Riceviamo e comunichiamo comunicato stampa da parte del movimento "Potere al Popolo" ,coordinamento Soveratese,Pre-Serre, Vibonese, in merito alle assemblee tenutesi in vista della raccolta firme per poter concorrere alla competizione elettorale del prossimo 4 marzo:
"Dopo le due partecipate assemblee territoriali tenutesi a Soverato e a Serra San Bruno nelle scorse settimane, il coordinamento Soveratese-Preserre-Vibonese del movimento “Potere al popolo” passa alla fase della raccolta delle firme per poter avere accesso alla competizione elettorale del prossimo 4 marzo. I moduli su cui i residenti dei vari Comuni possono apporre la propria firma per sottoscrivere le liste di “Potere al popolo” sono stati depositati nella zona delle Serre presso gli Uffici elettorali dei municipi di: Serra San Bruno, Spadola, Brognaturo, Simbario, Mongiana, Vallelonga, San Nicola da Crissa, Pizzoni, Arena e Sorianello.
Dalla mattina di lunedì 22 gennaio e fino a giovedì 25 gennaio i cittadini che vogliono dare la possibilità a “Potere al popolo” di partecipare alle elezioni politiche possono recarsi a firmare, muniti di un documento d’identità in corso di validità, nei suddetti Comuni.
«Siamo le giovani e i giovani – si legge nel manifesto di “Potere al popolo” – che lavorano a nero, precari, per 800 euro al mese perché ne hanno bisogno, che spesso emigrano per trovare di meglio. Siamo lavoratori e lavoratrici sottoposte ogni giorno a ricatti sempre più pesanti e offensivi per la nostra dignità. Siamo disoccupate, cassaintegrate, esodati. Siamo i pensionati che campano con poco anche se hanno faticato una vita e ora non vedono prospettive per i loro figli. Siamo le donne che lottano contro la violenza maschile, il patriarcato, le disparità di salario a parità di lavoro. Siamo le persone LGBT discriminate sul lavoro e dalle istituzioni. Siamo pendolari, abitanti delle periferie che lottano con il trasporto pubblico inefficiente e la mancanza di servizi. I malati che aspettano mesi per una visita nella sanità pubblica, perché quella privata non possono permettersela. Gli studenti con le scuole a pezzi a cui questo paese nega un futuro. Siamo le lavoratrici e i lavoratori che producono la ricchezza del paese. Ma siamo anche quelli che non cedono alla disperazione e alla rassegnazione, che non sopportano di vivere in un’Italia sempre più incattivita, triste, impoverita e ingiusta. Ci impegniamo ogni giorno, organizzandoci in comitati, associazioni, centri sociali, partiti e sindacati, nei quartieri, nelle piazze o sui posti di lavoro, per contrastare la disumanità dei nostri tempi, il cinismo del profitto e della rendita, le discriminazioni di ogni tipo, lo svuotamento della democrazia. Pratichiamo ogni giorno la solidarietà e il mutualismo, il controllo popolare sulle istituzioni che non si curano dei nostri interessi. Crediamo nella giustizia sociale e nell’autodeterminazione delle donne, degli uomini, dei popoli»."