e Loredana Pilegi, hanno presentato una richiesta di convocazione di consiglio comunale urgente per discutere della “Vertenza Italcementi” e dell’esclusione del sito produttivo di Vibo Valentia dal tavolo di concertazione convocato dalla Regione Calabria, alla presenza dell’azienda, relativamente al solo sito produttivo di Castrovillari, in provincia di Cosenza.

 

A tal riguardo, i consiglieri Lo Schiavo e Pilegi, chiedono che si proceda alla "convocazione urgente del consiglio comunale, eventualmente aperto alle forze politiche e sindacali, avente ad oggetto come punto all’ordine del giorno, la discussione sulla vertenza Italcementi relativa al sito di Vibo Valentia e le analisi delle proposte da avanzare, come atto d’indirizzo politico, agli organi competenti per la riconversione del sito industriale".

 Secondo i due promotori della richiesta di convocazione del consiglio comunale: "Appare necessario impegnare la massima assise comunale sul tema della riconversione del sito Italcementi, argomento su cui si è peraltro incentrata buona parte della passata campagna elettorale comunale e a cui però non è seguita alcuna discussione o azione concreta.  Particolarmente grave - proseguono Lo Schiavo e Pilegi - è che, mentre sul futuro del sito e sulla sua riconversione si sono consumati finora fiumi di parole e d’inchiostro, anche attraverso proposte ai confini della realtà, si giunga oggi ad una necessaria interlocuzione con la proprietà senza che sia ancora emersa una proposta chiara e condivisa da sottoporre eventualmente agli organi competenti. Esortiamo pertanto il sindaco della città, l’amministrazione comunale e tutte le forze politiche cittadine a dare priorità alla vertenza, prodigandosi affinché il territorio faccia valere le proprie prerogative e le proprie legittime istanze"

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Vertenza Italcementi, Mangialavori azzanna il centrosinistra: “Basta con le facili promesse”

“A Vibo Valentia la questione Italcementi non è chiusa. Anzi, è  apertissima. E attendiamo fatti e provvedimenti concreti, dopo tante parole, impegni e appelli a vuoto”.

Lo afferma il consigliere regionale della Casa delle libertà Giuseppe Mangialavori che aggiunge: “Ci fa piacere apprendere che la Giunta regionale dispiega interesse, col suo presidente Oliverio e l’assessore Barbalace, sulla vertenza Italcementi/Heildelberg. Non c’è dubbio che  il sottoscritto, oltre alla solidarietà che esprimo a quei lavoratori e alle loro famiglie, vede di buon occhio l’avvio di un ‘tavolo regionale’ a Castrovillari. Però, non vorrei che quel ‘tavolo’ facesse la fine del ‘tavolo’ istituito per la crisi dell’ex Italcementi di Vibo Valentia presso il Ministero dello Sviluppo economico. I ‘tavoli’ sono anche buoni, ma alla condizione che non poggino nelle sabbie mobili”.

Spiega Mangialavori: “Allo stato la riqualificazione dell’area che insiste su Vibo Marina e ogni ipotesi di rilancio economico della stessa non hanno sortito effetto alcuno. Insomma, anche qui, come in ogni grande questione che attiene lo sviluppo e la crescita, il centrosinistra a tutti i livelli si segnala per l’incapacità di offrire risposte definitive  ai bisogni del territorio. La chiusura dell’ex Italcementi di Vibo Valentia rappresenta una ferita aperta, sia per le ricadute negative in termini economici ed occupazionali, sia per la mancata conversione della struttura con conseguente riqualificazione dell’area”. Ancora il consigliere regionale: “L’auspicio è che la Regione e il Ministero cambino passo e registro e decidano una buona volta di andare oltre le facili  promesse, specie quando c’è di mezzo una campagna elettorale, e di porre con la massima serietà  all’ordine del giorno l’ormai annosa questione dell’ex Italcementi di Vibo. Nonostante il legittimo scetticismo delle popolazioni coinvolte, la speranza è l’ultima a morire, ma la politica se non vuole perdere definitivamente credibilità batta un colpo!”. Sulla questione Italcementi di Vibo Marina, Mangialavori ha depositato un’interrogazione a febbraio 2016, per chiedere alla Giunta regionale “se intenda attivarsi per individuare un possibile sbocco lavorativo in favore dei dieci dipendenti dell’ex Italcementi collocati in mobilità, privati di qualsiasi occupazione o trattamento pensionistico. Se intenda inserire nell’agenda di governo la questione della riqualificazione ambientale e della riconversione dell’area in cui esercitava l’attività l’Italcementi. Se intenda, pertanto, offrire concreta prospettiva a progetti di sviluppo mirati alla rivalutazione dell’area di che trattasi. Se intenda chiedere la riattivazione del ‘tavolo’ già istituito per le vicende della vertenza in questione presso il ministero dello Sviluppo economico”.

Commenta Mangialavori: “Non ci sono state risposte e sono trascorsi ben dieci mesi. Perciò il ‘tavolo’ a Castrovillari mi preoccupa. I ‘tavoli’ del centrosinistra finora si sono rivelati espedienti per sfuggire agli impegni e dilazionare sine die ogni risposta”. 

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Caso Italcementi, Grillo (Ncd): "Risanare tenendo conto dell'occupazione dei lavoratori"

"La notizia secondo cui l'azienda Italcementi dichiara di voler smantellare il sito di Vibo Marina - afferma Alfonsino Grillo, Coordinatore provinciale del Nuovo Centrodestra - mi trova assolutamente d'accordo. È necessario infatti ripulire l'area dal materiale inquinante come l'amianto per risolvere l'impatto ambientale che deturpa il paesaggio turistico di Vibo Marina e tutelare l'incolumità pubblica dei cittadini residenti. Tuttavia l'allarme lanciato da Patania non deve essere trascurato, non è sufficiente infatti accontentarsi del solo risanamento ecologico, l'area deve essere sì ripulita, ma tenendo presente delle legittime aspettative occupazionali degli ex lavoratori, e, soprattutto,  pretendendo che ogni azione sia finalizzata al futuro rilancio di Vibo Marina e provincia. È giusto dunque, che la politica, che ha il potere d'indirizzo, si esprimi". Sono certo - prosegue l'esponente Ncd - che il sindaco Costa non tarderà ad aprire il confronto con i soggetti politici che costituiscono la maggioranza in Consiglio, la questione, unitamente al porto di Vibo Marina, merita una discussione approfondita e dettagliata, sulla quale la maggioranza di palazzo Luigi Razza si misurerà. Noi siamo pronti ad offrire il nostro contributo che veda le due strutture interessate al centro di un progetto organico funzionale alle esigenze e alle aspettative di un territorio a vocazione turistica. Mai più cattedrali nel deserto occasioni non di lavoro e di sviluppo, ma di sfruttamento delle risorse".

 

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