Marito e moglie arrestati per droga: proteste dei vicini di casa

Due coniugi sono finiti in manette con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti restrittivi, riferiscono i carabinieri della Compagnia di Crotone, sono stati attuati non senza difficoltà a causa delle resistenze opposte da alcune persone che abitano nei pressi della casa dei due. Durante un controllo, i militari dell'Arma hanno verificato che il 55enne Antonio Scicchitano era in possesso di qualche grammo di hashish e di un proiettile. Vistosi scoperto, ha avvisato telefonicamente la consorte, la 54enne Rosa Bevilacqua. Sebbene non abbia indicato alle forze dell'ordine il luogo di residenza, gli stessi sono riusciti comunque a risalire all'indirizzo di via Pastificio. Arrivati sul luogo, hanno trovato ad attenderli un nugolo di residenti. I Carabinieri, allora, hanno composto il numero telefonico della figlia verificando in questo modo che era proprio lì accanto. Leggendo i dati trascritti sui documenti della giovane, hanno così individuato l'alloggio e visto che proprio da una finestra di quell'appartamento veniva lanciato un involucro contenente 458 grammi di hashish, una piccola quantità di cocaina ed un bilancino di precisione. 

   

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I Carabinieri trovano in casa pistola e cocaina: arrestata una coppia

I Carabinieri hanno arrestato una coppia formata da una disoccupata 26enne e dal compagno convivente, 32 anni, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria, nel corso di una perquisizione per la ricerca di armi effettuata presso il domicilio della coppia, hanno rinvenuto una pistola semi-automatica, con matricola abrasa completa di caricatore con 5 cartucce e circa 10 grammi di cocaina suddivisa in 2 involucri. Oltre all’arma clandestina e allo stupefacente i militari hanno rinvenuto e sequestrato un bilancino elettronico di precisione, del materiale utile al confezionamento della sostanza e un passamontagna. Alla luce del materiale posto sotto sequestro e in considerazione dei pregiudizi penali dell'uomo, A.M., gli inquirenti stanno svolgendo accurate indagini tese ad appurare se l’arma sia stata utilizzata nel corso di qualche rapina, consumatasi di recente. Terminate le formalità di rito, il trentaduenne è stato tradotto presso la casa circondariale di Arghillà, mentre la donna, S.D., è stata sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. 

 

 

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