Lsu-lpu, alla propaganda di Calderoli replica Battaglia (PD): "Attacco squallido"

“Le parole del senatore Calderoli testimoniano l’ignoranza della problematica che, da venti anni, assilla e tiene in ostaggio circa 5.000 lavoratori precari Lsu-Lpu che ora, solo grazie alla Giunta Oliverio ed al Governo Renzi - con l’imminente conversione in legge del decreto ‘Enti Locali’ - vedranno finalmente riconosciuto il loro sacrosanto diritto ad un’occupazione stabile con tutte le garanzie contemplate nel contratto di lavoro a tempo indeterminato - finora negate - compresi i diritti come la malattia e le ferie retribuite nonché il versamento degli oneri previdenziali”.  E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Domenico Battaglia che aggiunge: “Si tratta, come è evidente, di un attacco becero e strumentale a fini squisitamente elettorali portato avanti esclusivamente per scopi di mera e squallida propaganda”.  “Ricordo e faccio presente al senatore Calderoli - sottolinea l’esponente del Pd - che la stabilizzazione di questi lavoratori, i quali offrono e garantiscono servizi essenziali all’interno dei nostri Comuni, con professionalità e competenza, è a totale carico della Regione Calabria. Pertanto, la norma licenziata ieri dal Senato - evidenzia - pone fine ad una condizione di precariato storico, assolutamente vergognosa ed inaccettabile in un Paese degno di essere definito civile”.  “Voglio infine precisare che non si tratta di lavoratori forestali, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa a livello nazionale” - conclude Domenico Battaglia.   

 

Calderoli sbeffeggia lsu/lpu: "Stipendi per chi poi va a votare..."

“Ennesima vergogna da parte di questo governo, che sembra pensare più a garantirsi qualche voto alle prossime politiche attraverso provvedimenti solo di facciata e altri di tipo sfacciatamente assistenzialista, che non ai reali problemi della gente”. È la premessa del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli ad un attacco mirato al precariato calabrese. “Il Ministro Boschi – afferma l’esponente della Lega nord -  ha posto in Aula, a nome del Governo, la questione di fiducia sull'approvazione di un maxiemendamento, interamente sostitutivo del ddl n. 1977, di conversione del decreto-legge n. 78 in materia di enti territoriali, che contiene tra le altre cose l'utilizzo dei fondi della Regione Calabria per circa 6mila persone interessate dai lavori socialmente utili. Dopo lo schiaffo dato ai veneti colpiti dal tornado, elemosinati con 2 milioni a fronte di danni per 100, dopo aver regalato 500 milioni a Crocetta per coprire i buchi di bilancio della Sicilia, ecco l'ennesima decisione demenziale, imposta tra l'altro a colpi di fiducia, che non serve a creare lavoro ma solo a garantire uno stipendio a qualcuno che sicuramente se ne ricorderà in cabina elettorale... questa – commenta Calderoli - sarebbe la seconda o forse addirittura la terza Repubblica? Ma non scherziamo! Renzi sta proseguendo con le peggiori pratiche della prima, di Repubblica, e non pare avere alcuna intenzione di abbandonarle. Stia però attento, il premier: giochi d'illusionismo come quello degli 80 euro riescono una volta sola, poi la gente inizia a capire che c'è sotto la fregatura!”.

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