Forza Italia: "Non vogliamo sindaci autoritari, Falcomatà rispetti i regolamenti"
"Questa Amministrazione comunale non tarda a caratterizzare in senso negativo ogni singolo atto o appuntamento che chiama la Città di Reggio Calabria". Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali di Forza Italia "E così, anche in occasione dell’ormai imminente cerimonia di consegna del premio San Giorgio d’oro, è il Primo Cittadino - sostengono Tonino Maiolino, Mary Caracciolo, Giuseppe D'Ascoli, Luigi Dattola, Antonino Matalone ed Antonio Pizzimenti - a stupirci, disattendendo quelle regole approvate proprio coi voti favorevoli della sua maggioranza in data 10 marzo 2015. In quella data è stato varato il regolamento comunale per la concessione di benemerenze che all’art. 4 stabilisce in modo minuzioso le modalità di consegna dell’ambito premio San Giorgio d’Oro, prevedendo, in particolare, la deliberazione del Consiglio Comunale, previo parere della Commissione Statuto e Regolamento. Tra l’altro lo stesso articolo immagina quale luogo di cerimonia la 'casa' dei Reggini, ovvero il Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio. Ed invece a pochi giorni di distanza dal grande evento alcuna discussione è stata portata innanzi alla Commissione del presidente Martino, alcun Consiglio Comunale è stato convocato per la deliberazione dei soggetti premiati, bensì è stato diffuso solo l’invito per la giornata del 23 Aprile per la cerimonia di consegna presso il teatro Cilea! Questo atteggiamento in spregio alle regole della città, connotato da autoritarietà (e non certamente autorevolezza) lascia basiti e attoniti circa quelle che potrebbero essere le conseguenze per la Città". "È impensabile - tuonano gli esponenti 'azzurri' - che proprio il sindaco disattenda una procedura che non poteva certamente essere sconosciuta perché fortemente voluta proprio dalla sua maggioranza, arrogandosi così ogni potere in modo assoluto e arbitrario a discapito del dialogo e della democrazia. Cosa ne penserà il presidente Martino e l’intero Consiglio Comunale depauperato e spogliato da ogni minimo potere e meramente invitato (quantomeno!) ad una cerimonia di cui si disconoscono i premiati, sicuramente di grande dignità morale, ma in ogni caso ancora non noti a coloro che avrebbero dovuto approvare il conferimento del premio? Questo atteggiamento del sindaco Falcomatà non può essere assunto - è l'accusa conclusiva - come modello per i cittadini e deve essere fortemente stigmatizzato affinché non divenga una deplorevole prassi a discapito della città".
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