Calabria: in calo le scorte di sangue, scende in campo l’Esercito
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Il grosso del contingente militare italiano che compone l'operazione Ippocrate è approdato mercoledì nel porto di Misurata. I militari sono giunti a bordo della nave San Marco. Partita dalla base di La Spezia, dopo aver fatto imbarcare i paracadutisti del 186° reggimento Folgore a Livorno, la San Marco prima di raggiungere la Libia, ha fatto un'ultima sosta nel porto siciliano di Augusta. A Misurata i militari italiani hanno trovato ad attenderli i colleghi arrivati a metà settembre a bordo dei C-130J. Dal 18 settembre, in anticipo rispetto alle previsioni, è già operativo l’ospedale Role 1 dell'Aeronautica militare che assicura triage, pronto soccorso, stabilizzazione e 12 posti letto. Grazie al cargo C27J, dislocato presso l'aeroporto di Misurata, è, inoltre, possibile garantire il trasporto in Italia di eventuali feriti gravi. La struttura dell'ospedale Role 1 rientrerà in Italia non appena sarà completato l'allestimanto dell'ospedale Role2 dell'Esercito, una struttura in grado di ospitare 50 feriti.
L'Italia mandera` in Iraq un contingente militare di 450 soldati. Le truppe verranno schierate in una zona calda, nella provincia di Ninive, a pochi chilometri da Mosul, citta` attorno alla quale combattono, da mesi, terroristi dello Stato Islamico e peshmerga curdi. I soldati italiani verranno posti a difesa della diga di Mosul al fine di consentire alla ditta italiana Trevi, che se n'e` aggiudicata l'appalto, di realizzare i necessari lavori di ristrutturazione. A dare la notizia e` stato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il quale ha dichiarato: "Siamo in Iraq per l'addestramento ma anche con un'operazione importante nella diga di Mosul, cuore di un'area molto pericolosa al confine con lo stato islamico, è seriamente danneggiata e se crollasse Baghdad sarebbe distrutta. L'appalto è stato vinto da un'azienda italiana, noi metteremo 450 nostri uomini insieme agli americani e la sistemeremo".