Iraq: l'Isis uccide 47 soldati nei sobborghi di Ramadi
Strage di soldati iracheni nella città di Ramadi, riconquistata dalle truppe di Bagdhad lo scorso dicembre, dopo sette mesi di occupazione da parte dei milizani dello Stato Islamico. Dopo un periodo di relativa calma, i terroristi del califfato sono ritornati in azione uccidendo 47 soldati. La notizia è stata diffusa dall'emittente televisiva panaraba Al Jazira, secondo la quale le vittime sarebbero decedute in una serie di attacchi consumati in rapida sequenza. Nel corso del primo assalto, compiuto la scorsa notte contro alcune postazioni nei villaggi di Qutainiyah e Zuwaiyah, vicino alla cittadina di Zankurah, sarebbero stati uccisi 22 militari mentre altri 16 sarebbero rimasti feriti. Nella mattinata di oggi, invece, due attentatori suicidi alla guida di auto imbottite di esplosivo si sarebbero scagliati contro alcuni convogli dell'esercito governativo nei villaggi di Safiyrah e Abu Taiban, uccidendo 25 soldati e fendone altri 20.
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