Percepisco l’assegno di invalidità ma ho superato il reddito per due anni di seguito, dovrò restituire i soldi all’INPS?

L’assegno di invalidità è una prestazione economica, erogata dall’INPS, riconosciuta agli invalidi civili con una percentuale invalidante tra il 74% al 99%.

Per poter ottenere l’assegno di invalidità, oltre alla percentuale invalidante, bisogna rispettare anche limiti reddituali. Un Lettore ci ha posto una domanda che può essere utile a molti e riguarda i limiti di reddito da rispettare per chi percepisce l’assegno di invalidità.

soldi donna preoccupata
Percepisco l’assegno di invalidità ma ho superato il reddito per due anni di seguito, dovrò restituire i soldi all’INPS? (Ilredattore.it)

“Salve, ho due domande: percepisco l’assegno di invalidità da gennaio 2023 e ho continuato a lavorare. L’INPS non mi ha mai ridotto o tolto l’assegno, il mio reddito è superiore a 19.000 euro all’anno. Adesso che succede l’INPS mi chiederà i soldi che ho percepito?”

Assegno di invalidità e recupero da parte dell’INPS

Possono chiedere l’assegno di invalidità gli invalidi civili con un’età compresa tra i 18 e i 67 anni. La prestazione economica è concessa per tredici mensilità, con decorrenza il primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. I beneficiari dell’assegno di invalidità possono lavorare a condizione che siano rispettati determinati limiti reddituali. La circolare INPS n. 23 del 28 gennaio 2025 ha comunicato i nuovi importi per il 2025: l’assegno di invalidità è di 336 euro al mese e lo percepiscono coloro che hanno un reddito inferiore a 19.772,50 euro. Ricordiamo, inoltre, che l’assegno non è rivedibile.

Postino con raccomandata INPS
Assegno di invalidità e recupero da parte dell’INPS (ilredattore.it)

In base al reddito di lavoro percepiti, l’assegno ordinario di invalidità è soggetto a riduzione del 25% o del 50%. Nel caso il reddito superi la soglia di reddito che da diritto alla prestazione, l’assegno è revocato dall’INPS.

In base al reddito di lavoro percepiti, l’assegno ordinario di invalidità è soggetto a riduzione del 25% o del 50%. Nel caso il reddito superi la soglia di reddito che da diritto alla prestazione, l’assegno è revocato dall’INPS.

L’INPS verifica periodicamente le prestazioni economiche erogate ai cittadini, sia che si tratti dell’assegno di invalidità, sia che si tratti della pensione o di altre prestazioni (ad esempio: indennità di accompagnamento, indennità di disoccupazione, eccetera). Dopo le verifiche, l’Istituto può chiedere la restituzione delle somme percepite indebitamente. La richiesta include anche le somme erogate molto tempo prima.

La normativa vigente all’articolo 13 legge 412/1991 e l’articolo 52 legge 88/1989, prevedono solo per le prestazioni pensionistiche, che non sono mai ripetibili le somme corrisposte in base a un provvedimento definito. Pertanto, anche se l’Istituto ha commesso un errore erogando importi non dovuti, non può più richiederne la restituzione.

Nel caso esposto, l’INPS può chiedere che le somme percepite indebitamente siano restituite. Il nostro consiglio è rivolgersi a un patronato chiedendo una verifica dei propri requisiti che danno diritto al benefico. Ricordiamo che la soglia di reddito da non superare per il 2025 è inferiore a 19.772,50 euro, inoltre il limite reddituale varia ogni anno e pertanto, un controllo sui redditi di lavoro è il primo passo.

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