A Nicotera la presentazione del libro “Fai silenzio ca parrasti assai” di Marisa Manzini

 Nella mattinata di domani, sabato 23 febbraio 2019, presso i locali del liceo classico “Bruno Vinci” di Nicotera, gli studenti incontreranno la dott.ssa Marisa Manzini, (Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Cosenza).

Nel corso della manifestazione, promossa dall’Associazione Libera, la dott.ssa Manzini presenterà la sua recente pubblicazione “Fai silenzio ca parrasti assai: Il potere delle parole contro la ‘ndrangheta”.

Un libro che raccoglie ripercorrendoli, gli anni in cui la dott.ssa Manzini ha esercitato la sua attività nella provincia di Vibo Valentia, restituendo un quadro particolareggiato del territorio Vibonese, partendo dalle indagini e dai processi che si sono susseguiti.

Dopo un indirizzo di saluto del dirigente scolastico, dott.ssa Marisa Piro, interverranno: il dott. Giuseppe Gualtieri, Prefetto di Vibo Valentia, don Marcello Cozzi, già vicepresidente nazionale di Libera e presidente della Fondazionale nazionale Interesse Uomo, il dott. Giuseppe Borrello, referente provinciale di Libera Vibo Valentia.

Saranno presenti: il Procuratore della Repubblica f.f., dott.ssa Filomena Aliberti; il Questore, dott. Andrea Grassi; il Comandante Provinciale dei Carabinieri, T. Col. Gianfilippo Magro; il Commissario Straordinario del Comune di Nicotera, dott. Samuele De Lucia; il Commissario Straordinario di Limbadi, Prefetto Reppucci; il Parroco di Nicotera, don Francesco Vardè.

Un’occasione importante per gli studenti che avranno l’occasione d confrontarsi sulle storie di chi, dopo anni di vessazioni, decide di alzare la testa, attraverso la forza della parola, e guarda alla collaborazione con lo Stato come l’ultima ratio per un futuro diverso. 

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23enne arrestata dai Carabinieri per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stuefacenti

Nella giornata di ieri , a Taurianova (RC), centro cittadino, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, i militari della Tenenza Carabinieri di Rosarno, agli ordini del Mar. Ord. Marco Schiano, e diretti dal Comandante della Compagnia di Gioia Tauro, Tenente Gabriele Lombardo, col supporto di personale della Compagnia di Taurianova, traevano in arresto, in flagranza di reato, P. M., di23 anni, incensurata, perché, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, veniva trovata in possesso di 85 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo Cannabis, suddivisa in ben nr. 11dosi termo-sigillate e pronte immesse nel mercato locale della droga.

 L’arresto è scaturito a seguito di un controllo effettuato dai militari presso l’abitazione della giovane donna poiché convivente di un soggetto, B.S., trentatreenne del luogo, già gravato da plurimi pregiudizi di polizia per reati della stessa specie, noto alle forze dell’ordine in quanto abitualmente dedito al traffico di sostanze stupefacenti. Quando i militari sono giunti all’interno dell’abitazione la donna, che si trovava da sola in casa, ha tentato di disfarsi della sostanza stupefacente illecitamente detenuta gettandola dalla finestra in un cortile adiacente all’abitazione. I Carabinieri, tuttavia, accortisi del gesto inconsulto, sono riusciti subito a recuperare la sostanza stupefacente, ancora avvolta in sacchetti in plastica e suddivisa in dosi, rinvenendo nelle vicinanze anche un bilancino di precisione, molto probabilmente utilizzato dalla coppia per la pesatura della sostanza da vendere. Il convivente però è riuscito a rendersi irreperibile per cui a finire in manette è stata solo la compagna che, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi (Rc), espletate le formalità di rito, è stata collocata in casa in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida.

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Traffico illecito di rifiuti: i dettagli dell’operazione “Efeso”

Migliaia di tonnellate di rifiuti smaltite illecitamente e senza effettuare alcun trattamento tra quelli previsti per legge da parte di una ditta di Zumpano. È quanto emerso dalle indagini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando provinciale di Cosenza coordinate dalla DDA di Catanzaro che ha portato questa mattina all'esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari per cinque persone, al divieto di dimora nel Comune di Zumpano per una sesta persona e alla denuncia a piede libero per altre cinque. Sono stati contestati i  reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, ricettazione aggravata e associazione per delinquere. L’articolata attività d’indagine condotta dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro dottor Pierpaolo Bruni e dal Sostituto Procuratore dottor Antonio Cestone della Procura di Cosenza, coordinati dal Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro dottor Giovanni Bombardieri e dal Procuratore Aggiunto della Procura di Cosenza dottoressa Marisa Manzini è durata diversi mesi ed ha permesso di interrompere una attività illecita di smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. All’interno dell’azienda “Euro Rottamazioni” in contrada Padula a Zumpano, confluivano vari tipi di rifiuti, oltre ad ingenti quantitativi di cavi in rame prelevato furtivamente a società operanti nel settore energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni. I rifiuti e i cavi in rame venivano conferiti alla ditta, in particolare da tre soggetti rumeni che fungevano da collettori con  una pluralità di persone della stessa nazionalità e la ditta stessa. In altri casi i rifiuti venivano conferiti  direttamente all’interno del piazzale della ditta. Il rame, sia pulito che bruciato, introdotto al suo interno, quantificato dagli investigatori tramite attività di videosorveglianza e intercettazioni in oltre cento tonnellate veniva sigillato  all’interno di alcuni container per poi essere caricato a bordo di mezzi e occultato sotto altri tipi di rifiuti per essere poi inviato in Puglia, Campania e Basilicata insieme ad altri tipi di rifiuti. Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza sono stati monitorati  anche attraverso rilevatori satellitari montati dagli uomini della Forestale. Ogni tipo di rifiuto veniva introdotto all’interno del cantiere della ditta. Batterie esauste al piombo, oli esausti di veicoli, elettrodomestici, cartellonistica stradale, lampioni, veicoli fuori uso e rifiuti ferrosi di ogni tipo e finanche una carrozzina per disabili. Con l’operazione denominata “Efesto” è stata smantellata una rete di raccolta illegale di rifiuti e una centrale di ricettazione e riciclaggio di cavie manufatti in rame di provenienza furtiva il cui giro d’affari è stato stimato dagli investigatori in oltre 1.500.000 euro. Dopo la lunga e accurata attività questa mattina è scattato il sequestro dell’azienda e dei suoi beni e sono state eseguite cinque misure cautelari personali di arresti domiciliari a S.L di anni 35,  E.L. di 30, F.C.L. 29, M.T.L 37 e S.L. 35. Divieto di dimora a Zumpano per A.B. 38 anni. Oltre ai provvedimenti di misura cautelare  emessi questa mattina dal GIP del Tribunale di  Catanzaro altre cinque persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in merito all’operazione odierna. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi presso la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro dove oltre ai vertici regionali e provinciali del Corpo Forestale ha partecipato il Dirigente Superiore Donato Monaco Capo del Servizio I dell'Ispettorato Generale di Roma cui è demandato il coordinamento nazionale dell'attività operativa del Corpo forestale dello Stato in materia ambientale. 

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Insediamento Manzini, Grisolia: "Un'eccezione nel panorama della magistratura femminile"

Si è svolta questa mattina la cerimonia di insediamento della dottoressa Marisa Manzini, nuovo Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Cosenza. Alla cerimonia hanno preso parte il Procuratore Dario Granieri, l'Avvocato Generale Giovanni Grisolia, mentre il Procuratore Generale Raffaele Mazzotta non è potuto essere presente alla cerimonia perchè convocato al ministero a Roma insieme ai colleghi delle altre regioni d'Italia per discutere di sicurezza nei tribunali, dopo i fatti avvenuti a Milano. Presenti anche i colleghi magistrati, tra cui il procuratore aggiunto Luberto, il presidente dell'Ordine degli Avvocati Oreste Morcavallo, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e il personale amministrativo. Il Procuratore Dario Granieri ha dato il benvenuto a nome di tutti i colleghi del Tribunale di Cosenza, spendendo parole lodevoli nei confronti della dottoressa Manzini. “Conosco Marisa Manzini da anni e ho avuto modo di apprezzarne la raffinata cultura giuridica, la solida preparazione e l'impegno lavorativo. Ci siamo spesso incontrati alla Procura Generale a Catanzaro e per me oggi è una grande soddisfazione averla come Procuratore Aggiunto a Cosenza; sono certo che avremo una collaborazione foriera di grandi risultati”. Parole di apprezzamento sono state poi espresse dall'Avvocato Generale Giovanni Grisolia. “Sono circa venti anni di attività professionale che  mi legano alla dottoressa Manzini, verso la quale nutro sentimenti di stima e affetto. La dottoressa Manzini  - ha spiegato Grisolia - non ha  bisogno di presentazioni, l'opinione pubblica la conosce già per le inchieste importanti che ha fatto e che continua a portare avanti. Lei ha dato luce alla Procura Generale, per la sua preparazione, per l'attività professionale, l'impegno, la serietà fino all'estremo. Per la Procura Generale è una perdita grave, però sono convinto e mi consola il fatto che darà altrettanta luce alla Procura di Cosenza, per la cultura, l'esempio, gli atteggiamenti di solenne esemplarità. Marisa Manzini rappresenta nel panorama della magistratura femminile un'eccezione, una rarità e un punto di riferimento, riesce a coniugare e sintetizzare un'elegante femminilità e sensibilità ad una spiccata professionalità. Mai si è tirata indietro rispetto a sacrifici enormi, così come ha rinunciato a tanti privilegi, mi complimento con lei per questa nomina e le auguro di andare sempre più avanti”. Il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Cosenza Oreste Morcavallo ha portato i saluti di benvenuto, a nome dell'intera avvocatura cosentina, alla dottoressa Manzini. “Conosciamo le doti, la competenze e l'impegno svolto nelle sedi precedenti dalla dottoressa Manzini, indirettamente ne abbiamo apprezzato l'unanimità e la professionalità, e di sicuro – ha precisato - porterà nuova linfa al tribunale di Cosenza. In questo momento lieto di felicitazioni pesa comunque la cappa dei gravissimi fatti di Milano: l'Avvocatura e la Magistratura devono condividere non solo il dolore ma anche le proposte per superare quanto avvenuto”. Da parte sua la Marisa Manzini ha ringraziato tutti per la calorosa accoglienza, rinnovando l'impegno nel suo lavoro. Manzini ha maturato la sua esperienza professionale prima come Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme (dal 1993 al 2003), poi presso il Tribunale di Catanzaro dal 2003 al 2009, quindi come Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catanzaro dove ha svolto il proprio servizio fino ad oggi. Dal 2003 è stata inserita nella DDA, con competenza per i delitti di criminalità organizzata relativamente a tutto il territorio compreso nel circondario del Tribunale di Vibo Valentia, mantenendo direttamente rapporti di collaborazione e coordinamento con la Procura di Vibo Valentia. Il magistrato piemontese di nascita ma lametino d'azione, è anche direttore del Corso di Alta Formazione sulle "Politiche di contrasto alla mafia" presso la Fondazione dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Dal 19 ottobre 2009, quale Sostituto presso la Procura Generale di Catanzaro, è inserita nel gruppo di lavoro istituito per la trattazione di procedimenti concernenti la richiesta di applicazione delle misure patrimoniali, relativamente ai territori rientranti nei circondari dei Tribunali di Lamezia e Vibo.  

 

 

 

È Marisa Manzini il nuovo Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Cosenza

Si terrà giovedì 16 Aprile alle ore 12 la cerimonia di insediamento della dottoressa Marisa Manzini, nuovo Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Cosenza. Alla cerimonia, che si terrà nel Tribunale della città dei Bruzi, saranno presenti, tra gli altri, il Procuratore Generale dottor Raffaele Mazzotta, i colleghi magistrati, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e il personale amministrativo. La dottoressa Marisa Manzini ha maturato la sua esperienza professionale prima come Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme (dal 1993 al 2003), poi presso il Tribunale di Catanzaro dal 2003 al 2009, quindi come Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Catanzaro dove ha svolto il proprio servizio fino ad oggi. Dal 2003 è stata inserita nella DDA, con competenza per i delitti di criminalità organizzata relativamente a tutto il territorio compreso nel circondario del Tribunale di Vibo Valentia, mantenendo direttamente rapporti di collaborazione e coordinamento con la Procura di Vìbo Valentia. Il magistrato piemontese di nascita ma lametino d'azione, è anche direttore del Corso di Alta Formazione sulle "Politiche di contrasto alla mafia" presso la Fondazione dell'Università Magna Graecia di Catanzaro. Dal 19 ottobre 2009, quale Sostituto presso la Procura Generale di Catanzaro, è inserita nel gruppo di lavoro istituito per la trattazione di procedimenti concernenti la richiesta di applicazione delle misure patrimoniali, relativamente ai territori rientranti nei circondari dei Tribunali di Lamezia e Vibo. Prima di insediarsi a Cosenza, Marisa Manzini si congederà dai colleghi catanzaresi: domani lascerà infatti l’incarico di Sostituto Procuratore Generale presso la  Procura Generale di Catanzaro per assumere l’incarico di Procuratore Aggiunto a Cosenza. Alla cerimonia di domani prenderanno parte  il Procuratore Generale dottor Raffaele Mazzotta, l’Avvocato Generale dottor Giovanni Grisolia, il Procuratore della Repubblica di Catanzaro dottor Vincenzo Lombardo e i Procuratori Aggiunti Bombardieri e Luberto, oltre ai suoi colleghi della Procura Generale e della Direzione Distrettuale Antimafia i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e il personale amministrativo.

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