Lamezia Terme, arriva la commissione d'accesso

"Il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, su delega del ministro dell’Interno, ricorrendo la necessità di svolgere approfonditi accertamenti al fine di verificare la sussistenza di collegamenti, diretti o indiretti, con la criminalità organizzata degli amministratori del comune di Lamezia Terme, ha disposto l’accesso presso il comune, nominando apposita commissione. L’organo ispettivo, quindi, si insedierà nella giornata odierno".

E' quanto si legge in una nota della Prefettura di Caranzaro.

L'ipotesi dell'accesso antimafia al Comune di Lamezia Terme si era fatta strada soprattutto al termine dell'operazione "Crisalide" che vedeva coinvolta la cosca "Cerra-Torcasio-Gualtieri".

La commissione, ora, avrà accesso agli atti sui quali, in seguito, dovrà redigere una relazione conclusiva da inviare al Prefetto. Spetterà poi a quest'ultimo inviare un ulteriore relazione al Ministro dell'Interno. La commissione, come stabilito dalla legge, rimarrà in comune per i prossimi tre mesi, con possibilità di proroga per ulteriori tre.

Il Ministro dell'interno avrà il compito, una volta esaminata la relazione del Prefetto Latella, di decidere se avanzare o meno la proposta di scioglimento del comune al Presidente della Repubblica che eventualmente emetterà la sua sentenza tramite delibera del Consiglio dei Ministri entro i tre mesi dalla ricezione della relazione dl Prefetto.

 

 

'Ndrangheta, operazione Crisalide: fermate 52 persone

A partire dalle prime luci dell'alba, militari del Comando provinciale dei Carabinieri di Catanzaro hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti di 52 presunti affiliati alla cosca 'ndranghetista "Cerra – Torcasio - Gualtieri" attiva nella piana di Lamezia, ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti, possesso illegale di armi ed esplosivi, estorsione, danneggiamento aggravato, rapina.

L'operazione, denominata "Crisalide", trae origine da un’indagine del Nucleo investigativo di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme, ha permesso di documentare l’operatività della cosca dedita ad un controllo asfissiante del territorio mediante attività estorsive e danneggiamenti ai danni di imprenditori e commercianti ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività investigativa ha, inoltre, consentito di recuperare e sequestrare ingenti quantitativi di armi e droga nonché di individuare ed arrestare gli autori di numerosi danneggiamenti effettuati per volontà dei capi cosca.

 

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