La tragedia di Marcinelle non ha nulla in comune con la questione dei migranti
La tragedia di Marcinelle del 1956, con 262 morti in grandissima parte italiani, ha scatenato le più vivaci fantasie retroattive di storiografi improvvisati e interessati. Tale triste vicenda non ha nulla a che vedere con gli attuali “migranti”. Infatti:
- Il Belgio richiese a gran voce braccia da lavoro, e nessuno dei minatori era partito a caso “in cerca di… ”;
- Un accordo tra governo belga e governo italiano stabilì che l’Italia, in cambio di braccia, avrebbe ottenuto carbone;
- I lavoratori italiani, per altro ben poco rispettati dai Belgi, erano tuttavia dotati di passaporto, permesso di soggiorno, e di residenza;
- Partirono e giunsero in maniera perfettamente legale, senza alcuna ombra di clandestinità;
- Erano in Belgio solo per lavorare, e nessuno li “accolse” con quel che segue.
Il paragone con situazioni del 2017 non ha il benché minimo fondamento. Del resto, stiamo finalmente agendo in Libia per fermare il traffico.
Un corollario: i masochisti meridionaldomenicali non hanno nulla da dire; dei morti, solo cinque (5) erano calabresi; e credo tale fosse la percentuale degli altri meridionali. Se fossero stati centinaia, ne avreste sentite di lacrime, bene inteso in dialetto strettissimo!
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