Cinque per mille, immediata replica di Caracciolo (FI): "Burrone ha dimostrato la sua pochezza"

"Ho appreso dalla stampa le parole del consigliere Burrone e sono rimasta sinceramente stupefatta rispetto alla tanta veemenza e foga utilizzata in un articolo che sembrerebbe  il risultato di un sillogismo perfetto, se non fosse per l’errore di premessa. Purtroppo, è il segno non meramente del buio che regna a Palazzo San Giorgio, bensì di una evidente e grossolana sua ignoranza in tema di tasse e finanza spicciola". Arriva a stretto giro di posta la replica di Mary Caracciolo, consigliere comunale di Forza Italia, alle critiche mosse dal rappresentante di Reset a Palazzo San Giorgio. Oggetto del contendere un'idea avanzata dall'esponente 'azzurra' in merito al cinque per mille che, come da lei auspicato,, potrebbe essere utilizzato per finanziare i servizi sociali. "La mia proposta, infatti, concerne una campagna di sensibilizzazione - spiega Caracciolo - per un maggior uso dello strumento del 5 per mille ed una conseguente trasparenza nel  suo utilizzo da parte del Comune, non di una sua nuova istituzione. Il consigliere Burrone ignora certamente che tale strumento è frutto di una libera e consapevole scelta da parte del contribuente che al momento della dichiarazione dei redditi può scegliere, come già da me abbondantemente sottolineato, se destinare tale somma alle associazioni di volontariato, agli Istituti di ricerca, alle associazioni dilettantistiche sportive o ai Comuni di residenza solo per il sostegno alle attività sociali. E’ lo Stato che ha individuato in modo puntuale gli enti cui è possibile destinarlo, ragion per cui non sto inventando nulla di nuovo, ma sto cercando solo di guardare in modo sistematico gli strumenti che il Comune ha a disposizione per finanziare quei servizi sociali, sempre più sacrificati da parte di un Governo che non ha alcuna attenzione per le persone più deboli, come tanti altri Comuni che già la effettuano con risultati positivi in termini di servizi. Invito il collega Burrone, a non creare allarmismo gratuito perché le associazioni non hanno nulla di che temere poiché la proposta non le lede minimamente, bensì incide su tutte quelle persone, rappresento che sono tantissime, che non svolgono alcuna scelta in merito, andando così automaticamente quelle somme al Governo centrale". "Su quelle persone - ricorda la rappresentante forzista a Palazzo San giorgio - è possibile incidere rappresentando la possibilità di destinare il 5 per mille anche al Comune, con un ritorno che ovviamente deve essere trasparente e intellegibile, in termini di attività sociali, ovvero ad esempio rivolte a disabili, bambini, anziani e donne in difficoltà. Per utilizzare il linguaggio populistico del collega non si spoglia alcuna sacrestia per vestire la Chiesa, bensì sia l’una sia l’altra sarebbero ulteriormente imbellettate e vestite. Chi ha voglia di apparire sul nulla e sull’ignoranza è evidentemente il collega, noto al consiglio Comunale solo per le sue esternazioni discriminatorie ed offensive, che nessun contributo propositivo apportano alla nostra Città. Da par mio continuerò a svolgere quel ruolo di opposizione che si traduce in una costante azione di vigilanza, controllo e proposta nei confronti di un’amministrazione che con l’esternazione di Burrone non ha perso l’occasione per mostrare la sua pochezza". "Concludo, rappresentando che una proposta a differenza di una delibera è tale proprio perché - sottolinea Mary Caracciolo - può essere approvata o meno, condivisa o meno, perfettibile o cassabile in toto, a seguito comunque di un democratico dibattito. Invito il collega sia per la proposta in oggetto sia per il futuro ad un confronto pubblico ed umile laddove non riesca a comprendere il meccanismo di funzionamento della stessa affinché possa essere erudito nel merito".

Cinque per mille: a Burrone (Reset) non piace la proposta di Mary Caracciolo (FI)

"Il cinque per mille al Comune? Una boutade di fine autunno che è il segno del buio assoluto che regna tra i banchi della minoranza. Anzi, in questo caso, più che di minoranza, dovremmo localizzare il ragionamento sulla consigliera forzista Mary Caracciolo, che con la sua proposta avanzata a mezzo stampa è riuscita a suscitare perfino le ire dei suoi colleghi di opposizione". È quanto dichiara il consigliere di Reset Filippo Burrone commentando la proposta della consigliera di Forza Italia Mary Caracciolo di dirottare su Palazzo San Giorgio il cinque per mille dell’imposta sul reddito, normalmente destinato alle associazioni. "Non si rende conto la consigliera - prosegue Burrone - che la sua proposta sarebbe una mazzata incredibile per le Onlus che dal cinque per mille traggono un sostentamento vitale. Immagino che le parole della consigliera avranno fatto saltare dalla sedia centinaia di attivisti di realtà virtuose che ogni giorno operano sul territorio traendo un sostentamento prezioso proprio dal cinque per mille. Nella nostra città il mondo del volontariato e dell’associazionismo rappresenta una risorsa fondamentale, che non va assolutamente messa in discussione. L’improvvida proposta della consigliera Caracciolo, sconnessa sotto ogni punto di vista e forse dettata solo dalla voglia di apparire sulla stampa, assomiglia tanto al vecchio detto popolare, tanto caro ai reggini, di quello che per vestire la sacrestia, finisce per spogliare la chiesa». "A proposito di chiesa - continua Burrone - lo sa la consigliera Caracciolo, e i suoi colleghi che tanto si affannano nel goffo tentativo di appiccicarsi addosso i panni dei difensori della cristianità, che il cinque per mille rappresenta anche un’importante fonte di finanziamento per decine e decine di associazioni di ispirazione religiosa che operano ogni giorno nella nostra città, svolgendo nella stragrande maggioranza dei casi un’opera meritoria di aiuto e supporto alle fasce deboli della popolazione». "Bene se questi sono le proposte che vengono dall’opposizione - conclude Burrone - allora dobbiamo registrare che la situazione è davvero preoccupante. Peraltro siamo di fronte ad una minoranza talmente divisa e frammentata, che non riesce nemmeno a mettersi d’accordo su una proposta da presentare in commissione".

 

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