Acqua non potabile a Serra, Procopio e Tassone: “Amministratori silenti, disattesi gli slogan lanciati dai palchi”

“Dopo 15 giorni di assordante silenzio, finalmente si ha notizia delle operazioni di pulizia che seguono l’esito negativo dei controlli riguardanti la conformità al D.Lgs. 31/2001 e smi dei parametri microbiologici dei campioni prelevati dai serbatoi comunali. Stranissimo è che tali operazioni siano state effettuate solo a mezzo mese di distanza dall’ordinanza di divieto dell’uso potabile dell’acqua”.

I consiglieri comunali del Pd Antonio Procopio e Luigi Tassone mostrano “forti perplessità” e si dicono “stupiti  della mancanza di informazione che ha caratterizzato l’Amministrazione comunale in queste due settimane di disagi per i serresi. Alla luce di ciò si prega l’amministrazione comunale di chiarire alla cittadinanza il persistere di tali disagi.” 

“Certo - sostengono i due esponenti di minoranza - non è colpa dell’Amministrazione che in un periodo circostanziato l’acqua non sia potabile, ma non possiamo non notare che ‘l’Amministrazione del cambiamento’ che tanto criticava i precedenti amministratori si sia fatta trovare alla prova dei fatti impreparata. Ma non erano i componenti della lista ‘Liberamente’ ad emettere inappellabili giudizi di condanna verso chi ha affrontato il problema prima di loro? Non erano loro che in un batter d’occhio dovevano staccarsi da Sorical e far sgorgare acqua limpida e purissima in tutte le case dei serresi? Che fine hanno fatto quelle promesse?”.

Procopio e Tassone chiedono poi lumi sul “finanziamento di cui doveva essere beneficiaria Serra San Bruno per il rifacimento delle rete idrica”. “Anche su questo aspetto - affermano - nulla è stato reso noto, ma è evidente la sua importanza anche alla luce dello stato della rete comunale che sta imponendo continue riparazioni con i connessi effetti negativi. 

Auspichiamo che la maggioranza, finita l’epoca in cui elargiva lezioni teoriche senza avere responsabilità amministrative, capisca realmente le difficoltà di chi gestisce una cittadina come Serra e si renda conta dell’impegno pratico richiesto dal compito assegnato dagli elettori”.

Serra: acqua vietata per uso alimentare, lavaggio delle stoviglie e igiene orale

Si ripropone ancora una volta l'annoso problema della non potabilità dell'acqua a Serra San Bruno. Quest'oggi, infatti, il sindaco Alfredo Barillari ha emanato un'ordinanza con la quale ha stabilito "con decorrenza immediata, e fino a nuova disposizione, il divieto all’uso potabile dell’acqua proveniente dal serbatoio 'Castagnari', dal serbatoio 'Scorciatina' e dal serbatoio 'Guido', nonché dell’acqua della fontanella pubblica 'Guido'".

La limitazione che, interessa diverse zone del paese, sarà fonte di notevoli disagi per numerosi cittadini.

Nel provvedimento disposto da Barillari si legge, infatti, che "l’acqua non può essere utilizzata per uso alimentare, per il lavaggio e la preparazione degli alimenti, per l’igiene orale, per il lavaggio di stoviglie o utensili, per il lavaggio di apparecchiature sanitarie ed oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori pappe, etc)".

Pertanto, gli unici usi consentiti sono quelli inerenti "la pulizia della casa o il funzionamento degli impianti sanitari e per l’igiene della persona", con esclusione di quella orale.

Serra: non potabile l'acqua di "Guido", "Scorciatina" e "Timpone Tondo"

Il commissario al Comune di Serra San Bruno, Salvatore Guerra, ha emanato un'ordinanza che dispone il divieto all'uso potabile dell'acqua delle fontanelle pubbliche "Scorciatina" e "Guido", nonché di quella proveniente dai serbatoi "Scorciatina" e "Timpone Tondo".

Il provvedimento è stato assunto in seguito alla non conformità dei parametri microbiologici sui campioni prelevati il 28 maggio scorso.

Serra: "L' acqua dell'Istituto Einaudi è potabile"

"Il Comune di Serra San Bruno, guidato dal sindaco Luigi Tassone, a seguito della notizia relativa alla non potabilità dell’acqua all’Istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi”, si è subito attivato presso la Sorical e ha commissionato opportune analisi a una ditta, incaricata per i controlli interni. 

La Sorical ha fatto sapere che i campioni d’acqua prelevati lo scorso 11 dicembre in entrata e in uscita dal serbatoio “Timpone Tondo” che serve la cittadina – e, in particolare, la via in cui è situato l’Istituto – sono risultati perfettamente conformi alla norma. 

Nella giornata odierna, invece, la ditta incaricata dei controlli interni, con riferimento alle attività di campionamento svolte in data 12 dicembre, ha comunicato che le analisi microbiologiche eseguite sui campioni di acqua prelevate presso l’Istituto e presso la fontana posta in piazza Fiorentini (incrocio via Vittorio Veneto), fornite dallo stesso acquedotto, sono risultate conformi al D.Lgs. 31/2001".

È quanto si legge in una nota, diramata dall'amministrazione comunale di Serra San Bruno.

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Serra, acqua di nuovo non potabile

Con l'ordianza n°12 del suo mandato , il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone ordina il divieto all'uso potabile dell'acqua proveniente dal serbatoio denominato "Ninfo" sito nella medesima località. Il provvedimento adottato ha carattere d'urgenza ed è stato stilato in base ad una nota trasmessa dall'Azienda Sanitaria di Vibo Valentia che ha riscontrato la non conformità dell'acqua ai parametri microbiologici indicati nel Decreto Legislativo n.31/2001 e s.m.i. in base al prelievo effettuato il 21/02/2017.

Con l'ordinanza, il primo cittadino ha disposto il divieto d'utilizzo dell'acqua per "usi potabili ed in particolare:

  • uso alimentare
  • Il lavaggio e la preparazione degli alimenti
  • l'igiene orale
  • lavaggio stoviglie e utensili da cucina
  • lavaggio apparecchiature sanitarie
  • lavaggio oggetti per l'infanzia ( biberon, contenitori pappe, etc.)"

Può essere invece usata per:

  • la pulizia della casa
  • il funzionamento di impianti sanitari
  • l'igiene della persona con l'esclusioni sopra indicate.

L'ordinanza rimarrà valida fino a nuove disposizioni.

 

Spadola, l’acqua non è potabile: ordinanza di divieto dell’uso del sindaco Barbara

In conseguenza degli “esiti di laboratorio dei campioni di acqua prelevati dai tecnici dell’Arpacal, condotte sui campioni di acqua destinata al consumo umano all’uscita dal serbatoio comunale, che indicano la non potabilità dell’acqua, dalla rete idrica”, il sindaco di Spadola Giuseppe Barbara ha emesso un’ordinanza per vietare l’utilizzo del prezioso liquido “per uso potabile e alimentare”. Consentito, invece, l’uso “per i servizi igienici”.

Alaco, "Acqua sporca": rinvio a giudizio anche per 2 dipendenti del Comune di Serra San Bruno

Avvelenamento colposo di acque, inadempimento contrattuale, falso, interruzione di servizio e omissione. Sono questi i reati contestati a vario titolo, dal gup del Tribunale di Vibo Valentia, alle 16 persone rinviate a giudizio nell'ambito dell’inchiesta denominata "Acqua sporca".

Le indagini,  finalizzate a far luce sulla gestione del bacino idrico dell'Alaco, nel 2012 hanno portato, tra l’altro, al sequestro dell’invaso che eroga acqua potabile a decine di comuni delle province di Vibo Valentia,  Catanzaro e Reggio Calabria.

Fissata anche la data della prima udienza del processo che verrà celebrata il 21 aprile del 2017. A sostenere la pubblica accusa sarà il pubblico ministero Benedetta Callea. Nel processo si sono costituite parte civile cinque associazioni a difesa dei consumatori e un comitato civico.

Questi i nomi dei 16 rinviati a giudizio: Sergio Abramo, attuale sindaco di Catanzaro (quale presidente della Sorical); Giuseppe Camo (Sorical); Maurizio Del Re e Sergio De Marco (Sorical), Giulio Ricciuto (responsabile impianti di potabilizzazione); Ernaldo Biondi (Sorical Vibo); Vincenzo Pisani (addetto analisi di laboratorio e trattamento delle acque); Massimiliano Fortuna; Pietro Lagadari; Domenico Lagadari; Fabio Pisani (responsabile pro tempore dell'ufficio tecnico del Comune di Serra San Bruno); Roberto Camillen (responsabile pro tempore del settore manutentivo del Comune di Serra); Francesco Catricala' (dirigente Asp Soverato); Fortunato Carnovale (dirigente Asp Vibo); Rosanna Maida (dirigente servizio prevenzione e promozione salute del settore Area-Lea); Domenico Criniti, ex sindaco di Santa Caterina dello Ionio.

Simbario, ancora un’ordinanza di limitazione dell’uso dell’acqua

Ancora una volta il piccolo paese delle Serre deve fare i conti con la qualità dell’acqua. A seguito dei prelievi effettuati nei punti “serbatorio comunale, fontana cimitero, piazza Veneto”, è emersa la non conformità dei campioni ai parametri microbiologici previsti dalla legge. Di conseguenza, il sindaco Ovidio Romano ha emesso una nuova ordinanza imponendo “il divieto all’uso potabile dell’acqua, consentendone tuttavia tutti gli altri usi fino a nuova disposizione”. Evidentemente, l’autonomia idrica comunale non basta per superare tutte quelle difficoltà derivanti dalle forniture di Sorical.

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