Chiaravalle C., Pelaia: "Sindaco e maggioranza facciano un bagno d'umiltà"
Riceviamo e pubblichiamo
"In merito alle esternazioni, dei giorni precedenti da parte del consigliere Foti, e l'intera maggioranza con in testa il sindaco Donato, è bene precisare:
- I finanziamenti ottenuti, non sono nulla di straordinario, se non quello di aver partecipato a dei bandi, regionali e nazionali, come tutti gli altri comuni della Calabria, per i quali non veniva chiesta la compartecipazione dell'Ente. Cosa che precedentemente non si è potuto fare, in quanto i bandi a suo tempo usciti, per parteciparvi necessitavano di relativo mutuo, che l'amministrazione non poteva fare, in quanto vi era già da pagare un mutuo di circa €. 800.000,00 e di questo il sindaco Donato (si sa che è di memoria corta) non può far finta di non sapere nulla, in quanto all'epoca risultava essere assessore.
- Per quanto riguarda il piano strutturale comunale ex Prg., loro dovrebbero dire qualcosa. Avevano previsto, l'approvazione del Psc al 31 dicembre 2016, ma fino ad ora nulla. Noi abbiamo lavorato per come e quanto potuto, vedere conferenze di pianificazione per il documento preliminare del Psc, del 27 maggio e 8 luglio 2014), e altri passaggi propedeutici, nonostante denunce da parte di alcuni elementi dell'attuale maggioranza, tant' è vero che, il commissario straordinario ha proseguito l'iter, fino ad arrivare, con l'attuale maggioranza, come continuità amministrativa, all'adozione dello stesso, da parte del commissario ad acta 11 agosto 2020 - delibera n. 01.
- Giustamente, come detto da Foti, io non ho nulla da dire sui debiti lasciati sulle spalle dei cittadini (per oltre 23 milioni, 10 milioni certificati dalla commissione ministeriale e circa 13 milioni debiti con le banche (mutui), in quanto non ero amministratore, mentre a ciò non è per nulla estraneo il sindaco Donato, in quanto tali debiti sono stati lasciati dall'amministrazione di cui il Donato era assessore e il nostro comune si è trovato costretto a dichiarare il dissesto finanziario e questo ha comportato, purtroppo, aumenti delle imposte e delle tariffe per i servizi con conseguenze gravi per la comunità costretta a sacrifici pesanti.
- In merito alle cabine di captazione dell'acqua pubblica, si precisa, che nell'aprile 2015 si è insediato il commissario straordinario e da tale data, fino all'insediamento dell'attuale amministrazione, sono trascorsi circa 14 mesi. Quindi non si capisce come mai la colpa viene addossata all'amministrazione di prima, anche se da parte della stessa, sono stati fatti degli interventi.
- Per quanto riguarda lo stato di confusione dell'ufficio tributi, si rammenta a Foti, all'intera maggioranza con in testa il sindaco Donato, che l'amministrazione che ci ha preceduto, di cui Donato era assessore, durante il mandato(2006-2011) non ha affatto mandato in riscossione bollette dell' acqua. Appena insediati maggio 2011, si son dovuti inviare ai cittadini le cartelle del 2006, 2007, 2008, non so se tenute in qualche cassetto, come dicono loro, oppure altrove.
- In merito alla raccolta differenziata, da parte della cooperativa Stella Del Sud, è bene ricordare a questi signori, che spesso e volentieri, fanno finta di non ricordare, che il servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani con il sistema porta a porta, è stato messo in atto, dall'amministrazione Tino, della quale io mi onoro di aver fatto parte. Proseguito dal commissario straordinario e riconfermato dall'attuale amministrazione una volta insediatesi, nonostante gli stessi ed in particolare Foti, fossero contrari, cercando più volte di contrastarlo.
- Non risulta, che prima dell'insediamento dell'attuale amministrazione, la casa comunale era interdetta al pubblico, come è stato detto precedentemente e come dicono attualmente, il sindaco Donato e la sua maggioranza. Si era creato l' ufficio Urp (Ufficio relazioni con il pubblico), in modo tale da rendere più efficiente ed ordinato il lavoro dei vari uffici. Quindi nessuno sbarramento o impedimento da parte di chicchessia. Coloro i quali avrebbero voluto relazionarsi con il sindaco o assessori era liberi di farlo. Diversamente, questo sì, da ora, se qualcuno, critica o dissente, da quello che fa o dice il sindaco Donato, viene redarguito, chiamandolo al telefono, oppure andando a trovarlo a casa, dicendo come ti permetti a dire ciò.
- In merito, al fatto della conoscenza che i cittadini hanno del sottoscritto, non sono certo il sindaco, Foti e l'intera maggioranza che possono esprimere pareri. I cittadini chiaravallesi e non solo, conoscono il mio modo di operare, sia dal punto di vista sociale, professionale e politico. La mia fede politica la conoscono tutti, la loro non sappiamo qual è. Forse, la loro, fa parte di quel contenitore, ampio e profondo di mercenari, voltagabbana e/o banderuole della politica.
Come si può ben vedere, questi signori, dimostrano di avere non pochi, ma parecchi vuoti di memoria, in quanto, basano il loro operato e il loro modo d’agire, sulla menzogna e sulla bugia. Caratteristica, che li contraddistingue in tutto e per tutto.
In merito all'interrogazione, si rammenta, che è nel diritto dovere, atto democratico, del consigliere comunale produrre le interrogazioni, in modo tale da informare e tutelare l'intera cittadinanza. Per chi non lo sapesse, ciò è consentito dall'art.43 D.Lgs. 267/2000 e artt. 45 e 46 del Regolamento funzionamento Consiglio comunale. A Foti si ricorda, che le interrogazioni sono sempre valide, sia quando venivano fatte da lui,sia ora che vengono fatte da altri
E' bene ricordare a questi individui, che non sono dei luminari, quindi farebbero bene, a tornare con i piedi per terra".
Bruno Pelaia, consigliere comunale - Chiarvalle Centrale
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