Cosenza, Guccione (Pd):"Sul Psc l'ennesimo atto di arroganza di Occhiuto"

Riceviamo e pubblichiamo

"A domanda non risponde. È trascorso un mese dalla presentazione della mia interrogazione al sindaco di Cosenza sul Piano strutturale comunale (Psc). Con una delibera di Giunta comunale del giugno 2017, con la scusa di “modificare e adeguare alcune tavole del Psc finalizzate a una buona lettura e fruizione delle stesse”, venivano modificati e spostati – rispetto al Piano strutturale comunale del 2015 che aveva avuto tutti i pareri dalla Conferenza di Pianificazione - milioni di metri cubi edificabili dalle frazioni e periferie della città al centro di Cosenza. Il sindaco fa finta di non capire che questa modifica sostanziale del Psc, licenziato nel 2015 con tutti i pareri di legge dalla Conferenza di Pianificazione, deve essere nuovamente sottoposta ai pareri di tutti gli organismi istituzionali competenti. Infatti, la modifica degli indici territoriali di perequazione e compensazione al Psc/Reu è da considerare come variante sostanziale allo strumento urbanistico in corso di approvazione. Qualsiasi variazione apportata al Psc/Reu invalida il precedente parere rilasciato dalla Regione Calabria - Settore 2 Vigilanza normativa tecnica sulle costruzioni e supporto tecnico – quale parere prodromico all’adozione dell’atto. Siamo al disprezzo delle regole e delle procedure. A questo punto servirebbe un atto di correttezza istituzionale e chiarezza da parte del sindaco: dica finalmente alla città, in maniera trasparente, chi sono i beneficiari di questa modifica subdola, mascherata da un atto amministrativo. Un atto che non evidenzia in maniera chiara che veniva avviata una procedura di modifica sostanziale degli indici di edificabilità. Nei fatti comporta uno spostamento di milioni di metri cubi nel centro di Cosenza per attività edificatorie. Da ciò emerge, ancora una volta, l’arroganza istituzionale e politica di collocarsi fuori dal confronto e dalle procedure a garanzia della buona amministrazione. Il sindaco, invece, ha fatto prevalere l’interesse privato rispetto a quello pubblico. Non dimentichiamo poi che il sindaco architetto nel Piano strutturale comunale (Psc) ha previsto, nei prossimi vent’anni, un aumento di soli 620 abitanti nel centro storico di Cosenza, proprio nel momento in cui il governo Gentiloni stanziava 90 milioni di euro e oggi il governo Conte sta programmando la spesa per la realizzazione delle opere che si dovranno realizzare per il rilancio di questa parte della città. Siamo veramente al paradosso. Si spenderanno 90 milioni per il centro storico di Cosenza e il sindaco, nel suo Psc, prevede di fatto uno spopolamento dell’area. Il Piano strutturale comunale andrebbe sicuramente rivisto alla luce di quello che si sta per concretizzare, e anche per non compromettere uno sviluppo a Sud della città che renderebbe più centrale la parte storica di Cosenza. Tale impostazione rischia ancora di più di marginalizzare la nostra città. I dati, forniti dall’ufficio Affari generali Servizi demografici del Comune di Cosenza, parlano chiaro: nel 2011 Cosenza aveva 69376 abitanti, nel 2017 arriviamo a 67239 (2137 abitanti in meno). Evidentemente la qualità della vita, i servizi idrici, di trasporto, il caos e la paralisi del traffico cittadino rendono sempre meno appetibile la città".

Carlo Guccione -Consigliere comunale Pd - Cosenza

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Cosenza, le opposizioni attaccano Occhiuto: "continua a mortificare i quartieri della città 

Riceviamo e pubblichiamo
 
"Abbiamo più volte denunciato l'incuria e l'abbandono di tutti i quartieri della città: mancato spazzamento, cumuli di rifiuti dappertutto, buche e voragini presenti lungo le strade e anche questa mattina durante l'audizione dell'ing. Francesco Converso, Occhiuto e la sua amministrazione confermano che la loro premura è solo ed esclusivamente Corso Mazzini. Infatti, malgrado i circa 500.000 mila euro che si spendono per le luminarie (di dubbio valore artistico e certamente nessun valore identitario), ancora una volta risultano interamente ignorati ed esclusi da qualsiasi segno delle feste natalizie i nostri quartieri neanche un albero addobato nelle piazze principali ,quasi a voler escludere la stragrande maggioranza dei cosentini, considerati evidentemente cittadini di serie B. Ci opponiamo a questo modo di amministrare la Città, che tenta di abbellire solo il chilomentro del corso principale tenendo fuori tutto il resto. 
Tutti i cosentini meritano considerazione e rispetto, nessuno escluso".
 
Gruppo Consiliare Pd
Gruppo Consiliare Grande Cosenza 
Gruppo Consiliare Cosenza popolare
Gruppo Consiliare Uniti per la città
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Gianluca Callipo molla Oliverio per passare al centrodestra: le reazioni del mondo polito calabrese

Dopo la notizia di Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro e presidente dell'Anci Calabria, che ha abbandonato il centrosinistra del presidente Oliverio per passare tra le fila del centrodestra di Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e papabile, futuro, candidato alla guida della regione, non tardano ad arrivare i primi commenti del mondo politico calabrese.

Da Giuseppe Mangialavori, Consigliere Regionale e componente dell’ufficio di presidenza Forza Italia Calabria, al consigliere regionale Vincenzo Pasqua il coro è unanime: "grande acquisto che accresce la forza del centrodestra e ci avvicina alla vittoria".

Secondo i ben informati, quello di Callipo potrebbe non essere l'unico cambio di bandiera in vista delle regionali. Tanti sarebbero infatti gli scontenti del centrosinistra che lamentano la poca coesione e l'ancor meno condivisione che al momento vive il partito di maggioranza alla guida della regione Calabria.

 

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Cosenza, Damiano Covelli (PD) al sindaco Mario Occhiuto (FI): "Perché tanta apprensione?"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da parte di Damiano Covelli, Capogruppo PD Comune di Cosenza.

"Francamente non si capisce tanta apprensione da parte di Mario Occhiuto. A Palazzo dei Bruzi il gruppo consiliare del PD ha chiesto solo un accesso agli atti.

Non abbiamo, finora, inteso esprimere alcuna valutazione di merito sulla iniziativa "pubblico-privata" che ha promosso l'insediamento della "Residenza Ruggi d'Aragona". È auspicabile che il confronto sulla qualità e la finalità di tale iniziativa si faccia in Consiglio comunale. Ora Occhiuto disponga l'immediata consegna ai consiglieri comunali del PD della documentazione per come previsto dalla legge.

Che timore dovrebbe avere una trasparente Amministrazione a dimostrare che l'utilizzo dei locali di Palazzo Compagna per le finalità che il sig. Renato Nuzzolo ha illustrato sul sito istituzionale del Comune (http://www.comune.cosenza.gov.it/archivio30_i-nostri-video_0_706_1248_4.html) è avvenuto in maniera regolare e legale, sia per quanto riguarda il rispetto delle norme sulla sicurezza sia per quanto concerne la regolarità dei rapporti tra i soggetti privati coinvolti e il Comune? È ovvio che la verifica di tali presupposti è doverosa sia dal punto di vista etico sia sotto l'aspetto della responsabilità amministrativa dal momento che proprio quei locali sono divenuti il macabro teatro di una delle vicende più drammatiche della recente storia di Cosenza.

Non sarebbe forse interesse prima di tutto del Sindaco ad accertare che le iniziative e gli interessi sottesi dalle attività avviate in quei locali dalla "Residenza Ruggì d'Aragona" d'intesa con il Comune non hanno nulla a che fare con le dinamiche che hanno generato il rogo in quel drammatico pomeriggio del 18 agosto? Perché Occhiuto insiste nel minimizzare e, di fatto, ad opporsi affinché, almeno dal punto di vista amministrativo, sia tutto chiaro e trasparente?

Nonostante l'improvvida e incomprensibile reazione odierna da parte del Sindaco riteniamo, comunque, che gli uffici amministrativi preposti, nelle prossime ore assolveranno agli obblighi imposti dalla legge 241/90 ("Nuove norme in materia si procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi".) e provvederanno ad esaudire l'accesso agli atti.

L'Albero dei desideri della Fondazione Thun approda in Calabria

Si rinnova a Cosenza la tradizionale accensione dell’albero di Natale, appuntamento che è ormai un’attesa festa di aggregazione collettiva e che proietta grandi e bambini nell’atmosfera della festa.

Domani (domenica 4 dicembre) alle 18, a piazza Kennedy il sindaco Mario Occhiuto presenzierà alla cerimonia ufficiale insieme a Peter Thun, presidente dell’azienda THUN e fondatore della Fondazione Contessa Lene Thun. 

L’iniziativa, a cui sono invitati tutti i cittadini, vedrà l’esibizione del Piccolo Coro del teatro Rendano diretto dal maestro Maria Carmela Ranieri e la promozione da parte della Fondazione Lene Thun dei progetti di terapia ricreativa negli Ospedali, nonché la presentazione dell' "Albero dei Desideri"  portato a termine grazie all' aiuto di molti cosentini che hanno sposato l'iniziativa.

L'ALBERO DEI DESIDERI

"Il senso e il calore del Natale, si ritrova quest’anno nel grande “Al-bero dei Desideri” decorato per l’occasione, grazie alla Fondazione Lene Thun, con addobbi che riproducono la speranza e i sogni di bambini e ragazzi ricoverati presso i reparti di Oncologica Pediatrica e Pediatria dell’ospedale civile dell’Annunziata, dove l’Onlus bolza-nina svolge gratuitamente attività di ceramicoterapia ricreativa".

Si tratta di un albreo davvero speciale perché, fatto di desideri, sorrisi e speranza, di tanti bimbi e ragazzi che si trovano a dover affrontare la sfida più importante, quella con la vita. Tanti piccoli artisti, ricoverati presso l’ospedale civile dell’Annunziata, lo hanno decorato, con le mani, modellando l’argilla e con il cuore, esprimendo il loro unico desiderio: guarire.

 LA FONDAZIONE CONTESSA LENE THUN

La Fondazione Contessa Lene Thun ONLUS realizza progetti di «terapia ricreativa» attraverso la modellazione della ceramica rivolti in particolare a bambini e ragazzi affetti da diverse patologie, affiancati da team specializzati di ceramisti e volontari. Attualmente sono attivi 22 laboratori permanenti offerti gratuitamente a 15 strutture sanitarie di eccellenza come Policlinico Gemelli e Ospedale Bambin Gesù di Roma, Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, Ospedale San Gerardo di Monza, Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, Ospedale Tappeiner di Merano, Ospedale San Maurizio di Bolzano, Ospedale Pediatrico Microcitemico di Cagliari, Ospedale Annunziata di Cosenza, Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Clinica di Oncoematologia Pediatrica di Padova, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e Ospedale Regina Margherita di Torino, Ospedale Santobono Pausilipon di Napoli, Ospedale Spirito Santo di Pescara.

 L'INIZIATIVA

L’albero di Natale, a Cosenza e in altre 5 piazze d'Italia, donerà un senso di speranza ai tanti bimbi malati regalando loro, si spera, attimi di felicità.

 Come dimenticare “Io guarirò, lo giuro” l’intensa promessa che Aurora ha voluto affidare all’argilla durante le attività di ceramico-terapia dell’anno scorso, donata al Santo Padre come simbolo di speranza di ogni bambino malato. Aurora è una dei 5 mila piccoli pazienti che, grazie alla magia della modellazione, oggi vivono in maniera meno dura e difficile i lunghi ricoveri a cui li costringe la malattia.

 A rendere possibile tutto questo, oltre l'impegno dello staff della Fondazione e il supporto dell'azienda THUN, più di 220 volontari sul territorio nazionale, attivi tutte le settimane nella gestione dei laboratori di ceramico-terapia, i medici e l’equipe sanitaria che quotidianamente impiegano le loro risorse nella lotta alla malattia.

 

Interrogazione dei Deputati PD: “Si riporti la legalità alla Provincia di Cosenza”

I deputati del Partito Democratico Ernesto Magorno, Ferdinando Aiello, Demetrio Battaglia, Enza Bruno Bossio, Bruno Censore, Stefania Covello, Nicodemo Oliverio, Nico Stumpo e Giuseppe Fioroni hanno presentato una interrogazione ai Ministri dell’Interno e degli Affari Regionali per conoscere “quali iniziative il Governo nell’ambito delle proprie prerogative intenda assumere affinché presso la Provincia di Cosenza venga ripristinato il principio di legalità e il corretto funzionamento dell’ente garantendone regolarità e correttezza nonché del legittimo decoro dell’immagine di suddetta istituzione diventata ostaggio di atteggiamenti palesemente illegali”. Nell’interrogazione viene richiamata “tutta la vicenda amministrativa e giudiziaria con i diversi pronunciamenti del Tar e del Consiglio di Stato che hanno inteso affermare senza ombra di dubbio la decadenza del sindaco Mario Occhiuto dalla carica di Presidente della Provincia per effetto dello scioglimento del Consiglio comunale di Cosenza del febbraio scorso e la necessità di pervenire a nuove elezioni. Nelle more – spiegano gli esponenti democratici - l’ente deve essere retto dal consigliere anziano, nella fattispecie il consigliere Graziano Di Natale. Ciò è quanto stabiliscono la legge e le diverse sentenze dei tribunali amministrativi. Nonostante ciò – continuano - Mario Occhiuto continua illegittimamente ad occupare la carica di presidente della Provincia di Cosenza sulla base di un articolo dello Statuto dell’Ente che, com’è richiamato nella interrogazione ‘nell’ambito della gerarchia delle fonti normative, come fonte subprimaria’ è ‘incapace di derogare o di modificare una legge’. Nell’interrogazione – specificano i rappresentanti del partito di Renzi - si fa inoltre riferimento ‘al gravissimo corto circuito istituzionale che si è venuto a creare con atteggiamenti irresponsabili considerata la permanenza in servizio, ancorché illegittima, del direttore generale, dei dirigenti e dei collaboratori chiamati dal presidente decaduto, così come i comportamenti di costoro che si sottraggono all’obbligo giuridico di conformarsi alle decisioni assunte dai giudici amministrativi’”. L’interrogazione dei parlamentari democratici giunge al culmine di “una paradossale diatriba istituzionale ed amministrativa che sta interessando da mesi l’Ente e dopo la notifica di ieri al segretario generale dell’Ente della nota del sottosegretario agli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri che impone l’indizione di nuove elezioni alla Provincia di Cosenza”.

Sgarbi, Santelli e padre Fedele entrano nella Giunta di Mario Occhiuto

Giunta sicuramente non anonima quella presentata nel pomeriggio da Mario Occhiuto. Il sindaco di Cosenza ha scelto nomi eccellenti per la sua squadra: in particolare faranno parte dell’esecutivo la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli, padre Fedele Bisceglia e Vittorio Sgarbi. Al loro fianco ci saranno Matilde Lanzino, Luciano Vigna, Francesco Caruso, Carmine Vizza, Rosaria Succurro e Loredana Pastore. Decisioni che testimoniano la personalità del primo cittadino e che sono alla base delle speranze di sviluppo del centro bruzio.

Il sindaco Mario Occhiuto nomina assessore padre Fedele Bisceglia

La notizia è di quelle sorprendenti, che sicuramente generano dibattiti e non solo nel contesto prettamente politico. Padre Fedele Bisceglia sarà assessore con delega al "contrasto alle povertà, al disagio, alla miseria umana e materiale, al pregiudizio razziale e religioso, alla discriminazione sociale; ambasciatore degli invisibili e degli ultimi" nella Giunta comunale di Cosenza guidata da Mario Occhiuto. L’annuncio, pubblicato su Facebook dallo stesso sindaco bruzio, è stato ripreso dal quotidiano nazionale “La Repubblica” che ha sottolineato come per il frate, assolto con sentenza definitiva dall’accusa di violenza sessuale mossa da una suora, sia l’occasione per rilanciare la propria immagine.

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