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Le Forze speciali italiane sono già in Libia, lo conferma un documento top secret

Le Forze speciali italiane stanno operando in Libia. A confermare l'indiscrezione fatta ciorcolare da Repubblica, un documento top secret pubblicato dall'Huffington Post.  Redatto dal Comitato di controllo sui servizi segreti (Copasir), il documento conferma la presenza dei nostri militari sullo scacchiere libico. Le operazioni attualmente in corso sono "effettuate in applicazione della normativa approvata lo scorso novembre dal parlamento, che consente al presidente del Consiglio di autorizzare missioni all'estero di militari dei nostri corpi d'elite ponendoli sotto la catena di comando dei servizi segreti con tutte le garanzie connesse. Immunità compresa". In altri termini, "i commando del IX Reggimento 'Col Moschin' del Gruppo Operativo Incursori del Comsubin, del XVII Stormo Incursori dell'Aeronautica Militare e del Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri (e le forze di supporto aereo e navale) non rispondono alla catena di comando della coalizione dei trenta e più paesi che appoggia il governo del premier Fayez al Sarraj, ma direttamente" al governo Renzi. Secondo alcune indiscrezioni, le teste di cuoio italiane opererebbero a Tripoli, Misurata e Bengasi e svolgerebbero attività di formazione dei militari del Governo di Unità nazionale e delle milizie di Misurata.

Operazione "Perseo": arrestati 7 esponenti della cosca Giampà

Sette persone appartenenti alla cosca di 'ndrangheta Giampà di Lamezia Terme sono state arrestate, questa mattina, dagli uomini della Polizia di stato. Gli arresti sono stati compiuti in esecuzione di un provvedimento emesso dalla corte di Assise di Appello che ha fatto propria l’istanza di applicazione della misura cautelare avanzata dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello. Tutte e 7 le persone interessate dal provvedimento erano state coinvolte nell'operazione Perseo, condotta, nel luglio 2013, dagli uomini della Squadra Mobile di Catanzaro. Assolti in primo grado, gli arrestati sono stati successivamente condannati nel giudizio di Appello con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Secondo l'accusa, uno degli arrestati pur non essendo organico alla 'ndrina Giampa, occultava in locali di sua proprietà i mezzi usati dalla cosca per compiere azioni criminali. Altri due uomini, C.M.N. e A.M., devono rispondere di una serie di episodi estorsivi a carico di imprenditori che gestivano esercizi commerciali a Lamezia Terme, tutti aggravati dal metodo mafioso. In manette anche un altro uomo per il ruolo avuto nel duplice omicidio di Vincenzo Spena e Domenico Vaccaro, uccisi a Lamezia Terme nell'ottobre del 2006. A stringere le manette ai polsi sono stati i poliziotti della Squadra Mobile di Catanzaro e del Commissariato di Lamezia Terme, coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia. Espletate le formalità di rito, i 7 sono stati associati alla Casa Circondariale di Catanzaro.

Calciomercato, Catanzaro: arriva il centrocampista Carcione

Il centrocampista Imperio Carcione è un nuovo giocatore del Catanzaro. La notizia è stata diffusa dalla società giallorossa che, attraverso il proprio portale, fa sapere: " di essersi assicurata il diritto alle prestazioni sportive del centrocampista Imperio Carcione, proveniente dalla Paganese. Nativo di Cassino, classe 1982, Carcione ha collezionato nella scorsa stagione 30 presenze e 5 reti con la formazione azzurrostellata. Nella sua carriera ha vestito le maglie di Arezzo, Perugia, L’Aquila per quattro stagioni, Benevento per tre stagioni, Brindisi, Cassino e Salernitana in serie B. Si lega al club giallorosso con un contratto annuale. Nell’ambito della stessa operazione sono stati trasferiti in prestito alla Paganese l’attaccante classe 1995 Simone Caruso e il centrocampista classe 1995 Leonardo Longo".

Catanzaro, fiera di San Lorenzo: il Movimento sociale stigmatizza l'operato dell'amministrazione comunale

"Volge ormai al termine la 'storica' Fiera di San Lorenzo che si tiene nel quartiere Mater Domini ogni anno in occasione della data odierna. Quest’anno si registra un significativo, seppur lieve, incremento delle presenze e, di conseguenza, dei magri introiti dei coraggiosi operatori che, ostinatamente, vi partecipano nonostante la reiterate 'angherie' cui vengono sottoposti da parte di una amministrazione comunale sempre più distratta e sempre meno presente ad un appuntamento che, nel tempo, aveva assunto dignità di evento storico per l’intera comunità, ed oggi ristretto nell’ambito di qualcosa che è poco più di un 'mercatino' ".  E' quanto dichiara in una nota la segreteria cittadina del Movimento sociale - Fiamma tricolare. "La dirigenza cittadina del MSI-Fiamma Tricolore di Catanzaro - prosegue il comuncato - nell’esprimere ai commercianti ed ai cittadini solidarietà e vicinanza, stigmatizza con forza l’assenza dell’amministrazione, in primis il sindaco, alla inaugurazione della Fiera; gli alti costi cui sono sottoposti gli operatori; l’assurda situazione igienica in cui sono stati costretti gli stessi in questa settimana di permanenza (quest’anno negato pure il supporto dell’edificio scolastico del plesso Giglio); gli orari di vendita “ridotti” e le conseguenti perdite di introiti e tant’altro, nonostante sia aumentata oltre ogni aspettativa la partecipazione degli espositori. La vera preoccupazione è che tutto ciò sia dovuto ad un disegno, preordinato in ambienti amministrativi, per giungere a spostare la fiera in altro luogo della Città (mai come in questo periodo si è vociferato di un prossimo spostamento verso il Centro già dal prossimo anno) in ossequio alla tanto sbandierata volontà di far rivivere il Centro Storico, cosa apprezzabile laddove non si scontra con storia e tradizione legata ad altri quartieri della Città".

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