Abusivismo edilizio, sequestrato un bosco

Malvito - I militari del Nucleo investigativo dei Carabinieri forestale di Cosenza, con il supporto dei colleghi delle Stazioni di Fagnano, Castrovillari e San Sosti, hanno eseguito un decreto di sequestro di un bosco di proprietà comunale in località “Canneto” di Malvito.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di abusivismo edilizio a danno ambientale in quanto nel corso dei lavori di taglio appaltati ad una ditta boschiva di San Donato Ninea sono state realizzate, senza alcuna autorizzazione, cinque strade sterrate da utilizzare per lo smacchio del legname. La realizzazione delle strade, effettuata in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, ha portato all’asportazione delle piante presenti sul tracciato generando fenomeni di dissesto idrogeologico. L’attività di controllo, eseguita anche attraverso rilievi satellitari del territorio, ha determinato il sequestro del bosco e la denuncia del titolare della ditta boschiva e del progettista e direttore dei lavori, che dovranno rispondere anche di danneggiamento distruzione bellezze naturali e lavori eseguiti in assenza del necessario nulla osta paesaggistico.

 

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Trovato con merli e cornacchie in gabbia, denunciato

Un uomo di Malvito è stato denunciato per “furto venatorio” da parte dei carabinieri forestale delle stazioni di Fagnano e San Sosti e dei carabinieri di Malvito.

La denuncia è avvenuta dopo un controllo effettuato in una abitazione in località “Priolo”, nel comune di Malvito.

In particolare, nell’aia posta nelle vicinanze della casa, i militari hanno rinvenuto alcune gabbie con all’interno quattro merli, due cornacchie e tre ghiandaie.

Dal controllo è emerso che gli uccelli erano stati prelevati direttamente dai nidi e che l’uomo era privo di porto d’armi e licenza di caccia.

Considerato che gli esemplari, detenuti senza alcun titolo, fanno parte del patrimonio dello Stato, gli uomini dell'Arma hanno sottoposto a sequestro i volatili che sono stati successivamente liberati.

Al termine delle attività, a carico del detentore degli uccelli è scattata la denuncia per “furto venatorio” ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato.

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Furto e deturpamento di bellezze naturali, denunciate 4 persone

I carabinieri della stazione di Malvito ed i carabinieri forestali della Stazione di Fagnano Castello, hanno deferito in stato di libertà quattro persone ritenute responsabili di deturpamento di bellezze naturali e furto aggravato.

Si tratta di tre amministratori di altrettante società operanti nel settore agricolo e movimento terra e del proprietario di un terreno.

Secondo quanto riscontrato dai militari, tra maggio 2016 e novembre 2017, i mezzi delle società coinvolte nell'indagine, avrebbero deturpato, a ridosso delle località "Macchie" del comune di Santa Caterina Albanese e "Pauciuri" del comune di Malvito, il corso del fiume Esaro, distruggendone gli argini al fine di creare una pista transitabile.

Il continuo passaggio dei mezzi pesanti e cingolati avrebbe causato una modifica sostanziale dell’alveo del fiume sottoposto a vincolo paesaggistico, allo scopo di abbattere i costi di gestione dei lavori agricoli eseguiti dalle aziende indagate, ubicate tra il comune di Malvito e quello di Santa Caterina Albanese.

Inoltre, dalle indagini sarebbe emerso che, a partire da ottobre 2007, sulla sponda appartenente al comune di Santa Caterina Albanese, sarebbero stati eseguiti, senza alcuna autorizzazione, anche lavori di sbancamento, raccolta, trasporto e commercio degli inerti prelevati dal demanio fluviale e depositati in un terreno di proprietà di una persona già nota alle forze dell’ordine.

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Scossa di terremoto nel cosentino

Un terremoto di magnitudo ML 2.5 è stato rilevato in Calabria, alle 11,57 di questa mattina.

Il sisma si è sviluppato, ad una profondità di 30 chilometri, non lontano dall'abitato di San Sosti, in provincia di Cosenza.

Tra i centri più vicini alla zona dell'epicentro: Mottafollone, San Donato di Ninea, Sant'Agata d'Esaro, Malvito e Acquaformosa.

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Perseguitava l'ex compagna ed il suo nuovo fidanzato: divieto di avvicinamento per un 52enne

Personale della Squadra Mobile, su disposizione del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Modena, ha notificato un divieto di avvicinamento al cinquantaduenne C.M., di Malvito, nel Cosentino. Il provvedimento è stato adottato a causa delle "condotte persecutorie gravi e persistenti" ai danni di una donna che in passato è stata la sua fidanzata. Comportamenti che hanno avuto inizio fin dall'interruzione del rapporto sentimentale fra i due. Destinatario delle "pericolose attenzioni' dell'uomo anche l'attuale fidanzato della donna. Secondo quanto prescritto dalla misura giudiziaria, a C.M. è stato vietato di stare a debita distanza sia dall'uno che dall'altra e di telefonare ad entrambi. 

    

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