Oliverio bacchetta Calabria etica: "Rapporto distorto con il territorio"
CATANZARO - Mario Oliverio, neo Presidente della Regione Calabria, ha istituito una commissione d’indagine conoscitiva per verificare l'attività della Fondazione Calabria Etica ed è in attesa dei risultati. La fondazione, Ente in house della Regione, si occupa di progetti di assistenza alle famiglie disagiate. Dalle verifiche, sin qui svolte, emergerebbe «una funzione distorta nel rapporto con il territorio». A dirlo, lo stesso Oliverio nel corso dell’incontro svoltosi, con i giornalisti, per presentare il progetto “Garanzia giovani”. Il governatore ha così commentato un dato fornito, ieri, nel corso di una conferenza stampa convocata dall’ormai ex presidente della fondazione, Pasqualino Ruberto, secondo il quale, tra le varie associazioni mappate nel biennio 2013-2014, 451 sarebbero ubicate nella provincia di Catanzaro e 293 in quella di Cosenza. Un dato, ha proseguito Oliverio, che indica un «uso distorto», dal momento che la provincia di Cosenza è grande il triplo rispetto a quella di Catanzaro. Proprio ieri sera, inoltre, la Giunta regionale ha dichiarato decaduti i presidenti di alcune fondazioni tra le quali appunto Calabria etica. Al posto di Ruberto, designato nel 2010 dalla vecchia giunta regionale di centrodestra, è stato nominato commissario, il dirigente dell’audit, Carmelo Barbaro. Calabria etica, da alcuni giorni, è al centro di una polemica mediatica sollevata dal “Corriere della Calabria” che ha segnalato come l'Ente avrebbe assunto a tempo determinato 251 persone nei giorni immediatamente precedenti le elezioni regionali del novembre scorso. Di questi, il 25,68 per cento, risiederebbe a Lamezia Terme, la città dove, l’ex presidente Ruberto aspirerebbe ad essere candidato a sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni amministrative di primavera.
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