Tagliano alberi in un'area protetta e portano via la legna, denunciati

Furto aggravato, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali.

Questi i reati contestati dai carabinieri forestale della Stazione Parco di Cotronei a due braccianti agricoli di Petilia Policastro, sorpresi in auto, nel territorio del Parco, con legna ed una motosega.

Insospettiti dal ritrovamento, i militari hanno ispezionato la zona circostante, individuando nell'area demaniale di località “Fiume Tacina”, a Sersale (cz), il luogo da dove sarebbe stata trafugata la legna rinvenuta a bordo dell’auto.

Per i militari, i due uomini avrebbero abbattuto ed iniziato a trafugare ventidue alberi di alto fusto di quercia, ontano nero ed acero.

Dopo aver sequestrato la motosega, una decina di quintali di legna di quercia e l'auto, risultata peraltro priva di copertura assicurativa e revisione, i carabinieri forestale hanno denunciato i due braccianti, i quali saranno sanzionati anche per l'abbattimento, senza autorizzazione, degli alberi.

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Sorpresi a tagliare alberi in una pineta, arrestati

Due persone sono state arrestate dai carabinieri forestale di Crotone, Santa Severina e Petilia Pelicastro, perchè sorprese a tagliare alberi nella pineta di Sovereto, nel territorio di Isola Capo Rizzuto.

In particolare, durante un controllo finalizzato a prevenire l'abbattimento illegali di alberi, i militari hanno trovato i due uomini, uno intento a depezzare e l'altro a caricare su un autocarro la legna ricavata dall'abbattimento di alcuni pini.

Nonostante il tentativo di fuga, i responsabili del taglio sono stati bloccati, tratti in arresti e posti ai domiciliari, con l'accusa di furto aggravato in concorso e vari reati ambientali.

Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro gli alberi abbattuti, l'autocarro utilizzato per il trasporto e due motoseghe.

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Tagliano alberi in una pineta sottoposta a vincolo ambientale, 3 persone arrestate nel Vibonese

Nel corso di un normale servizio di controllo, i carabinieri della Stazione di Pizzo Calabro hanno sorpreso 3 persone intente a tagliare alberi nella pineta soggetta a vincolo ambientale, denominata “Dune dell’Angitola", in località "Colamaio".

Al momento dell'intervento dei militari, i tre avevano tagliato e sezionato alcuni alberi la cui legna era stata caricata in un rimorchio agganciato ad un’autovettura.

Una volta sequestrato il materiale, gli uomini dell'Arma hanno tratto in arresto M.S. 24 enne, P.F. 31enne e V.G. 33enne, tutti pregiudicati residenti a San Gregorio d’Ippona.

I tre dovranno rispondere dell’accusa di furto aggravato.

Sorpresi a tagliare alberi in un bosco demaniale, denunciati due pensionati

Due persone, M.F. ed R.C., rispettivamente di 83 e 71 anni, residenti a Magisano sono state denunciate dai carabinieri di Zagarise, con l’accusa di furto aggravato e distruzione di bellezze naturali.

I militari sono entrati in azione quando, durante uno specifico controllo, hanno avvertito il rumore delle motoseghe in una zona demaniale sottopostaa vincolo.

I due pensionati sono stati sorpresi, mentre stavano cercando di portare via cinque quintali di legna, ricavata da ontani appena tagliati.

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Taglio illegale di alberi, denunciato titolare di una ditta boschiva

In un’area boschiva di proprietà del comune di Mesoraca, in località Bruciamante-Macchia del Forno, i carabinieri forestali hanno scoperto le ceppaie di 14 alberi, 13 faggi ed un ontano, tagliati furtivamente.

Il taglio illegale è stato effettuato in un bosco in consegna ad una ditta che si era aggiudicata la lavorazione per conto del Comune.

Il titolare della ditta presente sul luogo è stato segnalato alla Procura della Repubblica per furto aggravato e deturpamento di bellezze naturali. Inoltre, a suo carico è stato elevato un verbale amministrativo di poco meno di 500 euro per violazione di alcune prescrizioni.

Spetterà ora all’Amministrazione comunale rivalersi sulla ditta boschiva per il danno economico subito in seguito all’abbattimento e trafugamento degli alberi che dovevano rimanere in dote al bosco, così come previsto dal piano e dal progetto di taglio.

 

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Taglio abusivo di alberi secolari in area protetta, deferite 6 persone

I carabinieri forestali della Stazione di Oppido Mamertina (RC) hanno deferito all’Autorità giudiziaria sei persone accusate di deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa relativa alle aree protette.

Nel corso di un controllo, i militari hanno trovato, in località “Piani di Zomaro” del comune di Cittanova, cinque persone intente a tagliare alberi di faggio.

Da una prima verifica effettuata sulle piante abbattute, i carabinieri forestali hanno notato  che alcune ceppaie non erano state contrassegnate con martello forestale né numerate, mentre altre risultavano contrassegnate con un martello forestale di un tecnico privato e numerate con vernice di colore rosso. Constatate le evidenti anomalie sul modo di condurre la lavorazione, i militari hanno intimato al titolare che stava eseguendo i lavori di sospendere le attività e di esibire  la documentazione progettuale relativa al taglio. I controlli, hanno fatto emergere l’assenza di qualunque autorizzazione.

Al termine di un'accurata attività ispettiva, i militari hanno constatato l’abbattimento abusivo di 689 piante di alto fusto, di cui 646 di faggio, 16 di pino e  27 di abete rosso, piante secolari di particolare pregio.

Oltre al titolare della ditta committente del taglio abusivo, sono stati deferiti, l’agronomo forestale (titolare del martello forestale rilevato sulla specchiatura di alcune piante di alto fusto di faggio già abbattute) e quattro operai alle dipendenze della ditta. Per tutti l’accusa è deturpamento di bellezze naturali e violazione della normativa relativa alle aree protette.

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