Attentati contro i magistrati di Reggio: due condanne e un'assoluzione
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Il collegio Giudicante del Tribunale di Catanzaro ha inflitto una condanna a 8 anni e 6 mesi nei confronti di Luciano Lo Giudice, fratello di Nino, ex collaboratore di giustizia, e di 5 anni e 8 mesi ad Antonio Cortese. Sono stati ritenuti responsabili di due attentati compiuti nel 2010 a Reggio Calabria: il primo, a gennaio, contro la sede della Procura Generale, il secondo, sette mesi più tardi, all'ingresso dell'edificio in cui abita Salvatore Di Landro, Procuratore Generale. Sono stati anche giudicati responsabili dell'atto intimidatorio ai danni di Giuseppe Pignatone, allora Procuratore della Repubblica in riva allo Stretto ed oggi a Roma con il medesimo incarico. I magistrati hanno deciso di assolvere per non aver commesso il fatto, invece, un terzo imputato, Vincenzo Puntorieri, che ha espiato tre anni di carcere. Domenico Guarascio, che aveva sostenuto le tesi della pubblica accusa, aveva chiesto che fossero condannati a pende comprese fra gli otto ed i dieci anni di reclusione. Per arrivare alla sentenza odierna si sono rivelate decisive le testimonianze rese proprio da Nino Lo Giudice, soprannominato "il nano".
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