Crotone, tutto pronto per il premio Mons Agostino

In occasione del 2° anniversario della morte avvenuta il 24 marzo 2014, sarà ricordato  Mons. Giuseppe Agostino, Vescovo per più di un quarto di secolo della diocesi di Crotone – Santa Severina e  Vescovo Metropolita di Cosenza – Bisignano.  Domenica 6 marzo, h.19, presso la Sala San Giuseppe della parrocchia di San Paolo guidata dal vescovo eletto Mons. Giuseppe Caiazza, verrà presentato il “Premio Mons. Agostino” e il sito www.monsgiuseppeagostino.it, alla presenza della curatrice Giustina Aceto, di Mons. Domenico Graziani vescovo di Crotone- Santa Severina e Mons. Caiazzo arcivescovo eletto di Matera- Irsina. La stessa manifestazione seguirà il 10 marzo nella sala consiliare del Comune di Villa San Giovanni e il 12 dello stesso mese nella Sala “Mons. Agostino” della parrocchia di San Giovanni Battista di Cosenza. Il Premio, che si avvale della collaborazione della Bcc Mediocrati, consiste in una card per l’acquisto libri dal valore di 500 Euro ed è destinato ad un giovane seminarista o sacerdote che sta svolgendo un test di dottorato presso una Università Statale o Pontificia. Alla domanda di partecipazione, da inoltrare entro e non oltre il prossimo 31 maggio 2016, dovrà essere allegato il Curriculum vitae et studiorum. Per informazioni sul bando di concorso si potrà visitare il sopracitato sito web.

Libro dedicato a monsignor Giuseppe Agostino, oggi la presentazione

“Pastor Bonus in Populo: Giuseppe Agostino. Quarant’anni di ordinazione episcopale (1974-1014) è questo il titolo del libro di Giustina Aceto pubblicato, di recente, dalla Libreria Editrice Vaticana. La pubblicazione, che si avvale della prefazione di Mons. Antonio Staglianò Vescovo di Noto e della postfazione di Mons. Giancarlo Bregantini Vescovo di Campobasso – Boiano, entrambi figli spirituali di Agostino, verrà presentato, a Crotone, alle 18,30, di oggi, nella sala Borsellino del Palazzo della Provincia. All’incontro culturale, introdotto da Mons. Domenico Graziani Arcivescovo di Crotone - Santa Severina, relazionerà il prof. Titta Scalise archivista della stessa Diocesi. Mons. Agostino e il suo ricco episcopato ormai fanno parte dei ricordi del popolo dell’Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina: ben 29 lettere pastorali e 17 in quella che fu l’ultima sua sede, la diocesi di Cosenza – Bisignano; tante, tantissime le opere che hanno allargato gli spazi della carità. In sintesi, si ricordano: la ristrutturazione del seminario come centro di accoglienza e di studi, 17 nuove chiese e parrocchie di cui 10 nella sola Crotone, il Centro ecclesiale polivalente, l’“Oasi di San Giuseppe” di Poggio Pudano ,  l’accoglienza delle Carmelitane di Capo Colonna. La sua opera  è stata vasta, qualificata e qualificante e tutta tesa alla speranza “per una religione più pura ed una giustizia più piena” soprattutto in una terra amara e bella come la Calabria, la sua Calabria. E l’opera di Agostino si è sviluppata nell’ambito della costruzione di “un cammino” quello della “ricerca” del cuore e del bene comune e della “paternità” verso le comunità religiose, verso i tossicodipendenti e con la costruzione non facile del Giammiglione; nei confronti delle vittime dell’usura con la “Fondazione Zaccheo”; verso i “no global”, abbraccio questo che procurò tanta sofferenza al Pastore per via di una “incomprensione mediatica”: come dire che un padre non sempre è capito, un padre che va incontro al figlio che va perdendosi. Infine il cammino verso la “cultura” perché un popolo cresce anche attraverso questa e per far crescere questa percorse un itinerario ben preciso: il “Festival dell’Aurora” che nell’intenzione del vescovo voleva essere una sorta di “maggio musicale fiorentino”; ed ancora, la “pietà popolare” e la “religiosità popolare” da correggere per una religione più pura e per questa costruzione non sfuggono le vibranti lettere pastorali contro le feste patronali, contro i mafiosi padrini di battesimi e cresime e contro i massoni; la ristrutturazione della Chiesa locale attraverso nuovi gruppi ecclesiali come “i catecumenali” e “il rinnovamento dello Spirito” e il tutto per il riscatto di una Chiesa più povera spiritualmente. Insomma il miglioramento e la crescita della Chiesa crotonese oltre gli stereotipi, oltre i pregiudizi, oltre i tabù, oltre il vecchiume, oltre soprattutto l’ignoranza.E tutto con affetto. L’affetto per i suoi vecchi vescovi e maestri, per le famiglie, per i poveri, per i disoccupati (indimenticabile la sua “presenza” in mezzo agli operai durante “i fuochi della Montedison”), per i missionari, per i portatori d’handicap per i quali aprì, a Fondo Gesù, il Centro Marianna Agostino che prese il nome dell’adorata mamma; il vescovo del “nuovo” e del “cammino”: una “città in cammino”, “il popolo di Crotone in cammino con Maria verso Capocolonna”. Ma in fondo è questo il compito, il dovere, il magistero di un Vescovo e per il nostro amato Pastore era “necessaria una Chiesa che sappia e debba raccogliere le briciole della società.”, insomma precursore di Papa Francesco. E così Crotone, la città tanto amata, non l’ha voluto dimenticare e dallo scorso mese di marzo accoglie le sue spoglie mortali in Cattedrale  nella Cappella del Crocifisso dove già da tempo era stata approntata una nicchia mortuaria. Appuntamento, pertanto, a Crotone, nel pomeriggio di oggi, per ripercorrere il cammino dell’amato Pastore della Diocesi crotonese.

Subscribe to this RSS feed