Bevacqua (Pd): "Sui fondi Ue, una corsa contro il tempo"

“La Calabria è una terra d’emergenza ma nessuno può pensare di rinchiuderla nel proprio recinto perché questo significherebbe davvero portare la Calabria e i calabresi ad un punto di non ritorno. Se il governo ipotizza il ritorno del Ministero per il Mezzogiorno, a noi tocca essere forti e autorevoli con il Governo nazionale. E per farlo dobbiamo avere le carte in regola e mettere da parte rancori e individualismi e aprire ad una nuova stagione politica”.Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua, intervenuto oggi nel corso della seduta del Consiglio regionale che al primo punto all’ordine del giorno recava proprio il dibattito sui Fondi comunitari. “Ancora una volta - ha detto l’esponente del Pd - ci troviamo a fare una corsa contro il tempo per evitare di perdere i fondi europei. Un’eventualità, questa, che bisogna scongiurare con ogni mezzo, poiché sarebbe una sciagura rimandare indietro risorse destinate ad una regione, la Calabria, con il più alto tasso di disoccupazione e con il Pil tra i più bassi d’Europa”. “Proprio sull’impiego dei Fondi comunitari si impone un brusco cambio di rotta. Se è vero, come è vero - ha spiegato Bevacqua  - che uno dei problemi  del vecchio ciclo di programmazione è stata anche la lentezza della macchina burocratica, occorre voltare decisamente pagina. Non è concepibile che un’impresa o una famiglia presentino una domanda di aiuto presso un Dipartimento regionale e ottengano una risposta dopo 2 anni! In quel periodo l’azienda in difficoltà fallisce e le persone perdono la dignità cercando solidarietà fuori dal sistema istituzionale”. “Il cambio di rotta - insiste il rappresentante del Pd -  impone massima trasparenza nei procedimenti amministrativi: certezza dei tempi, accesso in ogni momento alle informazioni e soprattutto ai procedimenti in corso, accelerazione delle procedure di affidamento, magari attraverso l’impiego di una task force o della Conferenza dei servizi”. “Nel merito degli interventi - ha concluso Bevacqua - bisogna definire i grandi progetti a partire dalla metropolitana che è in grave ritardo, nonostante gli annunci degli ultimi anni. Possiamo anche pensare di concentrare le risorse europee in ritardo di spesa su un piano di sicurezza contro il dissesto idrogeologico, sull’adeguamento degli edifici scolastici, nella realizzazione di interventi nei Comuni piccoli e montani integrando progetti del Governo, come il programma ‘6.000 campanili’, che riguardano la Calabria”.

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