Capi di bestiame affetti da Lingua blu: allevamento sequestrato nel Vibonese

A causa della scoperta che diversi animali erano stati contagiati dalla patologia Blue Tonge (Lingua Blu), è stato sequestrato un allevamento formato da 110 caprini ed ovini e caprini. L'episodio si è verificato a Rombiolo, in provincia di Vibo Valentia. Il Primo Cittadino, dopo che l'Azienda Sanitaria Provinciale ha segnalato il caso, ha imposto al proprietario di provvedere all'isolamento degli altri capi di bestiame ed ordinato di macellare, seguendo gli stringenti vincoli sanitari previsti in situazioni simili, gli esemplari affetti dall'infezione contagiosa. Le operazioni di tutela saranno completate dalla bonifica dell'area occupata dall'allevamento e dalla proibizione di entrare a contatto con la stessa.  

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Lingua blu e piano di vaccinazione, Mirabello presenta un'interrogazione

Sulla questione ‘lingua blu’ il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Michele Mirabello, “visto che giungono notizie allarmanti su ritardi nella attuazione del piano di vaccinazione che, se confermati, rischierebbero di vanificare l’importante sforzo messo in campo dalla Giunta regionale, con conseguenze devastanti per un settore già duramente messo alla prova negli anni passati”, ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente della Regione Mario Oliverio. L’interrogazione mira a “conoscere lo stato di attuazione del piano di vaccinazione degli ovini del crotonese e parte di quelli della provincia di Catanzaro, ossia le zone nelle quali, negli ultimi due anni, si sono palesati i focolai della malattia”. Nello specifico, Mirabello chiede di sapere “quanti allevamenti e quanti capi siano stati vaccinati, quanti ne restino da vaccinare e in quanto tempo si conta di chiudere il piano di vaccinazioni”. "Negli anni 2014 e 2015 –- spiega il presidente della III Commissione -  “gli allevamenti ovini della regione sono stati falcidiati dalla febbre catarrale, provocando ingenti danni a realtà che rappresentano, soprattutto nella provincia di Crotone (dove si concentrano la stragrande maggioranza degli allevamenti), una tra le poche realtà produttive conosciute in tutta Italia grazie al ‘pecorino crotonese’ che ha da poco ottenuto il riconoscimento da parte dell’Unione Europea (ai sensi del regolamento CEE N°. 2081/92) della denominazione di origine protetta (Dop)”". Aggiunge Mirabello: “"In un quadro pieno di difficoltà, il presidente Oliverio, a conferma degli impegni presi con gli allevatori calabresi e a seguito di un ordine del giorno presentato dal sottoscritto ed approvato all’unanimità dal Consiglio regionale il 25 settembre del 2015, ha tempestivamente promosso un protocollo di intesa tra i Dipartimenti regionali dell’Agricoltura e della Tutela della Salute e l'Associazione regionale allevatori, per l'esecuzione ed il coordinamento di un piano di vaccinazione degli animali impegnando trecentomila euro del bilancio regionale per acquistare oltre 300.000 dosi di vaccino. Un piano che   prevede la vaccinazione di tutti gli allevamenti della provincia di Crotone e parte di quella catanzarese e nelle altre solo in casi particolari che saranno valutati ai veterinari delle Asp".

Epidemia "Lingua blu": si muovono Mirabello, Sculco e D'Acri

I consiglieri regionali Mauro d’Acri (Oliverio Presidente), Michele Mirabello (Pd) e Flora Sculco (Calabria in Rete) hanno incontrato, ad Isola Capo Rizzuto, una rappresentanza degli allevatori del settore ovicaprino colpito dall’epidemia ‘lingua blu’ che, pur manifestandosi in tutta la regione, è particolarmente presente nel Crotonese. A conclusione dell’incontro si è assicurato "il massimo impegno per cercare di trovare, di concerto con la Commissione politica agricola della Conferenza Stato-Regioni, le risorse per un possibile ristoro dei danni subiti dagli allevatori". All’incontro hanno partecipato il sindaco di Isola Capo Rizzuto Gianluca Bruno e il consigliere comunale Anselmo Rizzo. D’Acri, Mirabello e Sculco hanno ricordato che il Consiglio regionale di recente ha approvato un ordine del giorno "proprio per dare un forte segnale d’attenzione agli allevatori interessati dalla Bluetongue, la malattia infettiva nota in Italia con il nome di lingua blu”. L’ordine del giorno, proposto dal presidente della terza Commissione consiliare Mirabello, "prevede– ha sostenuto il consigliere regionale - anche una strategia di rilancio dell’intero settore: Crotone e la sua provincia, sono caratterizzati da una massiccia presenza di allevamenti ovini che rappresentano un’importante realtà produttiva nota in tutta Italia anche grazie al pecorino crotonese che ha da poco ottenuto il riconoscimento da parte dell’Unione Europea della denominazione di origine protetta (Dop)". D’Acri ha affermato che “La Giunta regionale è al lavoro per predisporre, di concerto con i Dipartimenti Salute e Agricoltura, un piano che individui i focolai di lingua blu nel territorio della provincia di Crotone e nel resto della regione". Sculco ha sottolineato che "nelle condizioni date, visto che l’epidemia rischia di collassare un sistema produttivo assai prezioso, sia per il mancato reddito che per i costi di smaltimento delle carcasse, è urgente intervenire con le necessarie risorse per sostenerlo adeguatamente. Provvedendo, nel contempo, ad elaborare un piano di prevenzione per gli anni a venire, in modo tale da non farsi trovare impreparati". I tre consiglieri regionali, infine, hanno posto l’accento sui problemi di smaltimento delle carcasse. E riferito che "l’imminente apertura dei bandi del nuovo Psr, consentendo la creazione di micro filiere e rendendo più agevole l’accesso ai fondi comunitari, restituirà nuova vitalità ad un comparto così importante. L’impegno della Regione, pertanto, è stato e sarà, di concerto con l’Associazione degli allevatori e con i singoli allevatori con i quali il dialogo è costante, serrato e vigile. Dobbiamo far crescere questo segmento della nostra economia e non vogliamo assolutamente che i danni provocati dall’epidemia lo penalizzino fino a strozzarlo".

Epidemia "Lingua blu": Mirabello spiega i provvedimenti attuati dalla Regione

"Con l’ordine del giorno approvato dal Consiglio venerdì scorso abbiamo voluto dare un segnale d’attenzione agli allevatori interessati dalla Bluetongue, la malattia infettiva nota in Italia con il nome di 'Lingua blù', che si sta riscontrando nei territori della regione e, in particolar modo, nella provincia di Crotone dove la presenza di allevamenti ovini è assai diffusa. Tutto ciò - afferma il presidente della terza Commissione permanente del Consiglio regionale Michele Mirabello - in coerenza con quanto annunciato, insieme al consigliere D’Acri e di comune accordo con altri consiglieri regionali, nel corso degli incontri con gli allevatori".  Il presidente Mirabello fa riferimento all’ordine del giorno da lui presentato il 31 agosto scorso sui focolai di Bluetongue e venerdì approvato all’unanimità dal Consiglio. "Ordine del giorno che - aggiunge Mirabello – punta anche alla messa in campo di una strategia di rilancio dell’intero settore che lo affranchi dallo stato di abbandono a cui è stato costretto negli anni".  Spiega il presidente Mirabello: “Crotone e la sua provincia sono caratterizzati da una massiccia presenza di allevamenti ovini che rappresentano un’importante realtà produttiva nota in tutta Italia anche grazie al 'pecorino crotonese' che ha, tra l’altro, da poco ottenuto il riconoscimento da parte dell’Unione Europea della denominazione di origine protetta (D.O.P.). Ora, però, a causa del diffondersi della malattia, molti di quegli allevamenti rischiano il collasso. Nello specifico, l’ordine del giorno approvato impegna la Giunta regionale  a predisporre, di concerto con i Dipartimenti Salute e Agricoltura, un piano che: individui i focolai di 'Lingua blù' nel territorio della provincia di Crotone e nel resto della regione; valuti, con la prudenza del caso, la possibilità di erogare un sussidio, per gli anni 2014 e 2015, a ristoro dei danni subiti dagli allevamenti colpiti dalla malattia, sia per il mancato reddito che per i costi di smaltimento delle carcasse e, infine, predisponga un piano di prevenzione per gli anni a venire in modo tale da non farsi più trovare impreparati di fronte a questa epidemia. In questo quadro, la Regione, attraverso l’Ara (l’Associazione regionale allevatori) sta assistendo gli allevatori nello smaltimento delle carcasse. Inoltre, l’imminente apertura dei bandi del nuovo PSR, consentendo la creazione di micro filiere e rendendo più agevole l’accesso ai fondi comunitari, restituirà nuova vitalità ad un comparto così importante. Il mio impegno su questo tema - conclude l’esponente del Pd - non si esaurisce certamente con l’approvazione di questo ordine del giorno, ma continua attraverso un’azione di dialogo costante con gli allevatori, in modo tale che i tanti provvedimenti che il Governo regionale sta mettendo in campo per il rilancio della nostra economia, non restino inattuati, ma producano sui territori gli effetti sperati".

 

Epidemia "lingua blu": l'impegno di Mirabello per uscire dalla crisi

“Un tavolo permanente con i dipartimenti sanità e agricoltura, l’associazione regionale allevatori (ARA) e le associazioni di categoria che affronti non solo la questione della Bluetongue, malattia infettiva nota in Italia come ‘Lingua Blu’, che in queste settimane sta decimando gli allevamenti ovini nella provincia di Crotone, ma che metta in campo anche una strategia di rilancio dell’intero settore”. E’ quanto scaturito dall’incontro sulle problematiche del comparto tenutosi oggi a Catanzaro, promosso dal presidente della III Commissione consiliare Michelangelo Mirabello con il consigliere Mauro D’Acri e i rappresentanti degli allevatori del territorio crotonese.  La riunione, alla quale hanno partecipato anche i componenti dell’unità di crisi del dipartimento salute e i vertici dell’ARA e che ha registrato anche l’intervento degli allevatori evidenziando la drammaticità della situazione, è stata introdotta da Mirabello che sul tema ha presentato un ordine del giorno in discussione nella prossima seduta di Consiglio regionale. “Sono scaturiti una serie di impegni – spiegano i due consiglieri – tra cui l’arrivo, entro tempi ragionevolmente brevi, di un vaccino che consentirà la movimentazione dei capi fuori regione e, nei limiti del possibile, considerati gli strettissimi vincoli di bilancio, il reperimento di somme che, di concerto con l’ARA, possano aiutare gli allevatori ad affrontare le spese di smaltimento delle carcasse. Inoltre, l’imminente apertura dei bandi del nuovo PSR garantirà la possibilità di mettere in campo una strategia che affranchi il settore dallo stato di precarietà a cui è stato costretto in questi anni, consentendo la creazione di micro filiere e rendendo più agevole l’accesso ai fondi comunitari”. Da parte sua, Mirabello ringrazia “il collega D’Acri e il Presidente Oliverio, che segue da vicino la vicenda, per la prontezza con la quale hanno risposto alle mie sollecitazioni e per la competenza e serietà con la quale si sta affrontando la questione. Sono certo che oggi si è avviato un percorso che consentirà al settore di uscire dallo stato di crisi in cui versa e di guardare con maggiore ottimismo al futuro. Per ciò che mi riguarda, continuerò a seguire da vicino l’evolversi della situazione, convinto come sono che si tratti di un settore vitale non solo per l’economia crotonese ma anche per tutto il territorio regionale” . 

 

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