Coronavirus, italiani improvvisamente bloccati a New York
L’innalzamento al livello massimo dell’allarme per i viaggi nelle zone più colpite dal coronavirus compiuto dal governo americano sortisce il primo risultato: American Airlines ha sospeso fino al 24 aprile tutti i voli da e per Milano.
Nelle maglie di questa decisione è rimasto impigliato un gruppo di italiani che ieri sera all’aeroporto JFK di New York si stavano imbarcando su un volo per Milano.
L’equipaggio si è rifiutato di salire a bordo per paura del contagio, e a nulla sono valse le rimostranze dei passeggeri che sono stati letteralmente bloccati in fase di imbarco.
A raccontarlo all’Ansa è un italiano, che stava rientrando in Italia assieme a un gruppo di connazionali. Il loro volo AA198 era in programma alle 18.05 (ora locale) con destinazione Milano Malpensa. Ad imbarco aperto, il personale di bordo ha fatto sapere che considerava rischioso compiere quel viaggio, trovando immediato appiglio nelle decisioni prese una manciata di minuti prima dalle autorità americane.
A chi chiedeva informazioni, il personale ha spiegato a voce dei timori dell’equipaggio, senza però fornire soluzioni.
American Airlines, inizialmente, ha opposto qualche resistenza ad ammettere che l’aereo non avrebbe mai toccato il suolo di Malpensa, ma dopo un’ora ha ufficialmente cancellato il volo. Non molto più tardi ha pubblicato una nota che avvisava della sospensione di tutti i voli da e per Milano fino al 24 aprile.
Dopo una notte in albergo, alle 20.45 di oggi (ora locale), il gruppo passerà di nuovo i controlli di sicurezza dello scalo americano.
Stavolta con la certezza di riuscire ad arrivare a destinazione: ad attendere in pista ci sarà un aereo di Alitalia.
Finora, l'Italia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha registrato oltre mille casi di coronavirus, che rappresenta il numero più alto di persone infette in Europa.
Il bilancio delle vittime nel paese è stato di 29. Nel frattempo, su scala globale, ad oggi, la malattia di coronavirus ha infettato oltre 85 mila persone, di cui 2.900 sono morte e quasi 40 mila si sono riprese.
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