Dal 15 dicembre 2016 al 14 febbraio 2017, l’Istituto centrale per la grafica ospita la mostra "Verso il Mediterraneo. Sezioni del paesaggio da Salerno a Reggio Calabria", a cura di Emilia Giorgi e Antonio Ottomanelli, con oltre 100 lavori realizzati da alcuni dei maggiori fotografi italiani contemporanei che hanno documentato il paesaggio attraversato dall’A3 Salerno - Reggio Calabria.
Il sottotitolo della mostra prende ispirazione dalla celebre ricerca di Gabriele Basilico e Stefano Boeri Sezioni del paesaggio italiano, pubblicata nel 1997 per un atlante eclettico sui mutamenti del territorio nazionale.
La mostra è promossa da Anas in collaborazione con l’Istituto centrale per la grafica, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e realizzata con il supporto di Contship Italia Group, Willis Towers Watson e Planar, nell'ambito del progetto OIGO Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere.
Undici gli autori coinvolti, Andrea Botto, Gaia Cambiaggi, Martin Errichiello e Filippo Menichetti, Marco Introini, Allegra Martin, Maurizio Montagna, Armando Perna, Filippo Romano, Marcello Ruvidotti, Francesco Stelitano, Giulia Ticozzi, che hanno esplorato tre regioni – Campania, Basilicata e Calabria – e rintracciato un patrimonio culturale materiale e immateriale visibile in mostra come un “viaggio nel viaggio” che inizia a Salerno e termina a Reggio Calabria.
Sono narrate realtà diverse, attraverso i focus che ogni autore ha individuato con singoli percorsi, visitando le infrastrutture, osservando il paesaggio, facendo emergere attraverso l’ascolto dei linguaggi delle tre regioni, i conflitti e le contraddizioni del territorio indagato.
La documentazione va dalla dismissione delle vecchie infrastrutture alla naturalizzazione e il ripristino ambientale; dalle storie di vita di uomini e donne coinvolti direttamente o indirettamente dai lavori dell’infrastruttura alla presentazione di opere collegate all’autostrada, come il Porto di Gioia Tauro; fino alle immagini di paesaggio fisico e culturale alla scoperta di un Meridione inedito, a volte intrinsecamente legato alle origini dei singoli autori.
Ne emerge un racconto antropologico in cui la monumentalità delle grandi opere diviene veicolo per sondare da una parte la trasformazione e l’emancipazione del panorama culturale delle regioni che attraversa, dall’altra l’integrazione e la valorizzazione dell’architettura paesaggistica.
A fare da contrappunto a questo racconto sul presente è una sezione dedicata a tre maestri della fotografia italiana con opere provenienti dalla Collezione di Fotografia del MAXXI Architettura e in particolare dal progetto di committenza Atlante Italiano 03. Sono gli scatti di Gabriele Basilico e Olivo Barbieri che descrivono lo stretto di Messina, ancora oggi di estrema attualità, e quelle di Mario Cresci che centra il suo lavoro sulla SS 106 Jonica, importante collegamento tra Reggio Calabria a Taranto, illustrata anni dopo anche dal fotografo Filippo Romano.
Sono parte integrante del percorso espositivo i disegni e le immagini provenienti dall’archivio Anas, esposto per la prima volta al pubblico: progetti, planimetrie e soprattutto fotografie degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, alcune realizzate dallo Studio Fotografico Vasari, che testimoniano i lavori infrastrutturali di un’epoca e del periodo che precede la costruzione dell’A3.
La mostra "Verso il Mediterraneo. Sezioni del paesaggio da Salerno a Reggio Calabria" è accompagnata da una pubblicazione edita da Planar Books con i testi dei curatori e di Stefano Boeri e Joseph Grima.
IL PROGETTO
Partendo da un lavoro fotografico sulla regione Calabria a cura di Antonio Ottomanelli – presentato per la prima volta all’interno della sezione Monditalia della XIV Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano – la mostra è il risultato di una nuova campagna fotografica, che include anche un’attenta ricerca visiva sulla Campania e la Basilicata realizzata nel 2016, voluta dall’Osservatorio Internazionale sulle Grandi Opere, per restituire un ritratto ignoto e sensibile su una parte dell’Italia che l’immaginario corrente della cronaca giornalistica non racconta.
“La Salerno - Reggio Calabria - scrive Gianni Vittorio Armani - è un progetto unico nel suo genere, perché attraversa gli Appennini lucani e calabresi per oltre il 50% dell’intero percorso. La prevalenza lungo il tracciato di rilievi montuosi segnati dalle capillari fiumare e dalla forte instabilità idrogeologica dei suoli, che hanno sempre rappresentato un ostacolo all’infrastrutturazione, diventano un terreno di sfida per coniugare alta ingegneria e architettura al servizio del territorio. La scelta di Anas di promuovere il progetto della mostra nasce da una forte volontà di raccontare la complessa vicenda di questa Autostrada, attraverso lo sguardo di importanti fotografi che hanno restituito liberamente una visione nuova, e lontana dagli stereotipi, di questa grande opera e dei territori che attraversa”.
L’esposizione rientra nel programma delle attività legate all’apertura al traffico, da parte di Anas, dell’ultimo cantiere dell’autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria prevista per dicembre 2016.