Progetti e cantieri: Destra per Reggio preoccupata per la "pochezza dell'amministrazione Falcomatà"

"Apprendiamo con soddisfazione - scrivono in una nota Mariangela Cuzzola e Giuseppe Malara, componenti del Coordinamento territoriale di Destra per Reggio - di come il sindaco della 'svolta' persegue l'azione di riqualificazione strategica del territorio proseguendo con il fatidico taglio di nastri delle neonate aiuole; forse è da questa attività inaugurale che si è inteso dare avvio alla rimodulazione del Decreto Reggio, sostituendo la programmazione ed i cantieri avviati con il volontariato floreale. Proprio Piazza Garibaldi, area destinataria di un progetto di riqualificazione impegnato con l’appalto di circa 10 milioni di euro, in questi giorni ha visto il 'dominus' di palazzo San Giorgio ospite per l'inaugurazione dell’area verde di circa 20 metri quadri presentata all’opinione pubblica per l'attenzione mediatica riservata ad un’opera di alto profilo progettuale. E' da considerare, senza dubbio alcuno, l’impegno lodevole di chi vuole volontariamente offrire un angolo di decoro alla Città, ma appare preoccupante la pochezza dell’amministrazione che continua a glissare l'attenzione su progettualità importanti come quelle del Decreto Reggio che, annunci e selfie a parte, sino ad ora ha registrato solo il risultato del definanziamento di 10 milioni di euro e lo stallo di tutti i cantieri avviati negli scorsi anni". "L’area di piazza Garibaldi - sottolineano i rappresentanti del Movimento politico militante - è sintomatica di questa preoccupante situazione, sia per il blocco dell'affidamento dei lavori relativi alla ristrutturazione dell'area ed al parcheggio interrato che attende da mesi soltanto la firma del contratto, sia rispetto alla perdita dei fondi del Piano della Mobilità che in quell'area prevedeva un sistema innovativo di collegamento della stazione centrale con il Cedir, creando un interscambio a monte del centro urbano ed a ridosso della tangenziale.  Nessuna notizia in atto neppure rispetto al progetto di interramento della stazione ferroviaria, opera funzionale per la prosecuzione del lungomare in continuità con il parco lineare sud (cantiere bloccato) e l'eliminazione dello sbarramento delle linee ferrate rispetto all’affaccio verso il mare. Ci dica il sindaco in pectore cosa intende fare di questi progetti che, forse perché accreditabili  alla politica del 'Fare' del Centro Destra, sembrano abbandonati; ci spieghi, se ne ha una, qual è la sua idea di Città; illustri qual è la sua visione per il futuro metropolitano; crede forse che la promozione delle aiuole sia sufficiente per ridare dignità e prospettiva alla Comunità reggina? Sappiamo che è difficile, forse impossibile per chi non ne ha le capacità, portare avanti un lavoro complesso che, proprio per Piazza Garibaldi, determinerebbe un nuovo assetto urbano ed infrastrutturale; in questa direzione manca un  impegno concreto e scevro da pregiudizi sulla progettualità della Destra ed un'azione forte a salvaguardia delle risorse economiche giacenti". "Si abbia il coraggio - è l'invito finale di Destra per Reggio - di discutere e di riconoscere il valore delle cose in itinere, magari come soggetti che sanno superare l'ansia di carriere politiche e mettere da parte beghe di parte per dare priorità alla Città, accantonando posizioni di incapacità supponente ed operando al netto di pugni chiusi e sceneggiate fiorite".       

 

Inaugurazione asilo comunale, Destra per Reggio punge: "Falcomatà millanta un'opera del 2010"

"Inizia di buon auspicio il mese di settembre per l’azione dell’amministrazione comunale che proprio oggi si è fregiata, in pompa magna, di inaugurare un’ opera: l’asilo nido del CE.DI.R". E' quanto si legge in una nota trasmessa da Giuseppe Malara, a nome di Destra Per Reggio. "Certo,  magari non depone bene come Istituzione cittadina - ironizza il rappresentante del Movimento Politico Militante - inaugurare un’opera dedicata all’infanzia, età di speranza e innocenza, ripetendo il taglio di un nastro e spacciando come di propria forgia l’ennesima opera che già nel marzo del 2010 era stata completata ed attivata con tanto di servizio prestato da Cooperative sociali sino all’avvento dei commissari.  Proprio in questa occasione il “dominus” sorridente di palazzo San Giorgio ha colto ben due risultati: in primis,  ha restituito alla città una struttura dedicata alla cura dei più piccoli e finalizzata a tracciare i primi sedimenti  educativi, in secondo luogo ha dato atto di come l’agire del Comune, quando segue le orme del vituperato passato a targa centrodestra, riesce a concretizzare opere di indiscusso valore. L’asilo diviene dunque il simbolo comportamentale del  governo comunale che , ben ci sta, possiamo definire infantile e che utilizza, con preoccupante superficialità, queste occasioni pubbliche per spostare l’attenzione dai problemi quotidiani. Il punto dolente non è quello della rivendicazione di opere e progetti che appartengono a ben altra classe dirigente, il problema è legato all’esempio costante di un gruppo politico che quando persegue azioni positive non ha alcuna remora nel millantarne la primogenitura negando anche l’evidenza come al CE.DI.R., mentre non dimostra alcuna capacità operativa nell’affrontare i bisogni e le aspettative dei cittadini, anzi continua a volgere lo sguardo dinanzi ai veri problemi ed agli scippi che Reggio subisce in questi mesi. Si occupi il primo cittadino della “svolta”:  della possibile chiusura dell’Aeroporto annunciata da un esponente del suo partito, si occupi della sede dei beni confiscati voluta a Reggio dal centrodestra e declassata altrove dal centrosinistra, si occupi del danno ai gazebo e dell’affidamento senza procedura pubblica del Miramare, si occupi dei rifiuti che abbondano per le vie della Città e della perdita di oltre 100 milioni per le opere pubbliche". "Infine, ma forse prima di tutto, sarebbe opportuno evitare, quando si taglia il nastro di un asilo, il richiamo ai bimbi migranti annegati nel Mediterraneo affinché - conclude Malara - alla menzogna su un’opera, che non è frutto del  lavoro di questo sindaco, non si accompagni anche la speculazione morale e sentimentale legata alla sofferenza ed al dramma umano".      

 

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