Catturato il super latitante Santo Vottari
Nelle prime ore di oggi (22 marzo), a Benestare (RC), i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Reggio Calabria, unitamente ai colleghi dello Squadrone Cacciatori Calabria, a conclusione di un'articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria - Direzione distrettuale antimafia, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordine di esecuzione per la carcerazione, a seguito di condanna alla pena di anni 10 e 8 mesi per i reati di associazione di tipo mafioso, Santo Vottari, di 44 anni.
Inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno, Vottari era irreperibile dall’agosto 2007, allorquando era riuscito a sottrarsi all’arresto nell’ambito dell’operazione denominata “Fehida”. I militari dell'Arma lo hanno individuato all’interno di un “bunker” sotterraneo in muratura ricavato all’interno di altro “bunker”, già rinvenuto in passato, situato nel seminterrato dell’edificio su più piani e costituito da diversi appartamenti dove dimora tutta la famiglia Vottari.
Ritenuto elemento di vertice dell’articolazione territoriale della ‘ndrangheta operante prevalentemente a San Luca e zone limitrofe e con ramificazioni in tutta la provincia ed in altre in ambito nazionale ed internazionale, Vottari è stato sorpreso nel cuore della notte. Non ha opposto resistenza e, subito dopo l’irruzione, ha declinato le proprie generalità lasciandosi ammanettare.
L' arrestato è figlio di Giuseppe Vottari, assassinato a Bruzzano Zeffirio (RC) il 2 ottobre 1986, a seguito di un summit chiarificatore tra due clan rivali operanti nel comprensorio di Motticella, e nipote di Fracesco Antonio Vottari, alias "Frunzu", capostipite della famiglia inquadrata nella cosca “Pelle-Vottari”. Il sodalizio si contrappone alla cosca “Nirta-Strangio” in una cruenta faida che si protrae dagli anni Novanta, culminata il 15 agosto 2007 nella tristemente nota strage di ferragosto consumata a Duisburg, in Germania, con la mirte di ben sei persone.
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