Riunione mercato coperto, Maiolino e Dattola (FI): "Vergogna, Albanese (PD) ha superato il limite"
"Il clima natalizio dovrebbe renderci tutti più buoni, ma non è cosi per qualche esponente dell’Amministrazione Falcomatà che è andato giù di matto". L'affermazione, chiara e secca, arriva da Antonino Maiolino e Luigi Dattola, consiglieri comunali di Forza Italia, che ne spiegano le ragioni. Ricostruendo brevemente l’accaduto - parole dei due esponenti 'azzurri' - a farne le spese come sempre il cittadino nelle vesti di commerciante, ma non solo. L’antefatto riguarda il problema legato al mercato di Via Filippini, in fase di ristrutturazione, con dei lavori in corso, e carente di alcune documentazioni, propedeutiche al certificato di agibilità dei locali. I lavori, stando a quanto dichiarato anche dal sindaco Falcomatà, si sarebbero ultimati entro e non oltre il 31 Ottobre 2015, ma così non è stato; i commercianti, infuriati perché impossibilitati nello svolgimento del proprio mestiere, hanno più volte palesato la propria indignazione con ultimo risultato, l’ennesima riunione indetta stavolta dall’assessore Muraca per mercoledì 9 dicembre. Qui inizia la 'festa'. Alla suddetta riunione avrebbe partecipato chiaramente una delegazione dei commercianti che, recatasi questa mattina presso il palazzo del Comune di Reggio Calabria, si è vista sballottare in Via San Marco, presso la nuova sede delle Attività Produttive. I commercianti, sostenuti dai sottoscritti, non avevano messo in conto che l’ingresso alla riunione era solo ed esclusivamente 'su lista'. Ebbene sì, la delegazione non ha preso parte alla riunione, vera vittima della situazione paradossale, venutasi a creare per colpa di chi, ancora non si sa; la cosa grave, però, è stata la presa di posizione, maleducata e scortese del consigliere Rocco Albanese". "Alla richiesta, infatti, del Consigliere Dattola - è scritto in una nota - di partecipare alla riunione, che vedeva protagonisti, oltre all’assessore Muraca e all’assessore Neto, anche il consigliere di maggioranza Albanese, gli animi si sono surriscaldati. Non c’è una motivazione logica, se non sotterfugi e bugie, segreti e mistificazioni da parte di Albanese nel voler a tutti i costi impedire a Dattola di poter quantomeno ascoltare le manovre previste in questa riunione. Le parole stavolta non le porta certamente via il vento perché l’unica cosa che dovrebbe provare Albanese in questo momento è 'Vergogna"; vergogna per come si è comportato nei confronti di un collega che avrebbe fortemente voluto contribuire alla risoluzione di un problema, che ha messo in crisi un buon numero di commercianti, gettati in mezzo a una strada doppiamente; a vendere i loro prodotti sui marciapiedi di Via Filippini e a tentare di sbirciare dalle finestre per comprendere le sorti del proprio destino, in ambito lavorativo, strettamente dipendenti da una riunione, 'su lista', indetta per loro, ma alla quale non era prevista, o meglio, gradita la loro presenza". "Che eravamo alle solite, si sapeva, e tutta la cittadinanza o quantomeno una parte di cittadinanza attiva che avrebbe intenzione di cambiar rotta, ne era al corrente; ma oggi - insistono Maiolino e Dattola - si è superato un limite invalicabile, una soglia oltre la quale si scade nel mancato riconoscimento di valori che, assessori, consiglieri e personaggi politici in generale, dovrebbero avere ben chiara per il ruolo ricoperto. I canoni di educazione e rispetto, i processi di formazione ed istruzione, ogni giorno ci si batte per tutelarli, ma che esempio si dà alla gente nel momento in cui ci si comporta così? Il vocabolario è uno strumento che non va studiato manualisticamente, ma necessita un consulto quotidiano nel momento in cui si disconosce un termine dall’enorme portata come 'educazione'. "Ci auguriamo, per l’ennesima volta, che questa Amministrazione segreta - è l'auspicio dei due consiglieri comunali di Forza Italia - tuteli il cittadino partendo proprio dal buon esempio".
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