Antonio Mottola è il nuovo presidente dell’Associazione provinciale allevatori di Vibo Valentia

Con una brillante affermazione, la lista “Allevatori Vibonesi”, composta dagli allevatori aderenti a Cia - Agricoltori Italiani Calabria sud e Confagricoltura Vibo Valentia, ha vinto le elezioni svoltesi mercoledì scorso a Sant’Onofrio per il rinnovo del Consiglio Provinciale dell’Apa (Associazione provinciale allevatori di Vibo Valentia).
Presidente è stato eletto Antonio Mottola, di Rombiolo, vicepresidente Carmelo Panzitta, di Ioppolo. Completano il Consiglio direttivo Francesco Sesto, Domenico Mazzitelli, Gennaro Panzitta, Giuseppe Pugliese e Vincenzo Lazzaro.

Inoltre, Carmelo Panzitta e Francesco Sesto sono stati indicati anche quali delegati all’assemblea generale dell’Ara, l’Associazione regionale allevatori della Calabria.

Il neo presidente Antonio Mottola, ringraziando per la fiducia ricevuta ha dichiarato: “è necessario sviluppare un progetto di valorizzazione della filiera zootecnica con azioni finalizzate a favorire le produzioni di qualità, per accrescere la remunerazione ed i redditi degli allevatori, che purtroppo  si contraggono sempre di più a seguito degli aumenti dei costi delle materie prime”.

Soddisfazione per l’esito dell’elezione è stata espressa dalla Cia - Agricoltori italiani Calabria sud e da Confagricoltura Vibo Valentia che hanno augurato buon lavoro al nuovo Consiglio direttivo.

Continuano le ricerche degli allevatori scomparsi il giorno di Pasqua

Continuano le ricerche dei due allevatori di Petilia Policastro, Rosario e Salvatore Manfreda,  padre e figlio, di 68 e 35 anni, scomparsi il giorno di Pasqua.

I carabinieri del Comando provinciale di Crotone, coadiuvati da personale del Nucleo cinofili di Bologna, coordinati dalla Procura della Repubblica di Crotone, stanno rastrellando l’area dove è ubicata l’azienda di proprietà degli scomparsi.

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Crisi allevatori calabresi: Guccione chiede la discussione in Consiglio Regionale

Il consigliere del PD, Carlo Guccione, ha depositato la richiesta di inserire all’odg della seduta odierna di consiglio regionale la discussione sulla crisi dell’Ara (associazione regionale allevatori) anche alla luce dell’incontro che il presidente della Regione Oliverio ha avuto lo scorso 27 novembre con i sindacati. "Ancora oggi – si legge nella richiesta di Guccione -, alla vigilia delle feste natalizie, gli impegni presi in quella riunione con i dipendenti che hanno maturato venti mensilità arretrate oltre a sette mesi di rimborsi non pagati  non sono stati mantenuti. I lavoratori dell’Ara si trovano in una situazione che, da una parte, rischia di avere forti ripercussioni sulla qualità dei servizi e,  dall’altra, di gettare nella disperazione le famiglie dei quarantasette dipendenti oltre ai cinquanta tecnici convenzionati che aspettano gli  stipendi addirittura dal 2011". "Guccione ha chiesto "che si faccia piena luce sul mancato impegno a risolvere una questione che avevo già avuto modo di sollevare lo scorso otto agosto e che, da allora, si è ulteriormente aggravata coinvolgendo lavoratori che anche se non percepiscono uno stipendio da oltre venti mesi, continuano ad assicurare  un servizio importante ed essenziale per la salute dei cittadini".

 

Ara, cento dipendenti senza stipendio da venti mesi. Guccione: “Regione mantenga impegni presi”

“Nonostante l’incontro del 27 novembre tra il presidente della Regione e i sindacati sulla vicenda dell’Ara (associazione regionale allevatori), ancora oggi, alla vigilia delle feste natalizie, gli impegni presi in quella riunione non sono stati mantenuti”. È quanto afferma il consigliere regionale Carlo Guccione, secondo il quale, “ad oggi, i dipendenti hanno maturato venti mensilità arretrate oltre a sette mesi di rimborsi non pagati, in una situazione che rischia da una parte di avere forti ripercussioni sulla qualità dei servizi e dall’altra di gettare nella disperazione le famiglie dei quarantasette dipendenti oltre ai cinquanta tecnici convenzionati che aspettano gli  stipendi addirittura dal 2011. Nel prossimo consiglio regionale – sostiene l’esponente del PD - chiederò che si faccia luce sul mancato impegno a risolvere una questione che avevo già avuto modo di sollevare lo scorso otto agosto. Da allora il tempo è trascorso inutilmente. La situazione si è ulteriormente aggravata e le promesse non mantenute stanno alimentando un clima di tensione tra i lavoratori. Non possiamo più tollerare – conclude Guccione - un atteggiamento che non viene incontro alle famiglie di questi lavoratori che da oltre venti mesi non percepiscono uno stipendio ma che, comunque, assicurano un servizio importante ed essenziale per la salute dei cittadini”.

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