Dopo l’iniziale ottimismo, frettolosamente espresso da qualche componente la delegazione di amministratori vibonesi che, nei giorni scorsi, ha preso parte agli incontri svoltisi presso i ministeri dell’Interno e delle Tesoro, la soluzione della grave crisi che colpisce la Provincia di Vibo Valentia sembra essere ancora in alto mare. A confermarlo, il contenuto di una missiva indirizzata dal Presidente dell’Ente di palazzo ex Enel, Andrea Niglia ai parlamentari calabresi, ai consiglieri regionali, ai presidenti, nazionale e regionale, dell’Upi e per conoscenza al prefetto di Vibo Valentia. "La situazione createsi – scrive Niglia - è diventata una vera e propria polveriera sociale, arrivata al culmine della sopportazione e, dunque, pronta ad esplodere da un momento all'altro, con consequenziali ripercussioni per il mantenimento dell'ordine pubblico". Un timore dettato da una condizione complessiva, in cui i 380 dipendenti della Provincia, da mesi senza stipendio, rappresentano solo la punta più appariscente dell’iceberg. Il vibonese rischia, infatti, di essere travolto da una crisi senza precedenti che si abbatte sui decine di lavoratori di aziende in difficolta', chiuse o fallite. In una situazione del genere, per Niglia “appare strano e comunque del tutto inammissibile il silenzio delle Segreterie dei Partiti". Per tale ragione, il presidente della Provincia invita i rappresentati istituzionali calabresi a "sensibilizzare il Presidente del Consiglio Ministri ed i competenti Ministri, al fine di fornire concrete, appropriate, risposte ad una crescente domanda di 'rinascita' che, seppur tra indubbie difficoltà, tende a farsi strada in seno ad una comunità – quella vibonese – che al fine di una duratura riattivazione della propria parte sana e vitale, a mio avviso necessita di segnali concreti, forti e chiari, magari con un provvedimento ad hoc ‘Salva Vibo’. In tale ordine di idee, e pur consapevole dei vostri innumerevoli impegni istituzionali e di governo, con la presente – prosegue Niglia - sono a chiederVi di sostenere alcune iniziative atte a creare una vera ‘Vertenza Vibo Valentia’ con un tavolo istituzionale per la salvaguardia dei livelli occupazionali del territorio vibonese. Al fine di garantire l'assolvimento delle funzioni essenziali così come individuato dalla Legge n. 56/2014 si ha bisogno di un intervento straordinario che consenta di presentare un ipotesi di bilancio in equilibrio e di finanziare il disavanzo pregresso. Il credito vantato dallo Stato è pari a circa 1.500.0000,00 di euro, e comunque non sufficiente a risolvere i problemi dell'Ente. Nell'immediato, in attesa che lo Stato effettui le modifiche normative necessarie per finanziare un intervento straordinario – che vorrete sostenere attraverso la vostra attività - si intende proporre ai competenti Ministeri una disposizione normativa che consenta alla provincia di Vibo Valentia l'utilizzo dei propri fondi vincolo oltre i 5/12 già autorizzati. Tale proposta non comporterà costi aggiuntivi visto che si tratta del'utilizzo di risorse proprie subito disponibili. Inoltre bisogna proporre per gli Enti in stato di dissesto finanziario la cancellazione delle sanzioni per il mancato rispetto del ‘Patto di Stabilità 2014’ diversamente l'Ente inevitabilmente subirà un ulteriore taglio dei trasferimenti e la conseguente possibilità di ottenere maggiore spazi finanziari per saldare i debiti di parte capitale. Tale considerazione - chiosa Niglia - non può però consentirmi di tergiversare nell'accorata richiesta di interventi straordinari, assolutamente indispensabili per assicurare una normale attività amministrativa, allo stato completamente impossibile”. La missiva si conclude con un invito, rivolto ai destinatari, a partecipare all’incontro in programma, il prossimo 30 marzo, presso la sala del Consiglio Provinciale.