La Tonno Callipo si arrende al Palermo

Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 0 - Palermo 3

Progressione set: 26/28 - 16/25 - 18/25

Si apre con una sconfitta il cammino della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia nel campionato di Serie B.

I giovani giallorossi ci hanno provano, ma contro il forte Palermo, poco hanno potuto.

Al PalaValentia, difatti, i siciliani, guidati in campo da uno scatenato Fabian, nei momenti cruciali della gara hanno sfoggiato e fatto prevalere la loro maggiore esperienza.

Probabilmente ad influire sull'andamento della gara è stato un primo set perso ai vantaggi dopo una vera e propria battaglia. In questo parziale Armenante e compagni, hanno tenuto benissimo il campo, mettendo in parecchie occasioni in difficoltà i più quotati avversari.

Il Palermo però non ha tardato a palesarsi e dopo aver superato i padroni di casa, ha conquistato il parziale.

Da questo momento in poi i ragazzi di mister Nico Agricola, hanno pagato dazio. Si è giocato a tratti e questo non giova in un torneo difficile come la B. Così i siciliani hanno conquistato il secondo set in scioltezza.

Nel terzo game la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia ha accennato una reazione ma non c’è stato nulla da fare.

Il Palermo si portato a casa l'intera posta in palio, mentre i calabresi avranno ancora tanto da lavorare.

Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Buondonno, Leone, Morelli, Saragò, Pisani, Fioretti, Ribecca, Cugliari (L), Armenante, Pisano, Paradiso, Berardi.

Palermo: Lombardo, Blanco, Fabian, Costanzo, Sutera (L1), Danaouas, Atria, Arena, Gruessner, Speziale, Laudicina, D’Ambrogio, Arone (L2)

Arbitri: Notaro e Scavelli 

La Tonno Callipo riparte dalla Serie B, domani la prima di campionato contro Palermo

Da domani la Tonno Callipo Calabria Volley Vibo Valentia comincerà il suo cammino nell’impegnativo campionato di Serie B per la stagione agonistica 2019-20.

La formazione giallorossa inserita nel girone H, quello che comprende le squadre della Calabria e della Sicilia, dopo la retrocessione dello scorso anno, che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti, è stata meritatamente ripescata e sarà presente per il quarto anno consecutivo sui campi della quarta serie nazionale.

La prima avversaria del club calabrese sarà Palermo, che arriverà domani al PalaValentia per una prova importante e già utile per fare subito punti per mettersi sulla rotta della salvezza. Fischio d’inizio alle ore 19.

La Tonno Callipo si presenta ai nastri di partenza con una rosa, leggermente rinnovata, rispetto a quella della stagione passata. Ovviamente ed anche giustamente, non si è cambiato obiettivo. Si giocherà con atleti giovanissimi, che si scontreranno con formazioni imbottite di gente molto più esperta. Questo perché si pensa alla crescita dei ragazzi, da poter un domani catapultare in prima squadra. Anche in questa stagione ovviamente, tutto il lavoro tecnico è stato meticolosamente curato dall’allenatore Nico Agricola e dal suo secondo Saverio Amerato.

Domani in casa i giallorossi si troveranno ad affrontare una squadra forte e che punta come ogni anno ad un campionato di vertice. Un banco di prova importante per un gruppo, che, con il passare dei giorni, sembra stia crescendo in maniera graduale.

Donne, convegno sulle malattie croniche

Le donne nel sistema-salute sono sempre più numerose, qualificate e rappresentate.

Ma non sempre sono riconosciute come portatrici di competenze e sensibilità che in sanità possono fare la differenza, soprattutto nella capacità di un’empatia particolare nel rapporto medico-paziente, base essenziale di qualsiasi alleanza terapeutica.

Proprio nei prossimi giorni l’Associazione Italiana Donne Medico si ritrova a convegno (27-29 aprile, Palermo) in sessione internazionale per riflettere su ‘L´approccio multidisciplinare alle malattie croniche e differenze di genere’.

Ecco come la presidente Caterina Ermio – specialista in neurologia – ne illustra gli obiettivi, ben sapendo che le componenti femminili delle professioni sanitarie sono tra le più esposte a violenze sui luoghi di lavoro, motivo per cui nella giornata inaugurale (venerdì 27, ore 9.00, sala Mattarella di Palazzo dei Normanni), il Mwia l´organismo internazionale delle Donne medico, presenterá una “indagine sulle molestie sessuali nelle donne medico oggi”.

Il preside e le preghiere

Un preside di Palermo vieta le preghiere e i simboli religiosi; però, ligio alla legge, lascia nelle aule il Crocifisso. È una veneranda legge fascista, ma, come il 90% delle leggi fasciste, è ancora in vigore, e si sa che dura lex, sed lex.

 Invece, niente preghiere, perché hanno protestato dei genitori; non pare siano scintoisti o israeliti o musulmani o politeisti: saranno i soliti intellettuali della domenica, a cui pare filosofico. Però, mollis lex, sed lex, il preside è ineccepibile: la legge prevede il Crocifisso, non le preghiere.

 Ma poi, amici lettori, che voi sappiate, la gente prega? Ormai molti anni fa, nella più grande Diocesi dell’orbe cattolico, regnante il cardinale Martini, si scoprì che il 7% (sette!) dei Milanesi frequentava le chiese. E chi le chiese le frequenta per scrupolo religioso, ci resta male anche in tutto il resto dell’orbe cattolico. Vi narro:

  • Ho sentito la Messa nella cattedrale di Caen in Normandia, edificio pari a tre o quattro campi di calcio, ed eravamo una ventina.
  • Non molto meglio nella chiesa arcivescovile di Melfi, domenica mattina.
  • A Bitonto, grossissimo centro pugliese, l’albergatore non aveva idea degli orari delle Messe.
  • Nei nostri piccoli paesi, le celebrazioni sono quasi tutte per vecchi.

 “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà ancora la Fede sulla Terra?”: tornasse stamani, mica tanto. Se dunque i genitori di Palermo non vogliono preghiere, sono in numerosa compagnia.

 Eppure, chi vede la tv e legge i giornali, crederebbe di trovarsi in un’Italia più cattolica dell’intera flotta di Lepanto nel 1571: non c’è un momento senza qualche intervento ecclesiastico! Schermi pieni e chiese vuote? Generali senza eserciti?

 Ma la gente è divenuta atea? Non pare, anzi oggi non va di moda, oggi Scalfari e la Bonino dialogano con il papa. Se chiedete a uno qualsiasi, risponderà che crede in “Dio”, senza scendere nei particolari; e tutto il mondo festeggia il Natale: ma il Natale, cioè la nascita, di chi? Delle renne, penseranno quasi tutti i bambini.

 E allora, pregare chi? Andare a Messa, a fare che? Manca la metafisica, nelle Messe; e invece in una chiesa si va per l’anima, non per della sociologia… della domenica. Quanto a buonismo e a promesse di felicità, s’intende terrena, la religione ha molti e più agguerriti concorrenti, e meglio forniti di argomenti edonistici.

 Io, al posto degli ecclesiastici, mi guarderei intorno, e non nelle occasioni speciali ma nell’ordinario; e prenderei qualche provvedimento.

  • Published in Diorama

Vibo: l'associazione “Quarto Savona Quindici” e la Polizia di Stato insieme per il venticinquennale della strage di Capaci

Sesta Tappa a Vibo Valentia per il Tour della “Memoria in marcia”, l’iniziativa promossa dall’associazione “Quarto Savona Quindici”, fondata da Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, il capo della scorta del giudice Giovanni Falcone, morto nell’attentato del 23 maggio 1992 a Capaci.  

In occasione del venticinquesimo anniversario della strage è stato infatti organizzato il trasferimento dell’autovettura da Peschiera del Garda a Palermo, per rendere omaggio alla sua memoria e a quanti persero la vita in quel terribile attentato.

Il tour ha già toccato Sarzana (SP), Pistoia, Riccione, Monte San Giusto (Macerata) e Napoli ed in ogni città si sono tenuti incontri nelle scuole con la presenza di autorità civili e militari, magistrati e poliziotti sui temi della mafia e della lotta dello Stato contro la criminalità organizzata.

Il 15 maggio, i resti della vettura della scorta al Giudice, in codice la “Quarto Savona Quindici”, sono arrivati nel piazzale interno della Scuola allievi agenti di Vibo Valentia, dove Antonio Montinaro aveva frequentato il 1° Corso allievi guardie ausiliarie, nel 1981.

Quest’oggi presso l’auditorium della Scuola gli studenti dei licei cittadini hanno animato il dibattito, che ha visto gli interventi del Prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, del Questore di Vibo Valentia, Filippo Bonfiglio, del Procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza, del Direttore dell’Ansa Calabria Ezio De Domenico e della Signora Tina Montinaro.

La teca che contiene i resti dell’autovettura permarrà nel piazzale della Scuola allievi agenti sino al 18 maggio e sarà possibile visitarla tutti i pomeriggi dalle ore 15 alle 19.

Comune calabrese sciolto per infiltrazione mafiosa

Su proposta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il Consiglio dei ministri ha approvato lo scioglimento di due consigli comunali nei quali sono state accertate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte di infiltrazioni criminali. La deliberazione ha interessato i comuni di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria e di Palazzo Adriano, in provincia di Palermo. Ha partecipato all’esame dello scioglimento di quest’ultimo l’assessore alle attività produttive nella Regione Siciliana Maria Lo Bello, delegata dal Presidente della Regione Rosario Crocetta, invitato a norma dello Statuto siciliano.

In Calabria il record di comuni sciolti per mafia

Dal 1991 al 2014 sono stati sciolti per mafia 258 comuni. E' quanto emerge da uno studio pubblicato dall'associazione Openpolis che ha analizzato il fenomeno degli scioglimenti anticipati degli organi elettivi dei comuni. Dal rapporto, pubblicato al termine dello studio, emerge che, nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2014, sono state sciolte a causa di infiltrazioni mafiose ben 171 amministrazione cittadine. In cima alla lista, ovviamente, figurano le regioni meridionali dove l'incidenza ha superato il 97 per cento, a fronte del 2 al nord e dello 0,5 al centro. Nell'Italia settentrionale il fenomeno è cresciuto tra il 2010 ed il 2014, con quattro casi. La regione in cui è stato sciolto il maggiorn numero di comuni è la Calabria (70 casi), seguita da Campania (52) e Sicilia (43). Le tre realtà territoriali hanno collezionato complessivamente il 96,44 per cento dei casi. In particolare, "Il dato della Calabria, oltre a essere il più alto a livello nazionale, mostra anche un forte incremento nell’ultimo periodo. Dal 2001 al 2009 la regione aveva una media annua di 4,7 provvedimenti per mafia, mentre nei 4 anni successivi il dato risulta raddoppiato e si arriva a 8,2". La Calabria insieme alla Campania spicca anche per un altro primato, ovvero il numero di comuni sciolti per ben tre volte. "Dal 1991 a oggi - si legge nel rapporto - da quando cioè è stata introdotta la possibilità di sciogliere un’amministrazione per i condizionamenti da parte della criminalità organizzata, 9 comuni sono stati commissariati per mafia in 3 diverse occasioni. Nello specifico parliamo di: Casapesenna (CE), Casal di Principe (CE), Grazzanise (CE), Melito di Porto Salvo (RC), Misilmeri (PA), Roccaforte del Greco (RC), S. Cipriano D’Aversa, S. Ferdinando (RC) e Taurianova (RC). Quattro sono in provincia di Caserta, altri 4 di Reggio Calabria e 1 nella provincia di Palermo. Come se non bastasse, oltre al normale periodo di amministrazione straordinaria che può durare dai 12 ai 18 mesi, per tutti i comuni in questione è stata decretata la proroga per arrivare al massimo di 24 mesi consentito dalla legge".

Tour Music Fest: una 13enne di Spadola in corsa per la semifinale

C'era anche Maria Rosa Gagliardi al Music Camp svoltosi lo scorso fine settimana in Umbria. La tredicenne, originaria di Spadola, dopo essere stata selezionata nell'ambito del Tour Music Fest, ovvero il più importante festival dedicato alla musica emergente, ha preso parte alla full immersion che ha avuto luogo nella sede del CET, la scuola di musica e canto diretta da Mogol. Alla rassegna "ogni anno prendono parte cantanti, band, rapper e musicisti che vi partecipano suddivisi nelle seguenti categorie artistiche: Original Band, Cover & Tribute Band, Gruppi Vocali, Interpreti, Cantautori, Musical Performer, Rapper, Musicisti e Autori". Il percorso, che porta alla finale internazionale, si articola in quattro fasi. Superata la selezione regionale che coinvolge 25 città, si accede alle selezioni macroregionali che si svolgono in 7 città. Gli artisti che superano le prime due fasi, accedono alle semifinali che vengono allestite in 4 città. I finalisti si confronteranno, quindi, nel corso della serata conclusiva che si svolgera presso l'auditorium "Parco della musica" di Roma. La piccola "cantante" spadolese è ora quindi a metà del guado di un percorso inizato per caso. Dopo essere stata notata da un manager di artisti nel locale che la famiglia gestisce nel borgo della Minerva, Maria Rosa Gagliardi ha iniziato a prendere lezioni di musica e canto. Ha poi preso parte alla prima fase del Tour Music Festival svoltasi a Rende agli inizi dell'estate. Suparte la selezione, la tredicenne è approdata alla finale macroregionale che le ha permesso di prendere parte alla Music Camp svoltasi in Umbria. Ora, tutte le attenzioni della piccola sono rivolte all'appuntamento del 28 e 29 ottobre che, a Palermo, la vedrà protagonista delle selzioni che apriranno le porte alle semifinali nazionali.

 

  • Published in Cultura
Subscribe to this RSS feed