Tutti morti i passeggeri dell'aereo russo precipitato nel mar Nero

 

Sono tutti morti i 92 passeggeri del Tu-154, l'aereo militare russo precipitato alle 5,40 di oggi nelle acque del mar Nero. Il trimotore era partito da Sochi per portare in Siria i componenti della celebre banda militare Alexandrov, meglio nota con il nome di Coro dell'Armata Rossa. Oltre ai 75 musicisti, sul velivolo erano presenti nove giornalisti e otto componenti dell'equipaggio.

Il viaggio era stato organizzato dal ministero della Difesa per far svolgere un concerto a beneficio delle truppe russe impegnate in Siria. 

Da Mosca hanno fatto sapere che non ci sono sopravvissuti e che, allo stato, sono stati ripescati dieci cadaveri. Tremila persone sono, invece, a lavoro per cercare di recuperare i corpi ed i resti dell'aereo.

 Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che domani, 26 dicembre, sarà celebrata una giornata di lutto nazionale. Nonostante sia stata esclusa l'ipotesi dell'attentato, attraverso i media russi Putin ha fatto sapere che "Ci sarà un'inchiesta approfondita sulle ragioni della catastrofe" e sarà fatto "di tutto per fornire sostegno alle famiglie delle vittime".

Disastro aereo in Russia, muoiono 62 passeggeri

Disastro aereo a Rostov, nel sud ovest della Russia, dove un aereo passeggeri partito da Dubai si è schiantato in fase d'atterraggio provocando la morte delle 62 persone a bordo. Sull'aeromobile, di proprieta`della Flydubai, un vettore lowcost degli Emirati Arabi, viaggiavano 55 passeggeri e 7 membri d'equipaggio. A causare lo schianto, avvenuto durante un secondo tentativo di atterraggio, le condizioni di scarsa visibilità, o un guasto meccanico. Tra i viaggiatori 44 avevano passaporto russo, 8 ucraino, 2 indiano e uno uzbeko.

Aereo russo caduto in Egitto, un ordigno nascosto in una bombola da sub all'origine dell'esplosione

Un ordigno nascosto in una bombola da sub e caricata a bordo da uno o piu` complici dei terroristi all'interno dell'aeroporto di Sharm el Sheik. Sarebbe questa la causa dell'esplosione dell'aereo russo precipitato nel Sinai, in Egitto. A darne notizia il Sunday Times, che cita fonti vicine ai servizi segreti britannici. Secondo gli agenti dell'MI6 ad organizzare l'attentato sarebbe stata la formazione terroristica, affiliata all'Isis,  Ansar Bayt al-Maqdis. L'intelligence inglese, subito dopo il disastro aereo,  avrebbe intercettato diversi terroristi egiziani e stranieri dell’ABM mentre si congratulavano tra loro. Al momento, le uniche certezze sulla sciagura sono fornite dal contenuto della scatola nera che un secondo prima di smettere di funzionare avrebbe registrato un forte rumore. Stando a quanto riportato dal Sunday Times gli uomini del servizio segreto britannico sarebbero cosi` sicuri dell’attentato e dell’attribuzione di responsabilità, da aver già suggerito al governo di mandare nel Sinai alcune cellule dello Special Air Service (SAS) con l’obiettivo di catturare vivo o morto, il leader dell'ABM, al-Masri.

L'Isis rivendica l'abbattimento dell'aereo russo caduto in Egitto

L’Isis rivendica l’abbattimento dell’Airbus A321 russo precipitato questa mattina sulla penisola del Sinai, in Egitto. Nella zona in cui è avvenuto l’incidente sarebbero in corso operazioni dell’esercito egiziano contro gruppi armati vicini allo Stato islamico. A bordo del velivolo, appartenente alla compagnia Metrojet, c’erano 224 persone, tra cui 17 bambini di età compresa tra i 2 ed i 17 anni e 7 membri dell’equipaggio. L’aereo, partito da Sharm el-Sheikh, dove i passeggerei avevano trascorso un periodo di vacanza, era diretto all’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo. Allo stato non sono ancora note le cause dell’incidente, tuttavia, secondo le autorità egiziane l’ipotesi dell'abbattimento sarebbe piuttosto inverosimile. Stando a fonti vicine alla sicurezza del paese dei faraoni, al momento dell’incidente l’aereo volava ad oltre dieci mila metri, ovvero una quota che non potrebbe consentire ai miliziani di centrare alcun bersaglio. Secondo alcune agenzie di stampa russe, prima di schiantarsi al suolo l’aereo avrebbe chiesto l’autorizzazione a procedere ad un atterraggio di emergenza. In attesa di conoscere il contenuto della scatola nera, quella dell'incidente sembra l'ipotesi più accreditata. In ogni caso, per la compagnia aerea russa, quella di stamattina è la seconda tragedia in quattro anni. L'1 gennaio 2011, infatti, un velivolo prese fuoco mentre si avviava al decollo all'aeroporto di Surgut, in Russia. Tre passeggeri morirono e altri 43 rimasero feriti.

 

 

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