'Ndrangheta. Il Senato ha votato sì all'arresto del senatore calabrese Antonio Caridi
L'aula di Palazzo Madama si è espressa a favore dell'arresto del senatore Antonio Caridi. Sono stati 152 i colleghi che hanno dato l'ok all'esecuzione del provvedimento restrittivo a carico del parlamentare calabrese accusato dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria di avere ricoperto i ruoli di "dirigente ed organizzatore della componente 'riservata' della 'ndrangheta". Secondo le accuse formulate nell'ordinanza di custodia cautelare, il rappresentante del Gruppo Grandi Autonomie Locali "fruiva dell'appoggio, tramite la sua articolazione di vertice cosca De Stefano in occasione di tutte le consultazioni elettorali alle quali prendeva parte, dalla prima candidatura alle elezioni comunali del 1997 alle elezioni regionali del 2010". Nel pomeriggio di mercoledì la Giunta per le immunità si era pronunciata con esito analogo: 12 i componenti che avevano votato favorevolmente, 7 quelli che si erano opposti, un membro aveva, invece, scelto la strada dell'astensione. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Lega da una parte; Forza Italia, Grandi Autonomie Locali e Idea dall'altra. Pochi minuti fa il verdetto dell'Aula: oltre ai 152 sì, sono stati conteggiati 110 no. In 12 si sono astenuti. Lo scrutinio, in accoglimento della richiesta avanzata dagli esponenti di GAL, è stato segreto, contrariamente a quanto auspicato dal PD, che avrebbe preferito il voto palese. L'avvocato Valerio Spigarelli, difensore di Caridi, ha assicurato: "Ovviamente ci consegneremo noi".
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