Dimensionamento scolastico, Niglia scrive ad Oliverio: “Illegittime prese di posizione di Talarico”

Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia,  ha inviato una lettera, tra gli altri, al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in merito ai rilievi che la dirigente regionale del settore Cultura e Istruzione, Sonia Talarico, ha mosso al Piano Provinciale di Dimensionamento Scolastico 2017/2018, “assumendosi  - secondo il presidente della Provincia di Vibo - un potere di stretta competenza della Giunta regionale”.  

Il presidente Niglia nella missiva indirizzata ad Oliverio esprime il proprio  rammarico perché “la comunicazione, cui si fa riscontro, non solo non è ad oggi formalmente pervenuta a questo Ente, ma essa è stata già formalmente diffusa da organi di stampa, con un’evidente scorrettezza istituzionale”.  

La comunicazione istituzionale di Niglia vede - come accennato - quale principale destinatario il presidente Oliverio ma è indirizzata anche al presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto; al vicepresidente della Giunta, Antonio Viscomi; all’assessore regionale alla Cultura e all’Istruzione, Federica Roccisano; al dirigente generale della Regione, Pasquale Anastasi e, per conoscenza, al presidente dell’Unione delle Province calabresi, Franco Bruno e alla dirigente regionale, Sonia Talarico.

Il presidente della Provincia di Vibo nella lettera ribadisce, inoltre, alla Regione Calabria la posizione delle Province nell’ambito dell’ordinamento giuridico italiano “quale elemento costitutivo al pari dello Stato, delle Regioni e dei Comuni, per come sancito dal recente referendum popolare” e nelle proprie considerazioni, inerenti le prese di posizione “illegittime” della dirigente Talarico, evidenzia che “non viene esercitato il potere sostitutivo nei modi previsti”.

Dimensionamento scolastico, Mirabello: “Incongruenze da correggere”

“A seguito del varo della proposta di dimensionamento scolastico operata dalla Provincia di Vibo Valentia, e dei conseguenti, unanimi rilievi formulati su tutto il territorio provinciale da sindacati, amministrazioni comunali e presidi scolastici, ho ritenuto opportuno, nella giornata di martedì, incontrare l'assessore Federica Roccisano ed i dirigenti del Dipartimento regionale competente”. 

È quanto afferma il presidente della Commissione Cultura Michele Mirabello che spiega: “pur riconoscendo il ruolo fondamentale che rivestono le Provincie nella redazione della proposta di dimensionamento, ho però verificato al tavolo regionale la necessità di rilevare alcune gravi incongruenze nella proposta di piano per come redatta dalla Provincia di Vibo Valentia, a causa del mancato rispetto del dettato delle linee guida regionali approvate dalla Giunta regionale e dalla III commissione consiliare che presiedo.

Per tali ragioni, mi sento di rassicurare i dirigenti scolastici, i sindaci, i sindacati e le amministrazioni comunali in ordine al rispetto assoluto di quanto sancito dalla legge e dalle linee guida.

Già da martedì – precisa Mirabello - è in effetti partita dal Dipartimento regionale una missiva nella quale si rileva l'impossibilità di procedere agli interventi previsti dalla proposta di piano in contrasto con il volere delle amministrazioni comunali competenti per come previsto dalle linee guida regionali.

Per tali ragioni, tutti gli interventi previsti in carenza del preventivo parere favorevole dei comuni interessati o addirittura nonostante parere contrario, come nel caso specifico di Ioppolo, Drapia, Cessaniti, verranno cassati mantenendo gli stessi equilibri ed i medesimi assetti del precedente piano, così come verranno conseguentemente mantenuti i due istituti di Nicotera e quello di Cessaniti e messo ‘in sicurezza’ quello di Tropea.

Resta il rammarico – conclude Mirabello - per una buona occasione per garantire potenziamento e consolidamento delle realtà a rischio per gli anni a venire oltre che per altre importanti opportunità sprecate in una vicenda in cui il territorio vibonese poteva e doveva recitare un ruolo propositivo maggiormente all'altezza delle attese”.

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