La serrese Francesca Scopacasa si distingue nella regionale di Cross a Rocca di Neto

La CorriCastrovillari stacca il biglietto per la finale dei Campionati italiani di Gubbio. La società del presidente Gianfranco Milanese è l’unica squadra a qualificarsi in tutte e quattro le categorie (Allievi/Allieve/Assoluti/Assolute). Grazie alla vittoria nelle due gare femminili e arrivando secondi nelle maschili, centra l’appuntamento umbro.

Inoltre, è in testa ai Calabria Cross maschile e femminile. Un risultato straordinario. Ma vediamo tutte le vittorie di questo magnifico gruppo.

Nella seconda prova regionale di Cross, a Rocca di Neto (Crotone), il team femminile della CorriCastrovillari ottiene un grandissimo successo con una straordinaria Francesca Paone che va a vincere la gara.

Ottimo secondo posto per Erika Pennino (al suo esordio nella 6km Senior femminile) e prima di categoria SF, e terzo posto per Morena Sestito della Run for Catanzaro. Quarta, quinta e sesta piazza tutta per la CorriCastrovillari, con l’inossidabile Faustina Bianco (prima di categoria SF55) e le bravissime Raffaella Altomare (prima SF40) e Francesca Scopacasa. Brava anche Domenica Viscomi.

Nel Cross 10km Senior/Promesse Maschile, Domenico Ricatti è quarto, dopo una bellissima gara. Buona anche la prestazione di Ahmed Semmah e degli altri del gruppo: Antonio Arcidiacone, Flavio Beltrano, Domenico De Giorgio, Gianfranco Le Fosse, Luigi Scigliano, Umberto Scorzafave, Cosimo Vulcano e Michelangelo Spingola, che si è battuto come un leone.

Nel Cross 800m Esordienti 10 Maschile, primo posto per Gabriel De Maio che sbaraglia la concorrenza di un gruppo nutrito composto da 20 atleti tra M/F.

Nel Cross 4km Allieve, secondo posto per Matilde Pirillo, e quarta Giulia Santella; mentre nel Cross 4km Allievi bravi anche Giuseppe Basile, Nicola Faruku, Ricky Hu e Alfonso Ruffolo.

Secondo posto nel Cross 2km Cadetti per Tommaso Gabriele e terzo posto per Giuseppe Acri. Buona la prestazione di Simone Falcone e Gabriele Miglio. Il giovane Orlando Turco ha dovuto, suo malgrado, ritirarsi a causa di una storta che non gli ha consentito di prendere parte alla gara. Nel Cross 1km Ragazzi, Gaetano Beltrano è terzo. Cross 1km Ragazze, seconda piazza per Ludovica Acri. Nella stessa categoria gareggiavano anche Francesca Basile e Giorgia Pirito.

A Latina, Serena D’Ingianna si conferma una grandissima atleta, conquistando la medaglia di bronzo con il tempo di 9.01 nei 60m Ragazze. Alessandro D’Ingianna porta a casa una meritatissima medaglia d’argento nei 50m Esordienti M8 con il tempo di 9.03.

«Ancora una volta confermiamo la grande forma fisica e di prestazione del gruppo della CorriCastrovillari che si è distinto, come sempre, anche nella gara di Rocca di Neto - ha commentato il presidente Gianfranco Milanese -. Una grande prestazione e un importante risultato quello ottenuto da Serena e Alessandro D’Ingianna a Latina. Vedere questi ragazzi farsi valere in contesti nazionali così prestigiosi ci riempie di orgoglio. Ora siamo concentrati per il Cross della Certosa, organizzato dalla CorriCastrovillari, che si terrà a Serra San Bruno domenica 19 febbraio. Siamo sicuri che sarà un altro grande momento di sport».

Coronavirus: la corsetta fuori casa può far contagiare altre persone

Nonostante i giusti inviti, anzi l’obbligo di restare a casa, sono troppi coloro che ancora scalpitano per una sgambata per andare a fare una corsetta proprio in questa delicatissima fase nella quale il nostro Paese inizia a vedere l’uscita dal tunnel di questa tremenda emergenza che risponde al nome di “Coronavirus”.

Sono tanti gli scienziati che ci continuano a ricordare che rimanere a casa può fare la differenza e non è il tempo di perpetuare abitudini che normalmente e correttamente sono considerate sane.

La conferma che anche andare a correre può far contagiare gli altri arriva da un’intervista su 20minuten e riportata da Ticinoonline, di un infettivologo svizzero, il dottor Andres Cerny, Direttore di Epatocentro Ticino, oltre che medico accreditato alla Clinica Moncucco.

Questi ha affermato che «Anche andare a fare jogging comporta un possibile rischio di trasmissione di coronavirus nei confronti delle altre persone». Il medico ha ritenuto di precisare in tal senso che: «Facendo jogging, coloro che corrono producono molto aerosol, che rimanendo nell'aria potrebbe trasmettere il virus alle persone nelle loro strette vicinanze». E ciò potrebbe acuirsi nei sentieri e nelle strade strette, dove due metri di distanza non sono facilmente applicabili. «La differenza tra le normali goccioline (di cui si parla tanto recentemente) e l'aerosol è la grandezza: l’aerosol, essendo di dimensioni ridotte, può rimanere nell'aria ed essere rilevabile per circa tre ore, mentre le goccioline scendono rapidamente (in circa 10 minuti) a terra o su altre superfici» ha sottolineato il dottor Cerny.

L’aspetto positivo è che il virus contenuto nell'aerosol a contatto con l'aria fresca si diluisce velocemente. «In ogni caso, il vento che si crea quando una persona corre riduce fortemente la concentrazione di virus nell'aria, e di conseguenza, cala anche la probabilità di trasmettere il virus ad un'altra persona» ha evidenziato lo specialista in malattie infettive. Tuttavia, nel caso di vento, bisogna fare attenzione.

«È possibile che il vento spinga l'aerosol o le goccioline in una determinata direzione. Comunque, come ripetuto più volte, il principio più importante da seguire rimane quello della distanza sociale: più si sta alla larga, minore è la possibilità di venir infettati» ha concluso il medico.

Dev’essere però precisato, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che come correttamente riportato dal giornale elvetico, il fatto che il virus possa essere trasmesso tramite aerosol è un'eventualità in fase di studio, ancora al vaglio degli scienziati, e non supportata da tutti gli esperti. Soprattutto in una situazione naturale, al di fuori di un ambiente controllato di laboratorio, non ci sono le basi scientifiche per confermarlo. In ogni caso, nell’incertezza ed in una fase delicatissima quale quella che stiamo vivendo, è certamente corretto e doveroso continuare sulla strada individuata dal nostro governo nella scelta di farci rimanere tutti a casa e ad attendere ancora qualche giorno prima di riprendere le nostre sane abitudini e gli sport agonistici e non.

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