Era violento nei confronti dei genitori: arrestato e ricoverato in una casa di cura

Un uomo di 42 anni è stato arrestato ed accompagnato dai Carabinieri presso una casa di cura in seguito al ricovero disposto dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Locri. Provvedimento emesso alla luce di quanto emerso nel corso delle indagini condotte dagli stessi militari dell'Arma della locale Stazione. Sofferente a livello psichico, si sarebbe reso autore di azioni intimidatorie ed improntate alla violenza a danno del padre e della madre. Il 42enne è stato trasferito all'interno della "Comunità Rendacia", a Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, in provincia di Catanzaro. 

 

Intimidazione vicesindaco Sant’Andrea, Censore: “Episodio sconcertante, auspico piena luce sull’accaduto”

“Sicurissimo che non si scoraggerà e non si farà condizionare, certo che proseguirà nel suo operato con la caparbietà e la dedizione che finora l’hanno sempre contraddistinto, reputo doveroso condannare pubblicamente l’inqualificabile e delinquenziale gesto, l’ennesimo perpetrato ai danni di un amministratore locale che mina la serenità di chi con coraggio, impegno e competenza opera nella difficile realtà calabrese”. È quanto afferma il deputato del Partito Democratico Bruno Censore, commentando quanto avvenuto a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, dove l’automobile dell’azienda di famiglia del vicesindaco, Ivan Frustagli, è stata incendiata nella notte da sconosciuti. “L’ignobile e gravissima intimidazione perpetrata ai danni di chi svolge il suo dovere nelle istituzioni con grande impegno al servizio della collettività rappresenta un episodio sconcertante che va duramente condannato. Auspicando che si faccia presto piena luce sull’accaduto – conclude Censore - non posso esimermi dall’esprimere la mia più totale vicinanza umana, politica ed istituzionale nei confronti di Frustagli, della sua famiglia e dell’intera Amministrazione comunale di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio”.

Stillicidio di intimidazioni in Calabria: a fuoco l'auto aziendale di un vicesindaco

Prosegue senza soluzione di continuità lo stillicidio di intimidazioni ai danni amministratori pubblici calabresi. Durante la notte, ignoti hanno dato alle fiamme l'autovettura dell'impresa familiare di Ivan Frustagli, vicesindaco di Sant'Andrea Apostolo del Jonio, in provincia di Catanzaro. Per domare il rogo è stato necessario l'interventi dei Vigili del Fuoco. Sul luogo dell'incendio si sono recati anche i Carabinieri per compiere i primi rilievi utili ai fini investigativi. L'Amministrazione Comunale di Sant'Andrea Apostolo dello Jonio ha manifestato il proprio sconcerto sottolineando che che ci strova di fronte all'"ennesimo esempio di inciviltà e barbarie che ha come bersaglio un pubblico amministratore e che ha come unico scopo quello di minare i pilastri della società civile rappresentati dalle Istituzioni democraticamente elette dai cittadini. Non arretreremo di un solo passo di fronte a questo attentato anzi, saremo accanto al vicesindaco insieme a tutte le forze democratiche del territorio per sostenerlo nel suo lavoro di pubblico amministratore".

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Bruciavano rifiuti speciali: il Corpo forestale dello Stato ha denunciato tre persone

Nel corso dei servizi finalizzati anche all’attuazione del programma straordinario denominato "Focus ndrangheta", il personale del Comando stazione forestale di Davoli, attirato da una colonna di fumo di colore scuro proveniente dalla località "Silipà" del Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, ha sorpreso due persone intente a bruciare un ingente quantitativo di rifiuti speciali che avevano da poco scaricato da un autocarro posizionato lì vicino. La pattuglia della Forestale ha identificato due uomini ed avviato immediatamente gli accertamenti  relativi alla proprietà dell’autocarro e dell’area su cui si stavano smaltendo illecitamente, mediante combustione, rifiuti speciali come pannelli di truciolare, piallacci, cartoni,  e altro ancora. Agli esiti delle indagini sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, in concorso tra loro  per reati in danno all’ambiente, oltre alle due persone trovate sul luogo, anche il titolare di una ditta edile con sede a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, il quale è risultato intestatario sia dell’area del rogo e sia dell’automezzo utilizzato per il trasporto dei rifiuti. Inoltre, gli agenti del Corpo forestale dello Stato, al fine di impedire la prosecuzione dell’attività illecita con conseguente propagazione di  fumi insalubri e molesti sprigionatisi dalla combustione dei rifiuti, hanno anche provveduto a sequestrare l’area situata nelle vicinanze di una zona residenziale.  L’Autorità giudiziaria ha convalidato il sequestro.  

 

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